La filmografia ceca

Discussion in 'Cultura' started by martina72, Sep 14, 2009.

  1. martina72

    martina72 Well-Known Member

    anch'io ho visto il corto di Svankmajer che hai citato, l'ho trovato molto originale. Mi piace questa sua sperimentazione nel trasformare l'argilla o gli oggetti e farli diventare altre cose, questa continua mutazione.

    A proposito, ci sono tantissimi cartoni animati cechi veramente stupendi che spesso erano disegnati da grandi illustratori dei libri per l'infanzia. La Talpina che abbiamo ricordato in un post precedente è solo la punta dell' iceberg 8)
     
  2. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao Ulisse, sono contenta che ti sei fatto vivo, finalmente! Ma dov'eri finito? :wink: Hai visto qualche nuovo film ceco ultimamente? :wink:
     
  3. martina72

    martina72 Well-Known Member

    :) sì, recentemente ho visto due dvd che devo ancora raccontare :wink:
    anzi... tre. Ma io sono capace di scrivere solo le trame, le recensioni non sono il mio forte :?
     
  4. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Ero in navigazione per mari meno tempestosi ;)
    No, purtroppo non vedo film cechi da un pò. Lo studio e la visione dei film non sempre si abbinano bene quando il tempo a disposizione è poco :(
    Comunque riprenderò a vedere qualcosina a breve.
     
  5. pierre

    pierre Well-Known Member

    DARK BLUE WORD

    Franta Slama prigioniero nella fortezza di Mirov cade a terra svenuto....portato in infermieria il medico responsabile, un tedesco ex SS, diagnostica una polmonite. Questo inizio stridente che accumuna un eroe di guerra ceko e un possibile criminale nazista immediatamente rende il significato del film.

    Non e (accento) un inizio da poco, vi assicuro, poi inizia il flash back.

    Alla caduta di Parigi circa 3500 piloti ceki e 500 slovacchi andarono in Inghilterra per arruolarsi nella RAF (una notizia buttata li, tanto per interessare l uditorio, altra notizia gettata, il 20% circa dei piloti della RAF non erano inglesi).
    I piloti ceki lasciarono circa 500 caduti nella loro impresa di contrastare l aviazione tedesca, ii piloti ceki insieme ai colleghi slovacchi fecero ben circa 30 mila azioni di guerra.
    Non era la prima volta che i ceki e gli slovacchi prestarono la loro opera sotto altre uniformi. Durante la prima gurra mondiale battaglioni ceki furono inquadrati nell esercito italiano e in quello francese. Nell esercito italiano indossarono una divisa simile a quella degli alpini, in quello francese quella degli chasseurs. Per non parlare poi della Legione ceka che combatt[e in Russia a partire dopo il 1917. Un epopea memorabile per nulla conosciuta nella nostra storiografia che vide gli addetti un treno blindato ceko e le truppe ad esso aggregate arrivare a Vladivostok per poi essere evacuato in Giappone e poi negli USa e dopo anni finalmente a casa.
    Si potrebbe scrivere di piu su questo argomento, se qualcuno dimostra qualche interesse posso aggiungere delle immagini ed altre notizie.

    Gli Sverak portarono a compimento questo film dopo Kolya ben 5 anni dopo, spesi a cercare finaziamenti soprattutto (80% del budget di questo film arrivo dall estero) e a limare la ricerca storica che doveva fare da supporto al film. Un grosso lavoro veramente, tutto con l intento di non far dimenticare ai propri connazionali questo grande momento epico del contributo ceko alla lotta contro i nazisti.
    La critica ceka fu molto tiepida con questo film, accusarono gli Sverak di aver gestito il film in maniera troppo occidentale, privilegiando l aspetto sentimentale rispetto al momento epico dei combattenti ceki. Non so che dire, a parer mio gli Sverak forse non hanno voluto insistere troppo sul nazionalismo nostrano e hanno trovato e creato il pretesto per ricordare eventi dimenticati. Secondo me un metodo elegante per dire alla loro gente - c eravamo anche noi!!!! -

    Scusate l inderteminazione sintattica di questo scritto ma sono all estero e alle prese con una tastiera maffa che non riesco a dominare.......(niente apostrofi, niente accenti e qualcosa di altro).
     
  6. martina72

    martina72 Well-Known Member

    dai, siamo in attesa :wink:
    ti sei dato allo studio? :wink:
     
  7. pierre

    pierre Well-Known Member

    Ho citato parlando di DARK BLUE WORLD di precedenti utilizzi di soldati ceki e slovacchi in zone lontane dalla madrepatria; nei vari momenti storici che hanno contraddistinto la Prima Guerra Mondiale, la costituzione della Legione Ceka in Russia e’ senza dubbio il fenomeno più eclatante. Voglio essere breve, mi permetto di dare qualche piccola informazione perché mi aspetto che prima o poi qualche film su questi avvenimenti uscirà. Sono avvenimenti importanti ed abbastanza incredibili. Fornisco qualche breve informazione utilizzando questo topic che forse non e’ il più adatto, spero solo di essere perdonato. L’ argomento e’ importante ma non vorrei soffermarmi troppo, se qualcheduno vorrà aprire un topic sulla tematica sarò ben felice di partecipare.

    Legione cecoslovacca in Russia

    Dopo lo scoppio della prima Guerra Mondiale, la popolazione Ceca e Slovacca che viveva nell'Impero Russo, inviò una richiesta allo zar Nicola II di permettere loro di costituire una forza militare nazionale per combattere contro l’ Impero Austro-Ungarico. Lo zar acconsentì.Venne allora formata la cosiddetta "Compagnia Ceca e fu integrata all'esercito russo. A guerra iniziata 1915 si unirono a quest'ultima un gran numero di prigionieri e disertori dell'esercito austro-ungarico provenienti dalla Cekia e dalla Slovacchia. L’ avvento della Rivoluzione russa cambiò totalmente la situazione politica, il governo dei Soviet fece un armistizio con i tedeschi e gli austriaci e concluse la sua partecipazione alla Prima Guerra Mondiale, di conseguenza la Legione Ceka era ormai inutile e si siglò un accordo che la Legione Ceka sarebbe stata trasferita in Francia dove si sarebbe unita ai Corpi militari locali cecoslovacchi che si erano costituiti in loco. Poiché i porti russi sul Baltico non erano sicuri, sarebbe stata trasportata a destinazione transitando per la Siberia e gli Usa. Le cose non andarono proprio come erano state concordate, incomprensioni con i Bolscevichi e scontri determinarono l’ insorgere di una conflittualità fra Legione Ceka ed Armata Rossa. La legione Ceka all’ epoca era l’ esercito meglio armato ed organizzato, le potenze occidentali cominciarono allora a pensare di utilizzarlia in funzione anti bolscevica; ci furono quindi sempre piu’ scontri contro un Armata Rossa che era agli inizi della sua organizzazione ed anche la conquista di sempre più importanti territori della Russia, si arrivò sino alla conquista di una città importante quale Ekaterinburg. La conquista di questa città e quindi il timore di un sempre più importante coinvolgimento delle potenze straniere nel voler ristabilire l’ordine politico precedente pare sia stato il motivo per il quale i Bolscevichi passarono per le armi la famiglia imperiale russa. La riorganizzazione dell’ Armata Rossa da parte di Trostkj cominciò creare problemi logistici militari assai grossi alla Legione Ceka che non potè far altro che cominciare a ritirarsi verso la Siberia per raggiungere il mar del Giappone. La Legione ceka, attaccando, e difendendosi, si aprì piano piano la strada verso Vladivostock, raggiunta la quale, circa 68 mila soldati ceki e slovacchi furono evacuati sulle navi messe a disposizione dalla Croce Rossa americana.

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    Legione Cecoslovacca in Italia

    i primi distaccamenti di quella che diventerà poi la Legione Cecoslovacca italiana furono fondati da disertori dell'esercito austroungarico e prigionieri di guerra che si aggregarono all'esercito italiano. I soldati della Legione furono riconosciuti di diritto quale corpo militare dello Stato Cecoslovacco e furono inquadrati nell'esercito regio in divisioni comandate da un generale italiano.

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    Legione cecoslovacca in Francia

    L'arruolamento di volontari Cecoslovacchi nella Legione Straniera francese iniziò nel 1914. Un autonomo esercito cecoslovacco venne costituito nel 1917 su decreto del governo francese e fu inquadrato nella Fanteria francese.

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    Cartoline di propaganda di arruolamento per la Legione Ceca in Francia ed altrove, l' autore e' Vojtech Preissig.
     
  8. martina72

    martina72 Well-Known Member

    La legione ceka con la sua atttività su piu' fronti per combattere
    l'oppressione dell'impero austro-ungarico e con i suoi molti caduti
    contribuì in modo importantissimo al futuro riconoscimento della nazione
    cecoslovacca che culminò con la fondazione della Repubblica Cecoslovacca che raccoglieva i popoli della Boemia e Moravia e della Slovacchia.
     
  9. pierre

    pierre Well-Known Member

    Ho visto un film interessante, si chiama “Bony a Klid” però prima di parlarne penso che sia necessario fare una premessa storico economica riguardante la Cecoslovvacchia e non solo.
    In tutti i paesi oltrecortina certi tipi di merci di provenienza straniera non erano disponibili nei grandi magazzini locali. In Cecoslovacchia i magazzini che trattavano queste merci estere estremamente ricercate dalla popolazione si chiamavano TUZEX. Le merci qui vendute non si potevano comprare con le corone ceke ma con una carta moneta sostitutiva che si chiamava BONY.
    Questi bony era possibile ottenerli in banca quando si andava a cambiare valute estere forti, quindi marchi, dollari etc etc.

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    Per cui, in tutte le nazioni a governo socialista, si era diffusa negli anni 80 una ricerca spasmodica di valuta estera, di conseguenza si sviluppò anche il cambio nero e non era difficile essere avvicinati da camerieri negli alberghi, o nei locali da gente insospettabile che chiedevano di cambiare a prezzi vantaggiosi per lo straniero la loro valuta.
    Questa valuta era riciclata in bony che a loro volta poteva essere rivenduta alla popolazione locale; questo traffico era proibito sulla carta ma era estremamente diffuso data la grande richiesta di bony da parte della popolazione.
    Questo naturalmente contribuì alla nascita di organizzazioni mafiose locali che non si accontentavano di questo tipo di commercio ma ben presto di lanciarono anche in altri campi della criminalità.
     
  10. martina72

    martina72 Well-Known Member

    I negozi Tuzex erano gli unici posti nella Cecoslovacchia ( a parte il mercato nero) dove era possibile acquistare la merce occidentale. Se siete curiosi di sapere che cavolo di merce preziosa si tratasse vi dico che erano le cose che ormai vendono anche nei piccoli supermercati. Si trattava per esempio di alimentari d'importazione tipo la coca cola, il caffè, le scatolette di tonno o le scatolette di ananas, i profumi e prodotti cosmetici di marca, abbigliamento ( jeans) e accessori (soprattutto italiani), gli ombrelli pieghevoli, gli elettrodomestici ecc.
    Un bony di valore 1 korona si poteva acquistare pagandolo 5 o 6 corone dagli speculatori che si chiamavano "vekslaci". Il film Bony a klid parla di loro.

    A me questo film piace tantissimo, è possibile trovare il dvd con i sottotitoli in inglese ma dato che i dialoghi non sono tanti e la trama si capisce benissimo dalle scene, penso che sarebbe facile da comprendere anche per chi non conosce bene inglese.

    Pierre, ci racconti la trama? :)
     
  11. pierre

    pierre Well-Known Member

    Ieri volevo rivedere "Bony a Klid", poi il tarlo dell' animazione mi ha preso e ho finito per vedere un film di Karel Zeman (non l' allenatore di calcio).
    Film di una bellezza incredibile questo "Baron Prasil" e visto che ci siamo lanciati nell' animazione cecoslovacca voglio raccontarvi qualcosa di Karel Zeman e di questo suo film. Bony a klid può attendere.

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    Karel Zeman (3 novembre 1910, Ostroměř - 5 aprile 1989, Zlín, Cecoslovacchia) è stato un animatore e regista ceco. Ha iniziato a interessarsi di teatro delle marionette mentre studiava ragioneria. Poco dopo, decise di studiare pubblicità presso la Scuola d'Arte della pubblicità in Francia, e dopo la laurea iniziò a lavorare per uno studio pubblicitario a Marsiglia. La sua prima esperienza con il film d'animazione fu uno spot per la pubblicità di una minestra. Decise di lasciare la Francia e tornare in Cecoslovacchia dove continuò a lavorare nel campo pubblicitario per le grandi imprese Ceche Baťa e poi Tatra (industria automobilistica).
    Zeman iniziò a lavorare con l’ animazione nell’ industria cinematografica di Zlín nel 1943. Già nel 1946 vinse il premio per la Migliore Animazione al Festival di Cannes. La sua prima importante serie di cortometraggi animati fu quella incentrata su un personaggio chiamato "Mr. Prokouk". Questi cartoni affrontavano i banali problemi della vita di tutti i giorni : Sig. Prokouk in Ufficio, il signor Prokouk inventore, e così via.
    Nel 1955 Zeman fece il suo primo film dove unisce attori dal vivo, animazione ed effetti speciali, Cesta do pravěku (Viaggio nella preistoria), un lavoro che piacque immensamente e che deve la sua genesi . all’ influenza delle illustrazioni dell’artista ceco Zdeněk Burian (1905-1981).
    Quattro anni più tardi, gira Vynález (Il favoloso mondo di Giulio Verne) e poi altre storie classiche come il barone Prášil (The Fabulous Barone di Munchausen) che a parer mio è uno dei più bei film che Zeman abbia prodotto.
    Brevemente la trama:

    Il Barone di Munchhausen (Milos Kopecky)

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    stufo del mondo degli uomini si allontana e sceglie la Luna come sua residenza, arriva però il solito curioso di turno, un astronauta della Terra di nome Tonik, che racconta che la Terra è sempre un ricettacolo di odi ed incomprensioni fra gli uomini.


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    Il Barone decide di tornare sulla Terra con Tonik e qui incominciano alcune delle sue nuove avventure fra le quali quella della liberazione la principessa Bianca dal crudele Sultano che l'ha presa prigioniera sarà il motivo conduttore del film. Il Barone convinto di far breccia nel cuore della bella fanciulla esibisce tutto il suo valore sbaragliando gli eserciti e la flotta del nemico, ma, quando comprende che Bianca è perdutamente innamorata di Tonik, fa buon viso a cattivo gioco e decide di portarli con sé sulla Luna che da sempre, è la patria degli innamorati. Nel film Zeman utilizza set di illustrazioni in stile vittoriano (soprattutto le incisioni di Gustave Doré) insime ad attori veri e tecniche di animazione e tutto ciò avviene spesso nello stesso fotogramma. In altri film, specialmente quelli liberamente ispirati da opere di Giulio Verne invece impiega attori veri e disegni, pupazzi animati e le incisioni ottocentesche di Edouard Riou e Lèon Benett, che furono gli illustratori delle edizioni originali di Verne. Questo bel film mette in contrapposizione due mondi quello del Barone nel quale l’ immaginazione e l’onore non conosce confini e quello attuale del giovane astronauta, dove la tecnologia ha il sopravvento ed è il nuovo concetto dominante diventando una sorta di nuova religione. In questo film si fa uno dei primi usi del colore che tende a sottolineare la drammaticità di certe scene durante il racconto. La critica considera Zeman un seguace dell’ animazione di Georges Melies, che è stato un pioniere degli effetti animati all’ epoca della nascita della cinematografia; conosco poco l’ opera del Meliers, io però stento a credere che un tipo come Zeman che ha agito ben 50 anni dopo abbia subito tutta questa influenza. Forse lo conosceva e qualcosa può averlo influenzato ma trovo che lo stile di Zeman sia molto ben riconoscibile ed autenticamente originale.
    Su Youtube si possono vedere degli spezzoni di Zeman, il voler vedere un film completo e’ molto più difficile. Attualmente in dvd si trovano “I ragazzi del Capitano Nemo” e “Il barone di Münchausen” ma bisogna ordinarli in Giappone, esiste laggiù un cofanetto contenente i due film al prezzo di circa 90 dollari.

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    DVD giapponese sul Barone, attenti è parlato in ceko ma con sottotitoli in giaponese


    LA filmografia di Zeman e’ molto più estesa di quella che propongo, ma direi che questi sono il film più interessanti e quelli che forse si riescono a reperire dandosi molto da fare.
    Filmografia
    · L'arca del Signor Servadac (1970)
    · I ragazzi del capitano Nemo (1966)
    · Il barone di Münchausen (1961)
    · La diabolica invenzione (1958)
    · Viaggio nella preistoria (1955)
     
  12. pierre

    pierre Well-Known Member

    Bony a klid (1987) del regista Vit Olmert, è un film drammatico ma già accattivante per il simpatico titolo che lo individua, il titolo ceko vuol essere un gioco di parole che cerca di ricordare il film americano Bonny and Clyde; infatti la prima volta che mi hanno parlato di questo film, sentendo il titolo, avevo capito che fosse una specie di rifacimento di questa pellicola, invece no.


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    La storia che il film racconta e’ estremamente interessante e piacevolmente dinamico è lo svolgimento, la storia corre veloce e non è assolutamente pesante. Intrigante il voler descrivere lo spaccato di una tipologia vita che affascinò un po di giovani e che durò un po’ di anni in Cecoslovacchia.

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    Narra di un giovane operaio metalmeccanico di Mlada Boleslav, città dedicata all’ industria automobilistica, infatti qui c’e’ la più importante fabbrica della Skoda che si reca a Praga per fornirsi di valuta straniera. Viene turlupinato e in cambio delle sue povere corone reali viene fornito di valuta estera falsa.

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    Ritorna per cercare di avere indietro il denaro ma invece viene arruolato dopo alcune vicissitudini nella schiera di questi piccoli trafficanti di valuta. Quindi dopo all’ arruolamento e l’ ascesa del giovane nella schiera di questo piccolo esercito di trafficanti ci sarà anche la caduta; l’ emergere di una organizzazione più potente comporterà la sconfitta.

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    Interessanti sono le descrizioni delle varie tipologie di truffe e di metodi che vengono impiegati per cercare le valute forti e il mondo che si organizza e circola attorno a questi piccoli trafficanti. Direi che è un bel spaccato di un mondo che è esistito e che poi si è evoluto in altre branchie di criminalità.
    Questo film che parlava del mercato nero come fenomeno dilagante ha avuto uno strano destino. Naturalmente questa pellicola fu invisa dalle autorità e di conseguenza fu sospesa la sua circolazione. Da quel momento cominciarono a girare delle copie vhs pirata e il film stesso diventò merce da mercato nero molto ricercata. Il costo di questa cassetta raggiunse anche il valore di 500 corone; negli anni ’80 questo era un bel prezzo, in quegli anni uno stipendio medio era sulle 18mila corone. Un ripensamento successivo da parte dell’ autorità lo liberalizzò nuovamente, venne riconosciuto il valore di denuncia del film e si volle far conoscere alla grande moltitudine quello che succedeva per le strade. Questa giustificazione tardiva mi sembra un po’ ridicola; fenomeni descritti nel film erano in realtà ben conosciuti al popolo cecoslovacco e solo il potere faceva finta di non vederli.
    Il film mostra le prime manifestazioni del capitalismo che si avvicina; la ricerca di merci rare e quindi l’ avvento di un protoconsumismo, l’ accumulazione di valuta pregiata, il riutilizzo della stessa, la corruzione che comincia ad espandersi e lo sviluppo e lo stabilirsi di modelli che fanno da incentivo ad un evoluzione di una nuova criminalità. Quindi è il ritratto di una nuova epoca dove nuovi ricchi e nuove ingiustizie cominciano ad apparire. Questo film vorrei considerarlo uno spaccato storico che può contribuire in un prossimo futuro a dare delle notizie storiche alle generazioni che verranno inoltre mi pare di poter dire che il regista abbia voluto raccontare tutto questo senza moralismi veri o falsi, direi che ha voluto solo documentare un fenomeno allora dilagante. Siamo noi che vedendolo molti anni dopo la sua realizzazione cerchiamo di dargli ancora un significato. Per concludere, il film e’ bello, interessante e vale la pena sbattersi per trovarlo; esiste una versione con i sottotitoli in inglese come Martina ha già detto.
     
  13. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Sì. la storia della distribuzione clandestina è vera. Precisamente è successo, che dopo la proiezione e il verdetto negativo sul film la pellicola doveva essere chiusa nella cassaforte. Ma durante il trasporto uno degli "vekslaci" riuscì a "convincere" l'autista che prima di consegnare il film alle autorità si fermò in una sala cinematografica e durante la proiezione del fim lo ripresero con una videocamera. Poi feccero delle copie VHS e lo cominciarono a vendere al prezzo di 500 korone. Presto si sparse la voce che esiste un film incredibile vietato e tutti facevano impossibile per avere la cassetta. Paradossalmente il film, che mostrava la malavita ceka fece guadagnare incredibili soldi proprio a loro. Infatti, come racconta l'autore e scrittore Radek John, gli "vekslaci" gli facevano le ovazioni e lo ringraziavano :D
    Dopo che le autorità capirono che stanno perdendo un mucchio di soldi a hanno finalmente deciso di autorizzare la distribuzione. Non hanno censurato nessuna scena (tranne una che però è stata sequestrata ancora durante le riprese) e hanno vietato il film ai minori di anni 18. Questo naturalmente provvocò tra i giovani un' incontenibile voglia di vederlo. Fu un successo fenomenale.
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Radek John raccontò che non c'era niente di inventato nella storia del film. Per conoscere da vicino quel mondo riuscì ad entrare nel contatto con le bande di Vekslaci piu famose di Praga e raccolse le informazioni direttamente alla fonte 8)
    Nell'intervista raccontò, che loro gli raccontavano perchè non credevano che avrebbe avuto realmente il coraggio di fare il film o almeno che comunque non avrebbe mai avuto i permesso di girare.
    In uno degli episodi del film (quello con la neve) si ispirò ad un episodio realmente accaduto, quando uno degli "capi" voleva farsi vedere davanti alla concorenza e fece scaricare due camion di sabbia fine sul marciapiede in una via del centro Praga. Poi si è messo a prendere il sole, seduto sulla sdraio con il whisky e sigaro osservando la gente che andava al lavoro.
    Nel film purtroppo non hanno potuto usare la sabbia perchè la storia si svolge in inverno perciò hanno ripiegato sulla neve.
     
  15. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Se non vi stanco con queste chiacchiere posso raccontare altre storielle :wink: fattemi sapere :p
     
  16. pierre

    pierre Well-Known Member

    Per favore continua con queste notizie che integrano la storia del film. Per me e' una novità che lo sceneggiatore avesse frequentato questa gente per imparare e meglio osservare i loro comportamenti. Tutto quello che sai e' ottimo serve per dare visibilità a questo film che e' praticamente sconosciuto fuori dai confini ceki.
    Naturalmente se hai voglia e tempo. Grazie in anticipo :D
     
  17. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Non solo li ha frequentati ma li ha pure ingaggiati come "consulenti" e comparse, infatti alcuni di quelli che nel film offrono i bony sono vekslaci veri :)
    Lo sceneggiatore, Radek John, è un tipo tosto.
    E' un scrittore e giornalista che ha avuto il coraggio di raccontare i fenomeni sociali quali la tossicodipendenza, prostituzione, speculazione sulle valute quando le autorità del regime negavano la loro esistenza in uno stato socialista. Per scrivere i suoi libri raccoglieva le informazione direttamente da questa gente, infatti non frequentava solo i vekslaci ma anche i tossicodipendenti.
    Su di loro ha scritto un libro che si chiama Memento (Warning), che è stato il primo del suo genere uscito nella Cecoslovacchia ed ha avuto un enorme successo. E' una storia di un ragazzo che inizia incoscientemente ad assumere la droga, non riesce fermarsi e pian piano diventa un tossico, un rottame umano. Questo romanzo è ispirato ad una storia vera, è molto crudo e realistico.
    http://en.wikipedia.org/wiki/Memento_%28novel%29
    Sò che esiste anche Memento film.
     
  18. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Dopo avervi dato qulche informazione aggiuntiva su Radek John torno al Bony a klid.
    Dunque, come dicevo prima c'era una scena che è stata sequestrata durante le riprese, dicono che probabilmente qualcuno ha fatto una telefonatina alle autorità...
    In questa scena c'era un polizioto Stb che dietro il negozio Tuzex si stava provando un paio di jeans. Praticamente aveva la casacca di sua uniforme e sotto i jeans occidentali.

    E per finire vi racconto ancora un episodio su cosa combinavano i vekslaci di Praga.
    Dicono che un giorno erano in due o tre seduti ai tavolini di un albergo in una via molto trafficata del centro Praga. Non riuscendo chiacchierare in pace si erano rotti le scatole e uno dice: scommettiamo che riuscirò bloccare il traffico? Gli altri ridevano e dicevano: ma sei proprio scemo, come pensi di poterlo fare? E hanno scommesso. E lui si è alzato, ha ingaggiato un gruppo di operai rom che hanno scavato una fossa attraverso la strada :lol:
     
  19. pierre

    pierre Well-Known Member

    Radek non lo conosco affatto; ho visto che e' lo sceneggiatore del film ma non conosco altre sue cose precedenti o successive.
    Interessanti le notizie che hai dato :D .
    Noto anche che questi "vekslaci" godevano di una sorta di impunità; si permettevano di fare quasi quello che volevano e sotto gli occhi delle autorità. Credo che sia chiaro che questa loro sorta di impunità fosse comprata.
    Di sicuro, quello del trafficante di valuta era un mestiere redditizio, tant' e' vero che molti di questi si riciclarono successivamente come "colletti bianchi". Mi è stato detto che molti diventarono "impreditori puliti" nella ristorazione o nel commercio e molti nell' edilizia residenziale o alberghiera quindi hanno fatto un salto di qualità non da poco.
    Altri invece preferirono rimanere a vivere al confine della legalità dedicandosi a qualche nuovo traffico che l' evolversi del tempo tende a richiedere :( .
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    finalmente il film è arrivato dopo mille peripezie e sono riuscito anche a vederlo. Carino.

    Snezenek Slavnosti, 1983

    Rudolf Hrušínský, Jaromír Hanzlík, Josef Somr, Petr Čepek, Miloslav Štibich, Jiří Krejčík, František Vláčil, Petr Brukner, Rudolf Hrušínský jr., Eugen Jegorov, Bořík Procházka, Jiří Schmitzer, Marie Spurná.

    Martina wrote

    La storia è ambientata nella località Kersko, una regione della Boemia molto amata da Hrabal. Qui, nelle piccole villette costruite nei accoglienti boschi vivono vari personaggi, ognuno è presentato nel film con le sue caratteristiche e stravaganze. Gli uomini hanno le loro debolezze ma sostanzialmente sono di natura bonaria, mentre le donne sono disegnate come delle antipatiche brontolone. Con due eccezioni: la maestra delle elementari e la moglie del oste. Una delle cause che minacciano costantemente la pace tra gli abitanti della zona è la rivalità tra due società di caccia, che diventa ancora più pesante quando un membro di una delle società uccide un cinghiale sul territorio “nemico”. Non riuscendo a mettersi d’accordo a chi appartiene la preda decidono di organizzare un banchetto e mangiarsi il cinghiale tutti insieme. Purtroppo diventa subito evidente che non sarà possibile fare la pace tra i due gruppi. Tra vari dispetti e litigate la storia culmina in un finale inaspettato e tragico.



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    Direi che non ho molto altro da aggiungere a quello che Martina ha scritto e che ho citato, la descrizione della trama che ha fatto e’ oltremodo esaustiva, aggiungerei solo che i personaggi che animano il film tendono ad essere abbastanza stravaganti ad un osservatore esterno. La loro stravaganza non raggiunge mai una dimensione farsesca anzi qualche volte tende ad indurre una certa sensazione di nostalgia per una scarsa loro presenza nel mondo che quotidianamente frequentiamo. D’ altra parte sono questi i personaggi preferiti da Hrabal e che spesso ha descritto nei suoi racconti. Nel film ci sono molte riprese panoramiche sui boschi a sottolineare l’ interesse che sia Menzel e Hrabal pare che avessero per la natura.
    Anche se il film ha una conclusione inaspettata è permeato da quel tipo di umorismo tranquillo e mai oltre le righe che è abbastanza tipico d Menzel.

    Notizia curiosa !!! In questo film Hrabal appare come comparsa in ben due scene:
    1- mentre versa sulle delle piante del liquame;
    2- poi come ospite davanti alla birreria
    Non so dire se questo è gia’ avvenuto in altri film di Menzel, io non me ne sono mai accorto.


    Mi hanno inoltre detto che ci sono anche due famosi registi ceki che hanno avuto una parte in questo film : Jiri Krejcik e Frantisek Vlacil. Questi due non li conosco e di conseguenza non sono riuscito ad identificarli.
     

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