Storie e leggende

Discussion in 'Cultura' started by pierre, Dec 22, 2008.

  1. pierre

    pierre Well-Known Member

    Il mattino dopo, il sindaco si presentò alla riunione, si sedette al posto suo e comincio ad ascoltare i discorsi dei consiglieri. Tutti erano iscritti a parlare e chiaramente le discussioni andavano per le lunghe. Tutti i consiglieri volevano parlare per potersi poi rivedere citati nelle cronache giornalistiche del giorno dopo. Un poco prima delle 23 però, al sindaco venne un improvvisa e inaspettata sete, senti l'insopprimibile bisogno di uscire per andare a spegnere questa arsura che lo tormentava. Andò nel vecchio quartiere e in pochissimo tempo si bevve 6 pinte di una fresca e deliziosa birra.
    Uscito dalla birreria, il suo sguardo fu piacevolmente attratto dalle facciate screpolate di vecchie case, dall' armonia e dolcezza di piccole piazzette, dal calore che induceva la vista di questi vecchi e consunti selciati, dall’odore del quartiere. Vide con occhi diversi un paesaggio che fino ad allora aveva guardato con scarso interesse se non con un pò di fastidio. Si convinse anche che tutto ciò non dovesse essere condannato alla distruzione. Tornò alla sala comunale, prese posto e fece cenno di voler parlare, tutta la sala fece immediatamente silenzio. E incominciò, contro ogni attesa l’ intero suo discorso durò molto poco, pare una decina di minuti. Dico pare perché stimarlo non e’ possibile. Non si è conservato , infatti, nessun verbale del suo discorso, nessun giornalista presero appunti, e cosa ancor piu’ tragica, gli stenografi, il cui sacro dovere è afferrare ogni sillaba pronunciata, dimenticarono il loro compito. Di tutto il discorso del sindaco, si è conservata solo la frase finale:
    “ Se pensiamo a Praga, pensiamo ad essa nei secoli e non nell’ oggi e per l’ oggi !!!!”
    Le ovazioni dei consiglieri si placarono solo quando il sindaco si rialzò per uscire per andare a perdersi nella penombra della Città Vecchia. Girovagò per il vecchio quartiere per molto tempo, poi stanco si sedette su un vecchio muretto del cortile di Tyn. E giusto in quell’ istante fu come se accanto a lui stesse ferma qualcosa e sentiva un alito soffiare sul suo collo. Si voltò e vide un cavallo bardato e sopra un cavaliere avvolto in un mantello bianco con la croce rossa. Il cavaliere era senza testa, portava un elmo sotto il braccio in cui il sindaco, come se fosse riflesso da uno specchio vide la sua propria testa. Preso dal terrore il sindaco svenne.
    Come raggiunse la casa e il letto, il sindaco non lo seppe, e nemmeno noi. Come non sappiamo nemmeno, dato che ciò si sottrae alla limitata comprensione umana, in qual modo, tecnicamente o con qualche astuzia, lo spirito del templare abbia eseguito l’ incantesimo che fece tornare le due teste ai rispettivi posti. Quel che ci deve soddisfare e’ sapere che il cortile di Tyn e’ rimasto al proprio posto grazie all’ intervento del Cavaliere senza testa che ancor oggi pare giri nelle notti buie e senza luna per le stradine del quartiere vecchio.
     
  2. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Grande Pierre!
    Ci hai proposto una leggenda veramente bella! La sua lettura procede veloce, la curiosita' aumenta ad ogni riga letta.
    E poi, tutto il racconto ha dei riferimenti geografici ben precisi. Essendo stato a Praga, conosco bene l'atmosfera che si respira in questi luoghi del centro al calar della notte. Beh, non mi stupirebbe piu' di tanto se qualche volta, caminando di notte per quei vicoli, sentissi anche io un rumore di zoccoli di cavallo! :)
    Ma hai altre storie simili?
     
  3. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Anche a me è piaciuta tantissimo!
    Trovo che questo racconto esprime perfettamente l'atmosfera della città.
    E' una storia molto tenera.

    Ho trovato in un libro molte curiosità sul posto dove è ambientata.
    Oggi non ho potuto farlo, ma presto le farò leggere anche a voi.
     
  4. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Eccovi una piccola nozione di storia:

    Ungelt – Cortile di Tyn
    Nel periodo intorno al X-XI secolo durante l’affermazione del potere dei Premyslidi il grande mercato in Piazza della Città Vecchia divenne il più importante centro del commercio. Nelle vicinanze è stato costruito un cortile che era destinato ad essere una fermata obligatoria per tutti i mercanti e commercianti che passavano per Praga. In uno degli edifici che lo racchiudevano era istituita la dogana, serviva per riscuotere la tassa obbligatoria, il dazio chiamato ungelt. I mercanti potevano usare i magazzini, riposarsi e curarsi perché c’erano anche un ospedale e una chiesa.
    Gli edifici sono antichissimi e rappresentano tutti gli stili architettonici più importanti di Praga: romanico, gotico e rinascimentale. La costruzione più importante è il palazzo Granovsky.
    Il cortile era usato dai mercanti fino all’anno 1774, significa per la durata di circa 6 - 7 secoli.

    Il commercio portava molta ricchezza e i palazzi di legno e di terracotta venivano sostituiti con le costruzioni in pietra. Spesso erano così solidi che assomigliavano a delle fortezze. Le testimonianze si nascondono ancora sotto le fondamenta della Città Vecchia.
    Il motivo di alzamento del livello della città fu una necessità. Inizialmente la città era costruita alcuni metri più in basso, ma le case erano spesso minacciate dalle inondazioni. Dunque nel corso del XIII e del XIV secolo il suolo è stato rialzato di 3,4 – 4 metri. Oggi pochi sanno che camminando per la Piazza della Città Vecchia passeggiano al livello del primo piano delle antiche case romaniche.
     
  6. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  7. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Bravo Pierre che hai ripreso l’argomento dei personaggi delle fiabe che è sempre molto simpatico e piacevole da discutere. Spero che ci racconti qualcosa di 3 Vodnik praghesi.
    Ho visto che in passato ne avete già parlato molto sul forum e perciò non sto qui a rispiegare le caratteristiche del personaggio. Aggiungo soltanto che l’origine della figura fiabesca ritroviamo sempre nelle antiche usanze pagane dei popoli slavi e fissata nella cultura ceca nel XIX secolo dagli scrittori Karel Jaromir Erben, e Bozena Nemcova che con le loro opere hanno contribuito alla rinascita della cultura ceca.
    Erben scrisse un libro di poesie ispirandosi al folclore popolare e alla mitologia slava, Kytice. Le sue poesie (o direi più appropriato definirle i poemi) parlano anche di personaggi fiabeschi tra i quali Vodnik.
    A Erben ( oltre che alla fiaba Sirenetta di H. C. Andersen) si è ispirato il compositore famosissimo Antonin Dvorak con la sua opera Rusalka, una delle più suggestive opere ceche. Qui il Vodnik è il Re delle acque che soffre per la sorte infelice di una delle sue figlie , Rusalka, la Fata acquatica. http://www.youtube.com/watch?v=nxYptmFW ... re=related

    La trama potete leggere qui: http://www.operamanager.com/cgi-bin/pro ... =OP&id=535
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    VODNIK

    Visto che siamo in estate e l' argomento acquatico attira molto più che in altre stagioni, mi sembra il caso di tornare a parlare di vodnik.
    I vodnik se ve lo siete dimenticato sono quegli esserini che vivono nei fiumi, laghetti, ruscelli, e acchiappano le anime degli annegati e le conservano in delle pentoline o sotto delle tazzine rovesciate.
    Può restare fuori dall'acqua solo per brevi periodi; quando il lembo sinistro (mi pare) della sua marsina smette di gocciolare deve ritornare al più presto in acqua.
    Il carattere del Vodnik nelle diverse versioni della leggenda è duplice. In alcune appare come una creatura pacioccona che non disdegna di frequentare le birrerie che si trovano lungo i fiumi. In altre è descritto invece come un essere malvagio, che attira i passanti, le giovani fanciulle sono ahimè le preferite, per trascinarle sott' acqua e farle affogare e prendersi l' anima.

    Beh, pare che Nella Moldava, in Praga ne vivano tre. Liberi di non crederci ma cosi' mi hanno voluto raccontare degli esperti della materia.

    1- Il Signor Pivoda, che alloggia sotto la rupe di Vysehrad;
    2- Il signor Josef, che vive sotto la quarta arcata del Ponte Carlo, a partire da Mala Strana;
    3- Il Signor Jindrich, che sguazza in prssimita' del lungofiume Na Frantisku
    (tanto per intenderci dove si vanno a vedere i fuochi d' artificio di Capodanno).

    Tutti e tre hanno delle storie su di loro e sono sempre molto carine.
     
  9. pierre

    pierre Well-Known Member

    Una storia sul signor Pivoda, vodnik di Vysehrad.

    Molti anni fa ci fu un incredibile alluvione, la Moldava (Vltava) crebbe a dismisura e trascinando con se tronchi d' albero, animali morti e qualsiasi cosa potesse galleggiare.
    La gente passava la giornata sulle rive a guardare questo sfracello della natura. Un giorno videro galleggiare in mezzo al fiume, un contenitore, non si capiva bene se fosse una culla o una piccola mangiatoia o un bauletto; ma quello che era ancor piu' sconvolgente, si vedevano due braccine che fuoriuscivano e si agitavano.
    La gente gridava e si disperava perchè temeva che un qualsiasi altro ostacolo avrebbe finito per travolgere e mandare in mille pezzi quel piccolo natante, ma non poteva fare nulla per salvare la povera creatura dentro quel fragile guscio.
    Il signor vodnik Pivoda se ne accorse e senza farsi notare in poche bracciate la raggiunse e spingendo la culla da sotto ed evitando i vari ostacoli galleggianti la portò vicino a riva.
    Dentro c'era un bimba molto piccola. Gli abitanti delle case vicino la riva si presero cura di lei e poichè nessuno la reclamava, la piccola fu adottata dal Macellaio del luogo.
    La bambina crebbe, appena fu in grado di camminare cominciò a frequentare il fiume, giocava sulle sue rive con la sabbia costruendo dighe o facendo galleggiare pezzi di legno, crebbe ancora e la sua confidenza con l' elemento acquatico diventò proverbiale. Nuotava magnificamente e non mostrava nessun timore per la Moldava (Vltava), inoltre sapeva governare le barche sia con i remi sia con le pertiche. Diventata adulta (scusate se non dico il nome della ragazza, ma non me lo ricordo piu') si fidanzò e poi sposò con l' apprendista del macellaio, un tale Josef.
     
  10. vturchi

    vturchi Well-Known Member

    ancora 1 grazie a pierre x le sue storie come sempre interessantissime sulla cultura ceca.....e stavolta anke italiana....erano decenni penso ke non sentivo "tregenda"

    frequentare il forum ceco giova anke alla salute del mio italiano, sempre + sopito tra i dettagli tecnologici e professionali del lavoro quotidiano!
     
  11. pierre

    pierre Well-Known Member

    Il padre mise su una macelleria al genero, in una zona collinare di Praga, i due sposi abbandonarono le rive del fiume.
    Non ci vivevano da molto che la ragazza cominciò a stare male e peggiorava sempre di più. Dottori, professori prima, poi esorcisti, guaritrici si alternavano al capezzale ma con risultati nulli.
    La situazione della sua salute stava precipitando, ma una mattina piovosa da tregenda, nel negozio di Josef si presento uno strano signore, vestito di verde, con un vago odor di muffa adosso ma completamente asciutto, che consigliò con noncuranza al signor Josef di spostare la loro residenza in una casa piu' vicina al fiume.
    Sul signor Josef, il consiglio di quel strano cliente fece un effetto così profondo, che non stette a pensarci due volte e si trasferì in una casa sulle rive della Vltava.
    La sua signora guarì in fretta tanto che un anno dopo ebbe una bimba.
    Ricostruire la storia non fu facile ma a sentire il parere degli esperti la soluzione dovrebbe essere questa.
    La bimba salvata dalle acque era figlia di un vodnik del corso superiore del fiume, che aveva deciso di abbandonarla perchè l' aveva avuta da una relazione con una umana.
    Il signor Pivoda, essendo una brava persona oltre che un vodnik coscenzioso aveva immediatamente riconosciuto la bimba come una figlia di vodnik; per cui l' aveva salvata e poi anni dopo, durante la grave malattia della ragazza, si era deciso ad abbandonare l' elemento acquatico per lui vitale per andare a consigliare il marito di rinunciare alla loro residenza in collina se teneva alla salute della moglie.
     
  12. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Mi rammarico per il fatto che nessun altra ceca/ceco partecipi a questo forum :(
    Mi sento un pò sola :( ČEŠI PŘIDEJTE SE !!!!
     
  13. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  14. alenastef

    alenastef Well-Known Member

    Eccomi.
    Ma le leggende praghesi non le conosco... Mi ricordo un libro carino delle leggende brnesi, aveva una copertina rigida azzurra e si trovava dalla nonna nello scafale giusto dietro il vaso cinese (quindi guai a chi volesse prenderlo da solo!).
    Ho dimenticato molte, certo c'era un cavaliere senza testa che a mezzanotte partiva da un palazzo per cavalcare in centro, e un po' di diavoli che stringevano patti con chiunque nelle buie foreste in periferie remotissime della città, tipo Lisen o Zabovresky :lol:
     
  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  16. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao Alena! Sn contenta che ti sei fatta viva! :p Quelle storie dei diavoli non le conosco. Come si chiamano in ceco?
     
  17. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Conoscete "Hloupý Honza"? Tradotto in italiano Giovanni lo stupido oppure il tonto. E' il protagonista di moltissime favole cece, è un ragazzo che spesso non è affatto stupido, a volte dotato di una forza fisica incredibile, altre volte di tanto coraggio. Gira per il mondo alla ricerca di una principessa da salvare a da sposare.

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  18. vturchi

    vturchi Well-Known Member

    mmmmm....allora nn hai presente la pigrizia proverbiale della mia ragazza!! oltre il fatto ke nn è 1 esperta di leggende, mentre l'altra è 1 sua amica in visita ke parte domattina e preferisce passare qs gg al mare invece di contribuire a qs post...incredibile!!
    la sorella della mia ragazza in realtĂ , + interessata a qs aspetti culturali boemi, mi aveva trovato 1 piccolo libretto in italiano di leggende praghesi e l'avevo letto 3-4 anni fa.....ovviamente la mia veneranda etĂ  (in risposta al tuo meraviglioso "angustiare" :D) e l'alzheimer galoppante hanno nel frattempo cancellato tutto dalla mia povera RAM da antico 286!! :cry:
    stavolta ho inserito 1 citazione tecnologica cosĂŹ equilibriamo con l'italiano forbito!!
     
  19. vturchi

    vturchi Well-Known Member

    alla domanda alla mia ragazza "lo conosci?" son riuscito a strappare un: ano, hloupĂ˝ Honza, tipicky Cech........x il momento mi devo accontentare! ho visto qc favola quando ero a praga ma nn mi ricordo se era tra i protagonisti
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     

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