Un regalo per voi

Discussion in 'Cultura' started by martina72, Dec 14, 2008.

  1. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao a tutti :p

    Eccomi con il regalo di Natale che vi ho promesso sul topic di Mikulas!
    Ho pensato a lungo che cosa potrei regalarvi ma visto che il periodo di feste natalizie è, specialmente nella Repubblica Ceca, legato alla magia della fiaba ho deciso di raccontarvi una favola.
    Scordatevi, però, le fate e le principesse, ho scelto una fiaba un po’ atipica, scritta dal grande scrittore ceco František Kožík. Dato che è un po’ lunga ve la propongo a puntate e spero che mi perdoniate la traduzione frettolosa.
    Buona lettura e boun divertimento!!


    Come il piccolo Bart ingannò i ladroni
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    Ogni bambino piccolo sa che esistono i ladri che si chiamano “i gangsters” e che sono i più malvagi ladri di bambini piccoli. Tutti i genitori hanno paura di loro perché chiedono per ogni bambino un bel riscatto. E se i genitori non sono in grado di pagare, fanno male ai bimbi innocenti. Perciò i bambini portano tanta gioia ai loro genitori, ma anche molte preoccupazioni, perché devono sempre tremare dalla paura di perderli, hanno paura che un giorno i loro bimbi non torneranno a casa e al loro posto arriverà una lettera con la richiesta di riscatto.

    E’ capitato molte volte. Non c’è da stupirsi quindi, che una paura del genere l’avevano anche i genitori del piccolo Bartolomeo, di cognome Lamb. Finchè erano poveri sapevano che nessun ladrone pericoloso avrebbe mai potuto prendere in considerazione di rapire il loro figliolo. Però dopo hanno avuto una sfortuna enorme: hanno vinto alla lotteria alcune migliaia di dollari. E poco dopo addirittura hanno premiato il signor Lamb come milionesimo visitatore di una mostra con una somma di denaro notevole. La stampa si è accorta di lui e tutti i giornali hanno raccontato questo fatto come un miracolo di fortuna. Ma, da quella volta, i signori Lamb non hanno più dormito tranquillamente, sapevano che tutti questi soldi sarebbero stati causa di molte disgrazie.

    Bartolomeo vedeva i genitori molto preoccupati, e cercava di rassicurarli: “ Mamma, non preoccuparti, se dovesse portarmi via qualcuno, non fate niente. Io saprò cavarmela.”
    La mamma disse che andava bene, ma come poteva credere ad un piccolo bambino di 6 anni, nonostante fosse un ragazzino molto maturo per la sua età e bravissimo a scuola.

    Ciò che più si teme, a volte arriva. Un giorno la mamma mandò Bartolomeo a comprare un libro, ma inutilmente lo aspettò fino alla sera. E le persone che neanche conosceva le dissero che avevano visto un ragazzino con il libro sotto il braccio che era stato fermato da un uomo e costretto a salire in macchina. Era chiaro che era capitato proprio quello che i genitori di Bart temevano.

    La mamma si mise a gridare disperatamente. Il papà prima pensava se ubbidire il figlio e aspettare, ma alla fine decise di informare la polizia.
    “Suo figlio è stato rapito dalla banda più pericolosa che c’è, La Mano dell'Ombra. Nessuno è mai riuscito a vincerli” gli dissero alla centrale di polizia.
    Il papà, tristissimo, tornò a casa e con la mamma passarono veramente una brutta notte.
     
  2. pierre

    pierre Well-Known Member

    Martina, poverina sta' facendo un lavoro di traduzione incredibile, e che traduzione. Veramente brava.
    Io sono piu' pigro e vi regalo una favoletta di Jiri Kolar su una aringa addomesticata. Non e' molto indicata per Natale, dove tutti sono buoni e forse felici, ma a me piace molto questo raccontino.
    Per chi fosse interessato a conoscere maggiormente l'autoree' questo racconto e' contenuto in "Il Signor Pescedaprile", edizione POLDI LIBRI.
    Jiri Kolar, oltre che a scrivere e' stato il piu' famoso artista e creatore di collage di tutti i tempi, credo. Provate a cercare sue notize e resterete stupiti.

    L' Aringa

    Sembra davvero incredibile
    ma durante la mia ultima traversata
    del Mediterraneo pescai un aringa
    della quale mi innamorai al primo sguardo
    e la portai a casa per addomesticarla.
    Mi era chiaro come il sole
    che avrei dovuto innanzitutto
    abituarla all' acqua dolce.
    Riusci a farlo in questo modo
    ogni mattina prelevavo dall' acquario
    un cucchiaio di acqua salata e lo sostiutivo con uno
    di acqua minerale.
    La parte piu' difficile,veramente, venne dopo,
    disabituare del tutto l'aringa all' acqua !
    Ci arrivai sottraendo gradualmente il liquido
    fin quando un bel giorno l' amata aringa
    rimase nell' acquario completamente all' asciutto.
    Quando ebbe cosi'resistito due giorni
    la presi e la posai per terra.
    Sembrava che l'aringa non aspettase altro.
    In un batter d' occchio si alzo' ed imparo' a camminare.
    Fu cosi' perseverante
    che in una settimana zampettava per la casa,
    in un mese arrivo' a scendere di corsa le scale
    e in sei mesi a correre su e giu per la ringhiera,
    dondolarsi dal lampadario e lavarsi da sola.
    Quando piu' tardi si abituo' alle persone
    la portai a passeggio,
    a teatro, ai concerti, alle corse dei cavalli.
    Sebbene le piacesse pattinare,
    a dire la verita', non amava molto lo sport.
    Purtroppo, la sfortuna perseguita non solo gli uomini
    ma anche le aringhe !
    Un pomeriggio andammo sul Ponte Carlo
    e l' aringa si mise in testa
    di attraversare il ponte sul parapetto.
    Non voleva saperne
    di farsi tenere per la pinna.
    Per caso ci un forte colpo di vento, poverina, perse l'equilibrio,
    cadde in acqua e annego',
    perche non sapeva piu' nuotare.
     
  3. martina72

    martina72 Well-Known Member

    x Pierre
    Che racconto triste :( :(
    Ti ringrazio per i complimenti! Però mi sembra che sei l'unico a leggerla...

    Vabbè, io insisto ed ecco la puntata n°2:

    La mattina successiva i rapitori inviarono ai genitori una lettera. Quando il papà si svegliò dal sonno agitato e pieno di incubi, vide sul tavolo un biglietto e dalla finestra si allontanava un grosso piccione. Probabilmente portò lui la lettera.

    “Egregio signore” lesse il papà, “ la preghiamo di portare immediatamente un milione di dollari al pioppo solitario nel Parco dei serpenti a sonagli. Se non lo fate, vostro figlio farà una brutta fine. “E sotto era stato aggiunto personalmente da Bart: “Affettuosi saluti, Bart”. La mamma esclamò preoccupatissima: “ Dove andiamo a prendere un milione di dollari? Non abbiamo mai avuto così tanti soldi.” E papà corse subito dalla polizia.
    “Io vi consiglierei di pagare.” Disse il capo della polizia.
    “Ma noi non abbiamo un milione di dollari.”
    “Allora aspettate, forse vorranno di meno”

    Il giorno successivo, il papà decise di fumarsi un sigaro per calmarsi, ma mentre stava per accenderlo si accorse del bigliettino che era arrotolato all’interno. “Se non porterete entro stasera tre milioni di dollari al posto che vi abbiamo indicato nella nostra ultima lettera, vostro figlio morirà. La mano dell’ombra.” E di nuovo, sotto il testo c’era scritto: “Tanti saluti, Bart”

    Tre milioni! I rapitori sono impazziti? Ma nello stesso tempo, papà cominciò a pensare che Bart non sta probabilmente tanto male, visto che scrive questi saluti così spensierati. I genitori non avevano tre milioni, perciò non potevano portarli al pioppo. Aspettarono. La terza mattina, però, non ricevettero nessuna lettera. Si spaventarono e incominciarono a cercare di mettere insieme la somma richiesta. Ma entro sera erano riusciti a raccoglierne soltanto ventimila.

    Quella sera arrivò una raccomandata:
    “Venite a riprendervi il ragazzo! La mano dell’ombra”

    Papà corse subito al pioppo nel Parco dei serpenti a sonaglio e per ogni eventualità portò con sé tutti i soldi che aveva. Ma non trovò nessuno. Era chiaro che doveva andare in qualche altro posto, ma i ladri si erano dimenticati di scrivere dove.

    La mattina successiva il postino portò un telegramma.
    “La faccenda e urgentissima stop stiamo aspettando impazientemente stop il messaggio avrà un seguito stop la mano dell’ombra stop.” Ai genitori non rimane che aspettare la prossima lettera. Arrivò con la posta pomeridiana e loro lessero con grande stupore:
    “ Egregio signore! La sottoscritta “La mano dell’ombra”, la società dei banditi, Vi prega di recarvi gentilmente in via Wagramska, dove al numero civico 16 Vi sarà consegnato Vostro figlio, registrato sotto il n° 1679 nel registro dei bambini rapiti.
    Siamo disponibili di compiere questo rilascio con un’ adeguata somma di denaro. Cordiali saluti, La mano dell’ombra…” Le firme erano illeggibili.
    “Corri, papà!” gridò la mamma.
    “Non ci penso nemmeno,” rispose il papà. “ Io sospetto, che nostro figlio è veramente un furbacchione e sa quello che fa. Non è in pericolo perciò perché avere fretta. Se lo hanno preso che lo riportino anche. “ E fecero come disse il papà.
     
  4. tata

    tata Well-Known Member

    Ma queste storielle sono tragicomiche... povera aringa!
    Martina, ma siamo preoccupati per le sorti di questo bambino rapito! :lol:
    ciao!
     
  5. pierre

    pierre Well-Known Member

    se devo dire la mia, anche la storia di Martina e' abbastanza inquietante.
    Si parla di kidnapping e cose tremendose, poveri noi, avremo un Natale pieno di incubi fra aringhe e rapimenti.
    Ma dobbiamo imparare che la realta ' non e' cosi' bella come tentano di dipingerci.
    Poi perche' rattristraci, se l' aringa ha voluto fare di testa sua, noi che colpa ne abbiamo, noi siamo solo spettatori.
     
  6. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Povera l'aringa pagò caro l'egoismo e la presunzione del pescatore di toglierla dal suo ambiente naturale e di farla diventare come piace a lui....
     
  7. pedro1974

    pedro1974 Well-Known Member

    ma l'aringa quando andava a teatro pagava il biglietto prezzo intero? :lol:
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    eh no, prezzo ridotto, non raggiungeva il metro
     
  9. martina72

    martina72 Well-Known Member

    La favola prosegue con la puntata n°3 :D


    Ora vi racconto che cosa capitò a Bart da quando lo rapirono quella mattina.
    Conoscete già la storia della macchina. Dunque, quando Bart fu costretto salire sulla macchina di uno dei gangsters era abbastanza impaurito, però ritrovò prestissimo il suo coraggio con il quale riusciva a stupire tutti i ragazzi del quartiere. E poi pensò a sua mamma e a suo papà che non voleva deludere.

    “Come ti chiami?” chiese il bandito che si occupava del registro dei bambini rapiti.
    “Brhkilopucusejikarezutyku,” rispose Bartolomeo.
    “Come?” urlò il rapitore.
    Bart sorrise e disse:
    “Brfuliahokynriloprutzagofetu”
    Il segretario dei gangster lanciò rabbiosamente la penna e gridò: “Che cosa vi è venuto in mente di rapire dei bambini con i nomi così strani! Scrivetevelo da soli!”
    Il ladrone che portò Bart si stupì. Ma Bart non gli lasciò il tempo per reagire. Lo prese per le mani e incominciò a ringraziarlo con molto fervore per averlo rapito. Disse che da molto tempo desiderava conoscere i banditi e stare sempre a casa non gli piaceva più.
    In quel momento arrivò il capo, per un attimo ascoltò e poi disse:
    “Non ci interessa. La cosa importante è quanti soldi avete in casa?”
    “Sessanta milioni,” rispose Bart. “No!” esclamò. “Seicento milioni. Guardate che io avevo tre milioni soltanto per la mia ferrovia gioccatolo.”
    “Accidenti!” esclamarono tutti i banditi. “Che colpo.”
    “Però io vi morirò,” si lamentò Bart.
    “E come mai? Perché?” chiesero i rapitori.
    “Perché sono malato e ho bisogno di cibi particolari e sicuramente voi non li avete. Se non li avrò, sono subito secco.”
    “Che cosa potrebbe essere di così strano che noi non potremmo trovare,” disse il capo.
    “Ragazzi, nutrite mi bene questo bambino. Appena riceveremo dai suoi genitori tanti milioni, saremo sistemati per sempre. Vale la pena faticare un po’.”
    “Dunque, ragazzino, dicci di che cosa hai bisogno?” Chiese malvolentieri il criminale incaricato di occuparsi di Bart.
    “Ogni sera un kilo di ananas,” disse Bart senza esitare un attimo, perché si ricordò che proprio ieri suo papà disse che non era possibile comprare da nessuna parte l’ ananas. “E anche il cioccolato, i wurstel, il gelato e il prosciutto.” Il balordo si fece il segno della croce quando sentì le sue richieste. Ma non gli restava che ubbidire.

    Intanto avevano messo Bart in una stanza e chiusa a chiave. Un attimo dopo, Bart bussò.
    “Che vuoi?”
    “Voglio sentire il ticchettio dell’orologio”
    Il guardiano avrebbe preferito ticchettarlo sul mento con il pugno ma si ricordò che gli avevano ordinato di assencondare ogni desiderio del bambino. Una mezzo’ora dopo sistemò un bell’ orologio da parete comprato nel negozio più vicino.
    Non passarono neanche cinque minuti e Bart bussò di nuovo.
    “Non voglio più l’orologio. Portatelo via. Voglio il gatto.”
    “Accontentare!” era l’ordine del capo.
    “Bart ricevette il gatto e l’orologio sparì. Ma nel frattempo aveva un nuovo desiderio. Non voleva più il gatto ma tre tartarughe. Disse che non poteva stare senza di loro perché era abituato così a casa. E per invogliare i banditi a dargli quello che desiderava si ricordò che suo padre di recente aveva ereditato cinque miliardi dalla zia in Australia. Immediatamente aveva ricevuto tre tartarughe. Ma lui non le voleva più, voleva di nuovo l’orologio.
    E avanti così per tutta la notte.
    Il capo, quando di mattina presto arrivò per controllare la situazione, trovò la sua compagnia di pericolosi criminali sdraiati per terra completamente esausti mentre nella prigione riposava tranquillamente il bambino rapito abbracciando con una mano il collo di un giraffino e con l’altra
    un mucchietto di orologi da polso che aveva preteso come l’ultimo regalo.
     
  10. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Molto interessante la favola di Pierre. Sicuramente ha un profondo significato!
    Per quanto riguarda la favola che sta raccontando Martina la sto seguendo dall'inizio. Quindi sta tranquilla Martina, credo che siamo in molti a leggerla! E grazie tante per il lavorone di traduzione che stai facendo per permetterci di leggerla!!!
    Ma ora tutti siamo curiosissimi di vedere come procede il racconto. Non e' che tra poco ci chiederai tu una specie di riscatto per dirci il finale? :D
     
  11. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Forse :D :D
    oppure vi manderò la fattura :D
     
  12. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Fate finta di niente, eh? :D :D

    Va bene. Visto che mi avete fatto così tanti complimenti per il presepe vi racconterò l'altro pezzetto di favola 8) 8)

    Quando il capo vide quel disastro svegliò Bart e gli chiese di nuovo le informazioni sulla richezza dei genitori, visto che non portarono neanche un dollaro al posto indicato.
    “Mi deve scusare, signor bandito,”rispose Bart e fece la faccia desolata “per averle detto che hanno solo seicento milioni. Mio papà deve avere almeno dieci miliardi, perché possiede tre castelli e cinque fabbriche.”
    “Ma non ha portato niente” tuonò il rapitore.
    “Sicuramente si è offeso perché gli avete chiesto così poco.”
    “Forse hai ragione” disse il capo e fece scrivere un nuovo messaggio, quello che il papà di Bart trovò nascosto nel sigaro.

    La giornata proseguì esattamente nello stesso modo come la notte. Bart aveva mille desideri. I ladroni dovevano accontentarlo immediatamente perché lui subito minacciava di morire, diceva che si conosce molto bene e sa che morirà se non gli danno quel che chiede eccetera eccetera. A mezzogiorno s’inventò che avrebbe voluto vedere tutti i bambini imprigionati e a nulla è servito il no dei banditi. A Bart subito mancava il respiro e stava per svenire.
    “Accidenti a questi ragazzini viziati!” i briganti si arrabbiavano e quasi sicuramente avrebbero detto le peggiori parolacce se non ci fossero stati i bambini presenti.
    Continuavano a inviare al signor Lamb i messaggi, ma inutilmente. Tutti gli uomini della banda stavano per andarsene per la disperazione. Bart distrusse metà dell’arredo della prigione, liberò venti bambini, fece stancare tutti i gangsters più pericolosi della città e non faceva altro che ridere e divertirsi e un attimo dopo piangere, non riusciva a stare fermo neanche un secondo e si comportava in un modo come mai nessun bambino rapito si comportò.
    Il culmine era quando aveva espresso il desiderio di partecipare alla prossima rapina. Promise che in cambio convincerà il papà a riprenderselo. Ma durante la spedizione si comportò così indisciplinatamente che tre dei banditi furono arrestati dalla polizia. Ormai rassegnati lo volevano lasciare libero ma Bart non voleva, era fermamente deciso di diventare un bandito.

    I rapitori avevano perso la pazienza e supplicavano il papà a riprendersi il figlio.
    Ma il papà non veniva e Bart raddoppiò la sua inventiva su come torturare i ladroni. Questi pensavano parecchie volte di dargli una bastonata sulla testa ma si ricordarono che la polizia chiudeva un occhio sui sequestri a patto che mai a nessun bambino capitasse niente di male.
    Dunque, non sapendo più che fare avevano raccolto tutti i risparmi che avevano e li diedero a Bart come ricompensa perche se ne andasse via. Ma lui non voleva muoversi per niente al mondo e alla fine i banditi decisero di sciogliere la loro società perché così non si poteva continuare…
     
  13. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Noi facciamo finta di niente?....ehm...forse si...sentendo parlare di soldi e di fattura un po' ci siamo spaventati! :D :D :D
    Il tuo racconto diventa sempre piu' interessante! La curiosita' di sapere come va a finire aumenta sempre piu' :D
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    A me ricorda il ragazzino di " Mamma, ho perso l'aereo" :)
     
  15. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Si si, anche a me! :D
    Credo che anche lui, come quello del film, abbia una bella faccia da schiaffi!
    Ops...che ho detto ora!!! Ehm... volevo dire solo una bella faccia! Giuro!!! :wink:
     
  16. pierre

    pierre Well-Known Member

    speriamo di non incontrare mai un bambinetto del genere, credo che non lo sopporterei.
    I bambinetti troppo intelligenti mi fanno paura.
     
  17. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ulisse, non ricominciare con quella storia di schiaffi e piuttosto raccontaci qualcosa anche tu!! :wink:

    Immaginatevi quello che faceva il piccolo Bart per esasperare i banditi. Una volta ho organizzato la festa di compleanno per mia figlia e me ne sono trovata in casa dieci di bambini così....

    [​IMG]
     
  18. martina72

    martina72 Well-Known Member

    E infine l'ultima puntata:

    Da alcuni giorni i signori Lamb non ricevevano le richieste di riscatto. Però tutti i giorni arrivava una cartolina da Bart che li salutava allegramente.

    Ma una mattina, più o meno una settimana dopo il rapimento, sentirono il suono del campanello. Ma non era il campanello di casa ma della bicicletta nuovissima sulla quale arrivò Bart. Dietro la bici era attaccato un carrellino pieno di dollari. Bart non si preoccupava minimamente che le banconote volassero per la strada e le monete rotolassero giù dal carrello e i bambini poveri li raccogliessero. Ne aveva sempre abbastanza e le portò ai suoi genitori. Appena arrivato si fecero vivi i fotografi e i giornalisti, facevano le foto al ragazzino coraggioso e lo invitarono a parlare alla radio. Così tutto il paese lo conobbe e i suoi genitori erano felici perché non soltanto non persero il loro figlio intelligente e giudizioso ma ricevettero tanti soldi per potersi comprare una villetta nuova con giardino e garage.

    Ma il vantaggio maggiore dall’ avventura di Bart l’ebbero i bambini della città perché se per caso uno di loro fosse stato acchiappato da un gangster (anche se non ne erano rimasti molti dopo una tale sconfitta ) gli bastava dire: “Sono Bartolomeo Lamb!” Ed immediatamente i rapitori chiudevano le portiere delle macchine e scappavano a tutta velocità. Naturalmente le persone che vedevano una scena di tal fatta se la ridevano come matti.

    Da quel giorno le mamme e i papà poterono dormire sonni tranquilli mentre i bambini giocavano allegramente per le strade.
    Da allora, in quella città, quando a qualcuno riesce una biricchinata particolarmente astuta si dice:
    “Tu l’hai sistemato come il piccolo Bart fece con i ladroni!!”


    Fine
     
  19. tata

    tata Well-Known Member

    Fiu'! Almeno c'è il lieto fine... :D grazie Martina!
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    a me questi gangster non erano antipatici............
     

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