Karel Teige

Discussion in 'Varie (relative alla Repubblica Ceca)' started by pierre, Apr 18, 2009.

  1. pierre

    pierre Well-Known Member

    Provo a scrivere qualcosa su Karel Teige, questo personaggio ha prodotto tante e tali cose nella sua vita che naturalmente qualcosa che non conosco ancora o che conosco pochissimo restera’ non affrontata. Il mio testo, la prima puntata, non e’ quindi esaustiva della sua opera, vuole soltanto farlo conoscere un pochino di più. Dal momento che a parer mio e’ uno dei grandi dimenticati della cultura moderna.

    Karel Teige è stato il maggiore fautore del Modernismo nel periodo che va dal 1920 al 1930. Fu oltre che grafico e designer anche teorico dell’ arte e dell’ architettura. Cercò di creare una cultura moderna dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nella quale si potesse immaginare una società senza divisione di classi e dove gli artisti, i poeti, gli architetti avessero un ruolo fondamentale nel tentativo di creare un mondo nuovo. Teige pubblicò e curò le piu’ importanti riviste di questa avanguardia artistica alla quale partecipò, scrisse saggi e libri sull’ arte, l’ architettura, la tipografia, ed anche partecipò a rappresentazioni teatrali, disegnò scenari ed inoltre compose collages utilizzando la tecnica del fotomontaggio.
    Nel 1920 Teige cominciò la sua attività artistico intellettuale insieme ad altri intellettuali dell’ epoca fondando un gruppo che si chiamo DEVETSIL (Le 9 forze), immediatamente Teige risultò il maggior esponente di questo gruppo. L’ obiettivo primario di questo gruppo era il rifiuto delle regole e dei formalismi dei movimenti artistici precedenti la Prima Guerra Mondiale.
    I primi fondamento teorici e formal del Devetsil originarono dal Costruttivismo e dal Dadaismo. Dal Costruttivismo e in particolare dai lavori di El Liszitzky, Teige si appropriò del simbolo del cerchio che voleva simbolizzare una potenzialità senza fine.

    Dal 1927 al 1931, la pubblicazione ufficiale del Devetsil (ReD, ovvero Revue Devetsil) si dedicò alla pubblicazione e discussioni di resoconti e notizie riguardanti le avanguardie aritistiche nazionali ed internazionali. Diventò quindi un forum per discutere nuovi aspetti teorici dell’arte, il nuovo design sperimentale, le nuove acquisizione dell’ architettura, la poesia etc etc. Questa rivista curata da Teige diventò quindi un organo di propaganda per le nuove idee culturali che si stavano sviluppando nelle piu’ importanti capitali europee, in Russia e negli Stati Uniti.
    Parallelamente all’ attività di ReD, Teige insieme al poeta Vitislav Nezval cominciarono a teorizzare un nuovo concetto di poesia: il Poetismo. Secondo i due, l’ arte e la vita sono indissolubilmente legate e quindi indistinguibili come componenti. Quindi la vita e’ arte e l’arte e’ vita. I poetisti celebravano le percezioni sensoriali e quelle ottiche, crearono un linguaggio dei segni, produssero poemi tipografici (quella che oggi puo’ essere chiamata visual art), poemi illustrati, film, rappresentazioni teatrali.
    Per cui, pur rimanendo in una cornice costruttivista che proclamva che l’ arte deve servire le masse, i poetisti tentavano di sperimentare tematiche che evidenziavano le nascoste irrazionalità e le assurdità dell’ esperienza quotidiana, gli appaganti piaceri della vita, fino all’ ebbrezza o alle esperienze più emozionanti. Teige e i Devetsil furono affascinati dai film, allora una tecnologia moderna adatta all’ intrattenimento delle masse. Tiege era entusiasta in particolare dai film americani, quelli delle torte in faccia,di Chaplin e di Harold Llyod, tanto che a metà degli anni 20 Teige scrisse moltissimo sul cinema, produsse delle sceneggiature.


    Un esempio di poema tipografico e’ ABECEDA, scritto insieme a Nezval nel 1922.
    Sono rappresentate le lettere dell’ alfabeto abbinate a delle foto di danza che le ripropongono stilizzate. Questa opera editoriale vuol rappresentare l’ ideale unitarietà di varie arti in abbinamento ad una piu’ moderna forma espressiva. Si ha infatti una sintesi fra: letteratura, danza, teatro, design grafico e tipografico e fotografia.
    Se volete vederlo potete andare qui:

    http://www.youtube.com/watch?v=IAj0Ui6Ta-U

    Copertina del libro FILM, 1925

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    pagine di ABECEDE, 1922
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    Caricatura di Teige (il primo con la pipa e portabandiera) e di Nezval, fatta da Adolf Hoffmeister

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    Copertina di Teige dove si puo' notare l' utilizzo del cerchio, 1928


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    Datemi tempo per una seconda puntata e forse una terza.
     
  2. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao Pier!

    BELLISSIMO!!!!!

    Anch'io cercherò di aggiungere delle informazioni su questo personaggio straordianario.
    Intanto vorrei solo precisare che il nome del gruppo DEVĚTSIL ha anche un altro significato, è il nome di un fiore. Anche la tua spiegazione, 9 forze, è naturalmente esatta, ma bisogna specificare che le forze sarebbero le Muse. Nove appunto.

    Ecco un altro disegno di Adolf Hoffmeister che rappresenta Il momento di fondazione dell'associazione Devetsil.

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  3. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Un esempio di Poetismo

    Karel Teige, Saluto dal viaggio, 1923, poesia immagine

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  4. pierre

    pierre Well-Known Member

    hai ragione, le 9 MUSE. Vedi che mi dimentico di dire tutto.
    Gia' che ci sei descrivi anche il fiore. Un po' di botanica non fa mai male.
     
  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

    in italiano farfaraccio

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  6. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ho messo anche la foto, così quando i turisti italiani si recano in RC posso far colpo sulle ragazze dicendo: "Ah, so come si chiama questo fiore! E' il devetsil, come il gruppo di artisti d' avanguardia ceco." :wink:

    Sicuramente rimarranno stupite dalla profonda conoscenza che hanno gli italiani sulla Repubblica Ceca :p
     
  7. pierre

    pierre Well-Known Member

    con la tua riproduzione della cartolina del viaggio di Teige inviatata a Seifert mi hai dato un informazione incredibile.
    L' immagine mostra una cartina della Liguria, anche se poi ha spedito la lettera dalla Francia. Il paesino ritratto, sembrerebbe Monterosso (non ne sono sicurissimo ma abbastanza).
    Non sapevo che Teige fosse spinto sino dalle mie parti, io abito 20 km da Monterosso.
    Veramente incredibile !!! Bel documento, grazie Martina !!!
     
  8. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Sono davvero contenta, ho trovato la foto in uno dei miei libri e l'ho scannerizzata, ma sul web ho trovato anche un immagine a colori, eccola:

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  9. pierre

    pierre Well-Known Member

    ahimè, vi tocca la seconda puntata.


    Karel Teige spaziò anche nello studio dei caratteri di stampa; si permise di modificare alcuni caratteri che l’ architetto Herber Bayer, del movimento tedesco della Bauhaus, inventò negli anni 1925-26. Le sue modifiche piacquero e vennero introdotte nello stile tipografico proposto dal Bauhaus.
    Teige era un marxista e il suo totale impegno ideologico si rafforzò a partire dal 1925 dopo un suo soggiorno a Mosca. Da quel momento la sua indiscussa leadership determinò un sempre maggior radicalismo del gruppo Devtsil. Per Teige il movimento di avanguardia doveva essere il catalizzatore di qualsiasi tendenza rivoluzionaria sia nelle scienze, nelle arti, nelle filosofie e quindi nella vita.
    Una delle grandi passioni di Teige fu l’ architettura, egli fu un assiduo e pugnace fautore del funzionalismo. Secondo la sua opinione l’ architettura doveva essere semplice, economica, priva di inutili elementi decorativi ed ottimamente progettata e doveva venire incontro ai bisogni della nuova società che stava sorgendo dopo la prima guerra mondiale. Teige naturalmente condannava, i formalismi e i vecchi stili come elementi tipici di un imperialismo ormai passato.
    Il gruppo Devetsil contava parecchi architetti al suo interno, e Teige pur non essendo un architetto praticante divenne un grande critico di questa nuova arte. Spesso si trovò coinvolto in discussioni sull’ evoluzione dell’ architettura in Cecoslovacchia, Europa ed Unione Sovietica. Nel 1922 incontrò Le Corbusier a Parigi e dedicò interi numeri della rivista ReD a lui, ai suoi collaboratori ed agli architetti della Bauhaus. Secondo Teige, la nuova architettura sarebbe stata il mezzo per risolvere problemi d’ ordine sociale, politico ed economico specialmente dopo la grande depressione del 1929.
    Il suo impegno sempre piu’ forte nella sinistra marxista portò ad incomprensioni nel gruppo e si giunse ad una frattura alla fine degli anni 30. Teige vedeva nella grande Depressione del 1929 uno degli ultimi sussulti del capitalismo ed un imminente trionfo del socialismo. Ancora credeva agli inizi degli anni 30 che il regime socialista sovietico avrebbe portato al realizzarsi di una grande utopia.
    Ma a partire dalla metà degli anni 30 la definizione dell’ arte moderna come “degenerata” da parte della Germania nazista e la negazione staliniana del modernismo a favore del “realismo socialista” gettarono nello sconforto il movimento dell’ avanguardia ceka. Nel 1936 Teige non credeva più che l’ Unione Sovietica avrebbe potuto introdurre il mondo in un epoca d’oro di socialismo internazionale e un crudo dibattito sul realismo socialista frammentò ancor piu’ l’ avanguardia artistica ceka. Si giunse ad una frattura completa allorché Nezval (il poeta) abbracciò l’ ideologia stalinista e Teige scrisse un saggio intitolato “ Il surrealismo contro la corrente” dove lui affermò il suo anti-stalinismo.

    un numero della rivista ReD, con i caratteri tipografici teighiani, 1928
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    Karel Teige (primo a sinistra) con alcuni appartenenti al gruppo Devetsil

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    Nezval e Teige, 1926
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  10. pierre

    pierre Well-Known Member

    Altre foto interessanti su Karel Teige e la sua poliedrica attività possono essere trovate sul web. La scelta delle foto da me utilizzate e' assolutamente dettata da interessi personali e non vuol essere esaustiva per ciò che riguarda la sua produzione.
     
  11. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Ciao a tutti :D
    Vedo che ultimamente il lato culturale del forum, per mesi svanito, sta tornando nuovamente alla ribalta! Bene cosi'!
    In questi giorni sto leggendo con molta attenzione tutti i vostri interventi e, sinceramente, devo dire che e' difficile per me comprendere tutto.
    Non perche' le cose siano scritte male, anzi...le informazioni che proponete sono veramente ben documentate e ben scritte!
    Purtroppo il mio cervello non e' abituato a masticare simili cose ed in questi casi la mia ignoranza su certi argomenti viene fuori in tutta la sua enormita' :(
    Tuttavia ho letto con piacere il tutto e, grazie a voi, inizio a conoscere i vari protagonisti della cultura ceca negli anni.
    Una domanda mi ronza per la testa e ve la pongo. Ma, sinceramente, non so se l'argomento sia gia' stato affrontato...
    Mi chiedevo se il regime comunista in repubblica ceca (ma anche in altri paesi) abbia negli anni favorito in qualche modo l'attivita' culturale di questi personaggi (cercando ovviamente di pilotarla in qualche modo verso la ideologia comunista). Oppure queste grandi menti sono state continuamente frenate nel loro operato?
     
  12. pierre

    pierre Well-Known Member

    Per quanto riguarda l' Unione Sovietica, direi di si, però fino agli 30 o poco piu', poi la NEP (che era la nuova politiica economica sovietica) che richiedeva elettrificazione ed industrializzazione sopra ogni cosa e di conseguenza un obbedienza assoluta non permise piu' movimenti culturali che deviassero dalla parola d'ordine "Industrializzazione ad ogni costo".

    Nelle altre nazioni il comunismo non era la governo e quindi le avanguardie continuarono ad esistere almeno sino all' avvento della Seconda Guerra mondiale.

    Se resistete, nella terza o quarta puntata vi svelero' come se la passò Karel Teige dopo l' avvento del comunismo in Cekia.
     
  13. martina72

    martina72 Well-Known Member

    x Ulisse

    ciao e bentornato! :p
    sono molto contenta che sei interessato all'argomento.
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    tornando su Teige....

    chi di voi fosse interessato può farsi una passeggiata a Praha 5 - Smichov
    e lì in via U Šalamounky si trova la sua casa

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    Teige amava il funzionalismo a tal punto che chiese al suo amico architetto Jan Gillar di costruirgli una casa in questo stile. Il progetto della villa è stato realizzato tenendo conto delle opinioni di Teige sull’architettura. Le soluzioni razionali degli interni hanno determinato la facciata geometricamente rigida.
    Molto interessanti sono gli studi di Teige sul concetto di abitare. Era contrario alle case individuali che considerava un lusso associale, rifiutava il matrimonio, il convivere famigliare e persino le stanze matrimoniali. Secondo lui, la soluzione ideale era vivere nelle case collettive dove ogni inquilino avrebbe a disposizione una cabina per dormire e il resto della vita sociale dovrebbe svolgersi negli spazi comuni.
    La famiglia come istituzione sociale sarebbe sostituita con società di individui singoli.
    Gillar progettava questi palazzi collettivi, ispirandosi e collaborando con Teige.

    Per oggi mi fermo qui ma penso che aprirò un topic nuovo su questo argomento perchè la Cecoslovacchia era tra gli stati europei più moderni del periodo tra le due guerre mondiali dal punto di vista architettonico. Ed è importante sapere che là fino ad oggi possiamo osservare le costruzioni e le soluzioni urbanistiche determinanti per sviluppo dell’architettura contemporanea.
     
  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    Martina sei stata fantastica, il tuo post e la foto della casa di Teige sono super.
    Hai illustrato benissimo la teoria architettonica di Teige fornendoci delle informazioni basilari. Il tuo proposito di affrontare l' architetturain cekia e' particolarmente intrigante, sono qui che aspetto con iteresse il tuo primo post sull' argomento.
    Non la conosco tantissimo, anzi pochissimo, perchè mi sono occupato maggiormente di altre cose. Quindi questo nuovo argomento e' particolarmente gradito.
    Credo che sia da tutti sottoscrivibile che una panoramica cosi' ampia e variegata sulla storia, cultura e raltà ceka (passata e moderna) sia difficilmente rintracciabile in altri siti del web. Molto e dovuto a chi scrive e a chi partecipa alle discussioni, naturalmente.

    Aspetto con ansia un commento di Ulisse; mi piacerebbe sapere da lui se il dormire in uno striminzito lettino in una striminzita stanzetta lo avrebbe gratificato.
    Per maggiormente invogliarlo, allego una foto dove si possono ammirare alcuni mobili in puro stile funzionalista che avrebbe potuto utilizzare per arredarla.


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  16. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Pierre, ti ringrazio per tutti questi complimenti che mi fai e prometto che cercherò di sbrigarmi con la "lezione" sull' architettura ceca. Ci sono così tanti argomenti interessantissimi da presentare che veramente non sò da dove cominciare. Sono davvero stupita che questo tema non è mai stato affrontato sul forum! Forse perchè dopo un lungo periodo di dittatura ci siamo dimenticati che Praga (e la Cecoslovacchia in generale) era il centro del modernismo dell’Europa centrale e la patria di eccellenti architetti, artisti e progettisti del XX secolo.

    Negli ultimi anni, l’architettura modernista ceca e l’interior design stanno riemergendo e riacquistando l’attenzione che meritano grazie anche alle numerose esposizioni. Per esempio proprio in questi giorni a Olomouc si sta svolgendo una mostra straordinaria che presenta una ricca collezione dei lavori di Karel Teige, soprattutto delle sue opere tipografiche ma anche i libri, pubblicazioni, i collage. La mostra finisce a giugno quindi avete ancora tempo per vederla! :)
    http://zpravodajstvi.olomouc.cz/clanky/ ... rafa-11211
     
  17. pierre

    pierre Well-Known Member

    Grazie per l' informazione, Olomuc e' una città molto bella ma un po distante da Praga. Cercherò di organizzarmi ed andare in loco.
    Per chiunque volesse incrementare le proprie cognizioni sul modernismo ceko mi permetto di consigliare un libro curato da Zdenek Primus: "Tschechische Avantgarde 1922-1940. Reflexe europäischer Kunst und Fotografie in der Buchgestaltung", 1990
    E' in lingua tedesca ma le foto non hanno bisogno di traduzione.
    Zdnek Primus, sono quasi sicuro, e' il maggior esperto di questo periodo.
     
  18. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Beh, non posso condividere in tutto e per tutto il concetto di abitare che aveva Teige. Era veramente troppo particolare.
    Certo pero' che, vedendo persone con villoni da sogno e dimore grandiose e poi, di contro, vedere famiglie che non hanno nemmeno i soldi per pagare un affitto, un po' di rabbia mi viene.
    Beh, non prendetemi per comunista sfegatato. Ovvio che qualcuno potrebbe dirmi che le persone che hanno il villone da sogno se lo sono guadagnato con il sudore della fronte.
    Ecco, il punto e' questo...quanti di questi presunti lavoratori hanno lavorato tanto da potersi permettere la megacasa? E quanti invece hanno "rubato" a destra ed a manca per poter raggiungere tali livelli?
    Per esempio, meriterebbe di più la casa gigante un operaio (o un artigiano, o un impiegato,...) che per anni ha lavorato sodo per "campare" la famiglia ed accumulare un piccolo gruzzolo oppure un politico senza scrupoli che ha rubato a tutto spiano durante la sua carriera politica?
    Ma non voglio, con i miei discorsi rivoluzionari, distogliere l'attenzione dall'interessante argomento che state trattando!
     
  19. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Teige aveva formulato i concetti nuovi di abitare nelle case collettive come tentativo di risolvere la crisi di alloggi e anche perchè il suo sogno era creare delle strutture al servizio della società socialista, desiderava che la società diventasse una grande comunità dove ognuno fa il suo dovere e ha i suoi diritti. Lui aveva una grande fantasia e per questo le sue opere meritano l'attenzione. Dal punto di vista pratico le case collettive sono state un fallimento perchè difficilmente tra gli inquilini si riesce a creare quel senso di appartenenza alla comunità che è necessario per vivere bene. Il comunismo poi si è dimostrato un vero disastro, un'idea utopistica e ipocrita che ha portato solo la povertà e corruzione. L'economia di una società non può basarsi sull'atruismo per di più impostato ma sull'interesse.
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    CHI NON OCCUPA, PREOCCUPA !!!!

    E' una frase che vidi scritta sui muri qualche tempo fa, ai tempi delle occupazioni delle case sfitte. Grazie Ulisse, hai fatto tornare in mente questo slogan in questi giorni disumani.
     

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