Praga 28 Ottobre 1918

Discussion in 'Cultura' started by giuseppe2947, Oct 21, 2008.

  1. giuseppe2947

    giuseppe2947 Active Member

    Gentili amici, chissà se qualcuno può darmi qualche informazione sui fatti che, in Boemia-Moravia ed in Slovacchia, precedettero la proclamazione della nascita della moderna Cecoslovacchia, avvenuta il 28 Ottobre 1918.
    Insomma, cosa successe in queste terre varso la fine della prima guerra mondiale, come avvenne il passaggio di potere dalle autoritĂ  austro-ungariche a quelle della nuova Cecoslovacchia? Il passaggio fu pacifico o si verificarono episodi di violenza?
    Sarò grato a chi avrà la gentilezza di fornirmi qualche chiarimento.
    Ciao
     
  2. pierre

    pierre Well-Known Member

    destinato a Giovanni.

    Tempo fa chiedevi del collaborazionismo ceko, dopo lungo di tempo sono riuscito a procurarmi un librone dal titolo "Cesky Fasismus, 1922-1945 a Kolaborace 1939-1945", penso che si capisca ma traduco: Fascismo Ceko, 1922- 1945 e collaborazionismo 1939-1945.
    Scritto da Tomas Pasak e pubblicato dalla casa editrice Praha nel 1999.

    Penso che sia il meglio che si possa trovare sull' argomento, ottimo apparato fotografico sui personaggi coinvolti.
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    scusate, giuseppe non giovanni
     
  4. martina72

    martina72 Well-Known Member

  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao Giuseppe,
    Ho fatto un riassunto del periodo che precede la nascita della Cecoslovacchia fino alla proclamazione di uno stato indipendente. Le informazioni ho preso dal libro scolastico "DĚJINY ČESKÝCH ZEMÍ" di PhDr. Josef Harna,CSc., PhDr. Rudolf Fišer, CSc.
    Spero che anche gli altri utenti del forum leggeranno il riassunto per conoscere questo periodo fondamentale nella storia della Repubblica Ceca.
    Saluti
    Martina


    LA PRIMA GUERRA MONDIALE
    E LA SITUAZIONE POLITICA DEGLI STATI DELL‘ IMPERO AUSTRO - UNGARICO


    Situazione sul territorio ceco prima dell’inizio della Prima guerra mondiale
    Anche se i politici erano consapevoli già da tempo della minaccia di una guerra imminente, i fatti hanno confermato che la popolazione civile nell’impero non era assolutamente preparata per affrontarla. La popolazione tedesca residente sul territorio ceco e austriaco era presa dall‘estremo nazionalismo e, durante la mobilitazione militare e la partenza dei soldati per la guerra, mostrava entusiasmo. La popolazione ceca, al contrario, non voleva partecipare alle azioni militari contro popoli slavi fraterni, come la Russia e la Serbia ed era angosciata e svogliata. Sempre più spesso apparivano manifestazioni di protesta contro la guerra, a partire dai canti popolari, vari tentativi di evitare la mobilitazione e perfino episodi di diserzione. Già nell‘ottobre 1914 il comandante supremo dell‘ esercito austro- ungarico, arciduca Bedřich, si lamentava del comportamento dei cechi e chiedeva di instaurare un governo militare anche nell‘ entroterra. A partire dalla primavera del 1915 si moltiplicarono le diserzioni dei singoli soldati sul fronte russo, all‘inizio di aprile fu catturato un intero reggimento di soldati cechi.

    All‘ interno dell‘Impero si videro presto le conseguenze negative della guerra. L‘ intera produzione era sottomessa ai bisogni bellici. L‘iniziale prosperità militare fu presto sostituita dalla crisi causata dall’esaurimento delle materie prime. Il più colpito era il settore alimentare. Per il paese ceco la situazione era molto critica, dato che doveva rifornire anche i paesi alpini.
    Si era creata una forma di dittatura militare- burocratica fino a quel momento sconosciuta. Il suo scopo era non solo quello di impedire ogni tipo di resistenza contro azioni militari dell’Impero ma, nello stesso tempo, anche quello di realizzare il sogno dei nazionalisti tedesco-austriaci di annientare gli ultimi diritti della nazione ceca.
    Questa situazione era del tutto nuova per la politica ceca. Praticamente c’erano solo due alternative: assumere un atteggiamento devoto verso l’impero austro- ungarico oppure mettersi contro di esso e tentare di creare uno stato indipendente. Per la maggioranza dei politici non era facile opporsi all’Impero e per questo soltanto due personaggi iniziarono a cercare una prospettiva diversa per il popolo ceco, fuori dal contesto dell‘ Impero austro-ungarico. Furono Karel Kramář e soprattutto T.G.Masaryk. Masaryk capì, già nel periodo dell’inizio della guerra, che la monarchia asburgica aveva smesso di essere una protezione per la boemia e che la sua politica era diventata ostile e addirittura assassina. Creò un progetto di stato ceco indipendente del quale avrebbero fatto parte i popoli dei territori boemi
    e slovacchi che storicamente gli appartenevano.

    T.G.Masaryk iniziò un‘ attività politica per preparare la resistenza contro la monarchia Asburgica. Assieme ai politici che avevano la sua stessa opinione, fondò l’organizzazione segreta più tardi conosciuta con il nome Maffie. Masaryk voleva ottenere che il popolo ceco attirasse il più possibile l’attenzione del mondo in modo che, dopo la fine della guerra, non sarebbe stato possibile dimenticarlo. Trovò insostituibili partner come il dott. Edvard Beneš e Milan Rastislav Štefánik con i quali fondò il Consiglio nazionale dei paesi cechi.
    Primo compito dell‘organizzazione era ottenere che tra gli interessi dell’Alleanza ci fosse l‘annientamento dell‘ Impero austro-ungarico. Era chiaro che bisognava creare un esercito ceco. La maggior parte dei soldati fu reclutata tra i prigionieri di guerra in Francia (10.000uomini), dopo in Russia (60-70.000) ed infine in Italia (20.000).
    Intanto che l’attività all’estero cresceva febbrilmente, la politica ceca sprofondava nell‘ opportunismo. Il culmine fu il manifesto emesso dall' Associazione dei deputati cechi del consiglio dell‘Impero contro il decreto dell‘Alleanza per la liberazione dei „Cecoslovacchi“.
    La situazione catastrofica per la mancanza di rifornimenti alimentari causò nella primavera del 1917 un’ondata di scioperi. Le forze del governo militare attaccarono sempre più brutalmente gli scioperanti.
    Era chiaro che la situazione politica stava cambiando. All‘inizio dell' anno 1918 era già chiaro che la guerra stava per finire, come annunciava il messaggio del presidente americano W, Wilson dell‘ 8.gennaio 1918, dove si parlava anche del destino dell‘ Impero austro-ungarico.


    L'anno 1918 rappresentò una svolta decisiva nella storia del paese boemo. Subito nei primi mesi i rapresentanti della politica ceca passarano all‘offensiva ed il governo austro-ungarico non ebbe abbastanza forze per spegnere le iniziative che miravano ad eliminarlo.
    Quando il ministro degli esteri austro-ungarico, conte Ottokar Czernin, respinse con forza la partecipazione dei rapresentanti dei singoli popoli alle trattative per la pace con la Russia, scatenò le proteste pubbliche che si conclusero con la richiesta di fondazione di uno stato indipendente e con pieni diritti, del quale avrebbe fatto parte anche il ramo slovacco. Questa invocazione era espressa nel decreto chiamato „Tříkrálová deklarace“ – Decreto di Epifania, accettato il 6.gennaio 1918. Tantissimi rappresentanti del mondo politico, scientifico e culturale ceco si riunirono nella Casa Municipale a Praga e lo scrittore Alois Jirásek lesse una “promessa nazionale”, dove si esprimeva la determinazione di continuare la lotta per l’indipendenza fino alla vittoria. Le forze governative furono di nuovo impotenti di fronte a queste manifestazioni.

    Nel corso dell’anno 1918 la situazione si esasperò. Si sollevò un'ondata imponente di scioperi, diserzioni sul fronte e ammutinamenti militari. Tutte le espressioni di disordine nell’esercito furono brutalmente represse, ma la disgregazione della monarchia non si poteva più fermare.
    Grazie alle legioni cecoslovacche, che si erano molto bene affermate sul fronte occidentale durante la difesa della Francia ed avevano attirato l’attenzione anche sul fronte orientale, gli stati dell’Alleanza cambiarono atteggiamento verso il popolo boemo ed, a fine di giugno, riconobbero il diritto dei cechi all’indipendenza.
    In agosto il governo britannico dichiarò il popolo ceco come alleato ed il Consiglio nazionale ceco come supremo rappresentante del futuro governo.
    A settembre espresse un' opinione identica anche il governo americano. Era rinnovato il Consiglio nazionale, questa volta come organo rappresentativo dei partiti politici cechi.


    Nell’estate del 1918 avvennero importanti cambiamenti nella guerra. Le armate dell’Alleanza riuscirono a sfondare le difese tedesche e l’esercito austriaco subì un insuccesso sul fronte italiano. Pochi giorni più tardi si arrese la Bulgaria. Il governo perse il controllo della situazione nell’entroterra. Dalla Boemia e Moravia venivano esportati, con i treni, interi carichi di carbone e di grano che ancora era rimasto come scorta. Il Consiglio nazionale a Praga protestò energicamente contro le esportazioni.
    Il 14.ottobre 1918 si svolse lo sciopero generale, che in molte città si trasformò nell‘evento politico durante il quale la gente proclamò la nascita della repubblica indipendente della Cecoslovacchia. L’imperatore austriaco tentò ancora una volta di salvare il suo impero. Nel suo manifesto del 16.ottobre 1918 propose di trasformare l'Austria in una federazione.
    Intanto E. Beneš annunciò che il Consiglio nazionale ceco a Parigi era diventato il governo ceco provvisorio con a capo T.G.Masaryk. Il 18.ottobre 1918 Masaryk pubblicò la Dichiarazione di indipendenza del popolo ceco che, anche se il documento fu pubblicato a Parigi, è conosciuto come “Dichiarazione di Washington ”.

    Nei giorni successivi gli eventi presero una direzione inaspettata.
    Il 18.ottobre 1918 la popolazione a Praga venne a conoscenza di una comunicazione del ministro degli esteri austriaco G. Andrássy, in cui egli si dichiarava favorevole ad accettare le condizioni del presidente Wilson per le trattative sulla pace.
    Gli abitanti di Praga la interpretarono come la capitolazione definitiva dell’Impero e cominciarono spontaneamente a proclamare la repubblica ceca indipendente.
    Tolsero le insegne e le scritte austriache. I rappresentanti del Consiglio nazionale immediatamente presero in mano la situazione e si misero in testa alla rivoluzione. Nelle strade mandarono gli oratori per spiegare alla gente quello che stava succedendo e chiamarono i gruppi di volontari, reclutati dalla organizzazione Sokol, per mantenere l'ordine pubblico. Tentando di evitare la violenza sottolineavano il carattere festoso dell’evento. Nelle vie suonava la musica, la gente esultava, i soldati sostituivano i simboli militari austriaci con fasce tricolori.

    Nel tardo pomeriggio era proclamata la nascita della repubblica ceca. La dichiarazione fu firmata dai politici Antonín Švehla, Alois Rašín, František Soukup, Jiří Stříbrný e, per la delegazione slovacca, Vavro Šrobár. Nella storia sono conosciuti come „gli uomini del 28.ottobre“. Le loro capacità organizzative ed operative furono ammirevoli. Loro riuscirono ad organizzare tutto senza grandi eccessi evitando l’intervento militare .
    Il giorno 14. novembre 1918 T.G.Masaryk venne nominato presidente della Repubblica Ceca.
     
  6. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Grazie 1000 Martina per il tuo contributo!
    Hai fatto davvero un grande e bel lavoro a fare questo riassunto storico!
    Ed anche la traduzione dal ceco all'italiano non deve essere stata molto facile :(
    Sicuramente, come me, anche altri utenti leggeranno il testo che ci hai messo a disposizione e sara' un bel modo per conoscere un po' di storia della Repubblica Ceca !!!
    Ancora tante grazie :D
     
  7. giuseppe2947

    giuseppe2947 Active Member

    Grazie infinite a Martina, credo che non sappia davvero quale regalo abbia fatto.
    Giuseppe
     

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