Repubblica Ceca nell'area euro

Discussion in 'Varie (relative alla Repubblica Ceca)' started by Topinho, Nov 21, 2006.

  1. Topinho

    Topinho Well-Known Member

    Melius abundare quam deficere..... :wink:
    Avanti, avanti, che poi chiediamo ai moderatori di inserire un link al sito "I ricordi della Cecoslovacchia"...... :)
     
  2. atyka

    atyka Well-Known Member

    Ed é cominciato con l'euro... chi poteva pensare che mai avressimo l'euro quá (e non lo abbiamo ancora!)
     
  3. vturchi

    vturchi Well-Known Member

    ho letto qs topic solamente ora: peccato vi siate fermati qua perché come dice T. è un argomento veramente interessante!
    Per noi italiani il mondo pre-caduta muro è un mondo completamente nuovo, da esplorare (anche se a posteriori!): mi è stato riferito di viaggi al mare in bulgaria con le stesse annotazioni che riportano alena e atyka (es. "assalti" al treno alle stazioni rumene), ma mi aveva molto affascinato il racconto delle giornate organizzate a scuola per l'esercitazione all'emergenza atomica con maskere antigas, coperture con sacchi di plastica ecc. da svolgersi all'aperto e che rendeva tanto felici gli studenti dato che naturalmente era visto come un gioco e la possibilità di saltare le lezioni!
    Nessuno mi ha mai riferito invece, di code per il cibo, anzi mi era stato detto che anche durante il periodo pre-muro in CZ non si era mai avuti problemi in tal senso, a differenza di altri stati appartenenti al Patto di Varsavia.
     
  4. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Io veramente delle code per cibo non so niente.Capisco che molta gente non sa molto di questi periodi.Forse c'e da dire che anche tra i paesi di Patto Varsavia c'era una po di diferenza.Direi che molta gente ha idee un po distorte ,vivere in era pre-muro ,come dici ,non era sicuramente in RC vivere in terore e poverta.Non ,e che c'era dittatura.Io sicuramente non posso ricordare molto in pasato ma gli anni 80 e 90 ero gia abbastanza grande per ricordare.Devo dire che da punto materiale non ci mancava niente ,qualcuno forse certe volte dice non era tutta questa scelta ,ma secondo me e sbagliato ,perche molti fanno paragone con quello che c'e oggi ma questo non c'era da nessuna parte ,Anche da noi potevi scegliere tra yogurt e non e che dovevi prendere solo un tipo di scarpe.Si e vero alcune cose estere erano solo in Tuzex un negozio speciale ,dovevi avere i buoni particolari per comprargli -bony.Ma tutto sommato da questo punto di vista non penso che uno si poteva lamentare .
     
  5. atyka

    atyka Well-Known Member

    Mi sorprende molto l'aproccio di Iwa, veramente. È sua opinione, io non ci sono d'accordo, anche se è vero, che mi ricordo meno, perchÊ ero molto piccola, quando era caduto il muro. Ma mi ricordo che ad esempio non avevamo mai la frutta del sud, le mandarine, se c'era fortuna, allora per Natale.. È vero che non so come era la vita in altri parti dell'Europa, sarebbe bello che ci raccontino gli partecipanti italiani. Cosa era diverso dei nostri racconti che avete letto quÏ

    C'era una differenza MOLTO grande tra gli stati dell'antico patto di Varsovia. Riguardo Ungheria ad esempio. Certo che non conoscevo l'Ungheria d'allora, ma mi hanno raccontato gli amici e si legge anche in qualche essay ecc che parla di quei tempi.

    Nel periodo negli '50 ad esempio c'erano cartine per cibo, per textil, per altre cose.. Forse questo era accaduto anche in altri paesi dopo la guerra. Questo non lo so.
     
  6. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Guarda io penso che di mancanza di cibo ,vestiti e altre cose veramente non c'e molto da lamentarsi.Uno molto spesso fa confronto con i supermecati di oggi ,ma non e in tutto giusto,abbiamo presso molto abitudine a trovare la frutta in tutte stagioni etc.Pero per es le mandarine le arancie ,adeso li trovi tutto anno e quanti voi,pero io per esemp.qui in Italia nei supermecati vedo quasi sempre solo la frutta di quela stagione e dai fruttivendoli ancora piu.La frutta esotica come ,che ne so il mango,papaja etc ,non si vede quasi da nessuna parte ,Per capirci parlo di posto dove abito e dei supermecati e negozi qui.O prendi un altra cosa ,adesso in RC trovi lefragole in supermercatti sempre ,qua non e cosi e pure non c'e lo stesso regime.Non so se riesco a spiegarmi.Poi quando a altre cose ,non penso che non c'era tutta questa possibilita di sceglie vestisti etc.Si e sicuramente vero che per certe cose avevi bisogno di conoscenze o dovevi veramente fare fila o iscrivetri non so dove ,anche in un certo periodo per la macchina nuova aspettavi ,o che ne so la tv a colori.Ma anche qua da un lato penso un po dipende con andare avanti e con svilupo.prendi una semplice cosa come un telefonino adesso ne trovi dove voi ,quanti tipi voi etc.Ma quando hanno incominciato non era tutta questa scelta percio dico queste cose ,molte volte si sbaglai secondo me dire ,cera poca roba,perche forse molte cose in quei tempi non cerano ancora.Io penso che magari per questo molte volte lamentarsi che che ne so cera solo un tipo di televisore e dire adesso poi scegliere di tutti questi tipi e o dire lo stesso di tutti questi tipi di jogurt,formaggi e non so che cosa in un certo modo faccendo paragone con oggi e un po discutibile.
    Riguardo dei biglietti per carne ,secondo me era un sistema per far avere un po di cose a tutti mentre il sistema di paese si doveva un po riprendere dopo guerra,almeno cosi lo capisco io.
     
  7. atyka

    atyka Well-Known Member

    Si, hai una ottica nuova, non ho mai pensato su queste cose di questo punto di vista.. hai ragione nell'argomento della scelta, sono d'accordo. e certo anche la frutta di stagione. Sarᠣonesso con la maledetta globalizzazione, che ognuno vuole trovare in ogni momento in ogni posto tutto che vuole. Ma non è poi vero che oggi si trovi tutto, in un super normale, per prezzo normale, non si trova roba italiana, devi andare in un Tuzex italiano di oggi.. (per dare un esempio piccolo che mi è venuto in mente). In questo hai sicuramente ragione.

    Sai, io sempre penso alle assorbente ed alla carta igienica... Questo mi sembra un esempio assurdo di mancanza materiale, non vedo nessun motivo perchĂŠ non ci sia merce di genere, e mi ricordo che a volte non c'era.
     
  8. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Si ,sicuramente non volevo dire che tutto era cosi roseo,ma molte volte sento le opinioni che RC viene da un periodo di miseria etc e penso che un po proviene proprio anche da conronti con i tempi di oggi,molte volte si sente dire che queste cose prime non c'erano e uno puo anche pensare che non c'era niente invece puo esser rifferito proprio ad un crescere di variabilaita delle cose in generale.Poi certe volte con mancanza di alcune cose era assurdo ma secondo me anche un po voluto ,quando si diceva non ci sara aceto e tutti a comprare aceto o zucchero etc.Strano che si diceva sempre in periodi quando queste cose erano usate di piu.Forse per fare che la gente si faccese un po di scorta per liberare i magazzini ,chissa.
     
  9. atyka

    atyka Well-Known Member

    :wink:

    Bel motivo. Oggi è anche divertente, ma come dici tu, era voluto.. Era tutto stortamente pensato e preparato. Ok, forse sto esagerando e non sappevano ad arrivare al punto di 1984 di Orwell, ma il libro mi ha stupita veramente... Quanto si aveva avvicinato agli accaduti futuri (certo, che prendeva delle cose del passato sovietico). Ho letto, non è un'idea mia, che con paura puoi controllare meglio a cosa fa la gente. metti paura, che non sarà acetto e zucchero quando ne hai bisogno di fare marmelata e via, tutti comprano e sono feliici che se lo hanno comprato. Fanno code (il governo fa gli scherzi che non c'è poi riportano, poi si fa coda) la gente sta zitta, con paura che arrivasse a tempo all'ultima bottiglia di acetto... Questo è mia opinione, di una che non lo ha vissuto quasi.. Forse penso in una maniera pi?tiva che loro..

    Non ho voluto dire che eramo poveri, questo no, ma c'era organizzazione di cose, non c'era capiitalismo in assolutto, il governo decideva se hai cosa mettere al te, ed altro che non dico..
     

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