Ricordare il 21 Agosto 1968

Discussion in 'Cultura' started by giuseppe2947, Aug 20, 2008.

  1. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Vale anche per i soldati russi che invadono la Cecoslovacchia, dicono che non sapevano neanche dove si trovavano ed erano convinti che c'era in atto un colpo di stato. Disorientati e spaventati sparavano all'impazzata spesso addirittura contro i propri compagni.
     
  2. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Che tristezza.... :cry:
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    Elena, se tu ci raccontassi qualche altra storia di dissidenza russa contro l' invasione della Cecoslovacchia sarebbe super interessante. Qui, non si sa nulla di questo. C'e' un silenzio tombale su questi avvenimenti. Mi pare ingiusto dimenticarli.
     
  4. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Certo se me lo permettono i moderatori perchè quello che raccontero' sarà meno legato con il 21 agosto 1968. E interessante quel periodo. Lo conosco bene perchè anche i miei genitori ci partecipavano abbstanza.
     
  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

  6. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    La storia e' piena zeppa di episodi simili :(
    Come sempre, i capi stavano comodamente seduti ad un tavolo a pensare alle loro strategie. Ma poi sul campo andavano (e ci lasciavano le penne) sempre giovani uomini, strappati alle loro famiglie e spesso costretti a compiere i piu' feroci massacri.
     
  7. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Questo pare anche a me. Tra il 9 e l'11 Ottobre del 1968 Bogoraz, Delone, Dremljuga e Litvinov vennero processati dal Tribunale penale di Mosca in basi agli art 190.3 (violazione dell'ordine pubblico) e 190.1 (diffusione di notizie palesemente false che diffamano il sistema statale e sociale sovietico) del Codice Penale Federativa Russa (ognuno delle Reppubliche che formavano l'URSS avevano articoli identici nella forma e nella sostanza nei rispettivi Codici Penali). L'imputazione dell'articolo 190.1 venne giustificata dal testo degli slogan dei manifestanti: ¨Per la vostra e la nostra libertà¨, ¨Abbasso gli occupanti¨, ¨ Libertà per Dubcek¨, ¨Evviva la Ceccoslovacchia libera e independente¨.
    Le condizioni in cui si svolse il processo dell'ottobre del 1968, risultano uguali in tutto e per tutto a quelle addottate dalla autorità a partire di Sinjavskij e Daniel, tanto che si puo' parlare dei processi al dissenso, come di una categoria sui generis, distinguibile in base ad alcuni elementi: processo formalmente pubblico, al quale, pero', partecipa un pubblico selezionato, parenti ed amici degli imputati, e giornalisti stranieri, costretti a rimanere fuori dal portone del tribunale; palese violazione durante le sedute della legalità e dell'ordine nella sala, visto che le continui provocazioni da parte dell'auditorio durante le testimonianze dgli imputati non venivano mai interrotte da un intervento del giudice; rischio ¨elevato¨ per l'imputato di essere dichiarato ¨non imputabile¨, e quindi richiuso in un manicomio.
    Nel caso del processo dell'ottobre del 1968, l'inconsistenza delle accuse apparve ancora piÚ chiara, visto che i cinque miliziani che presero parte all'arresto dei manifestanti, fornirono, il primo giorno di udienza, delle testimonianze cosi contradittorie, che tre di loro non presero piÚ parte, nei giorni successivi, alle udienza processuali. Vennero dichiarato ¨in viaggio di servizio¨ , ed allontanati per non dare altri vantaggi alla difesa.
    Per quel che riguarda il merito della dimostrazione del 25 agosto, quando gli imputati hanno tentato di spiegare le motivazioni della loro protesta, sono stati interrotti dal giudice. Ascoltare la testimonianza di un dissidente su un argomento di questa importanza, poteva mettere il giudice in serie difficoltĂ . L'istruttoria quindi non mise in luce gli intenti che avevano animato gli imputati durante la manifestazione, ma diede rilievo esclusivo alla condotta che i manifestanti avrebbero tenuto in Piazza Rossa, condotta ricavata unicamente dalle testimonianze fornite dai miliziani.
    Vladimir Dremljuga, (operaio), ricevette tre anni di reclusione, mentre Vadim Delone (un poeta anche lui, morto a 35 anni) che aveva invitato il tribunale ¨non all'indulgenza, ma alla moderazione¨, ricevette tre anni di carcere. Simile per gli altri nonostante i figli che avevano a carico. Natalja Gorbanesvkaia e Victor Fainberg (linguista) al quale il 25 agosto erano stati rotti alcuni denti dal miliziani intervenuti sulla Piazza Rossa, subirono l'internamento nell'ospedale psichiatrico.
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    Processi simili anti-dissidenza furono eseguiti anche in Cekia qualche anno prima del 1968 . Credo almeno 1500 o forse di piu' processi furono eseguiti e con vendette pesanti che arrivarono sino alla condanna a morte.
    Mentre queste processi di stato avvenivano, in tutta Europa nel 1968 si sviluppava un movimento di contestazione di impianto libertario che voleva eliminare alla radice l' ingiustizia. Pero' il Movimento del quale parlo poco sapeva di quello che stava avvenendo qualche migliaio di chilometri piu' in la. Questo e' assai triste.
     
  9. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

Share This Page