Storie e leggende

Discussion in 'Cultura' started by pierre, Dec 22, 2008.

  1. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Uhm...purtroppo no :(
    Ma sara' un buono spunto di conversazione per le mie serata ceche con Jitka.
    Lei sicuramente lo conosce. Mi faro' raccontare e poi, cercando di tradurre alla meno peggio, vi faro' il resoconto delle sue conoscenze :)
     
  2. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Bene, perfetto!! :p Allora aspettiamo la descrizione fatta da Ulisse.
    Questo personaggio è la variante ceca del russo Ivan (questa nota è x Pierre che sicuramente lo conosce)
    Esistono tantissime fiabe con lui protagonista, per esempio Honza a smutna princezna (Giovanni e la principessa triste), Honza a cert (Giovanni e il diavolo), Honza a vrba (Giovanni e il salice).
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  4. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Pierre senza dubbio conosce tantissime fiabe e leggende ceke ma di quelle veramente tipiche, che fanno parte del patrimonio culturale ceko nn l'ho mai sentito parlare /scrivere :) dopo Honza dobbiamo approfondire questo argomento.
     
  5. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  6. alenastef

    alenastef Well-Known Member

    Le leggende brnesi... Tralasciando i due "grandi successi" ovvero sul dragone e sulla ruota del carro che si possono trovare facilmente anche in italiano in internet, mi ricordo ad esempio quella del cavalier Šembera:

    Il cavalier Šembera, padrone della contea di Boskovice, era un tipo cattivo e peccava dalla mattina alla sera. Alla fine esagerava così tanto che è venuto un diavolo a portarlo all'inferno, ma non solo: ogni notte il diavolo lo mette all'aratro invece di un bue e ara la collina di Hády, proprio al luogo chiamato oggi Šumbera. Possiamo vedere infatti le pietre che il povero peccatore deve smuovere ogni notte...

    Chi si avventura a Šumbera può ammirare anche il monumento con un pezzo di una poesia di Stanislav Kostka Neumann che mi sembrava sempre, e sembra tutt'oggi, molto misteriosa:

    Na skalkách dnes vítr poskakoval
    po bělošedivých balvanech
    jarního rusáka březen koval
    na Šumbeře nebo na Hádech... (dal Libro dei boschi, delle acque e dei prati)

    Sugli scogli oggi il vento saltellava
    sulle pietre bianco grige
    il marzo forgiava il russo primaverile
    in Šumbera e su Hády

    Ditemi voi...
     
  7. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  8. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Non riuscivo capire che cosa volesse dire il poeta con la stroffa:
    jarního rusáka březen koval
    e poi ho trovato una spiegazione sul web che dice che "rusak" non vuol dire "il russo" ma sarebbe il maschio di "rusalka" cioè la fata acquatica.
    Se è vero, sarebbe più giusta la traduzione di Alena a parte "il russo" visto che i sovietici qua nn centrano niente... ma come chiamare in italiano il maschio delle fate??....nn saprei proprio come definire un essere simile.....
    neanche immaginare :)
     
  9. martina72

    martina72 Well-Known Member

    però la spiegazione è abbastanza logica....il vento lo stava forgiando perchè lui doveva ballare tanto :D :D
     
  10. martina72

    martina72 Well-Known Member

    P.S. Pierre, piantala con ste frustate :wink: :D :wink:
     
  11. alenastef

    alenastef Well-Known Member

    Allora io la capisco come "il vento (freddo) di marzo faceva correre il faunetto primaverile". Nel senso lo frustava (già che siamo alle frustate) parecchio, perchè era gelido, e così il faunetto doveva tener duro per sopportarlo... hm, la poesia non è il mio forte.


    Altra leggenda che mi ricordo era del pane cotto due volte. Si sa in giro (e se no, sappiatelo adesso) che il pane cotto due volte ha particolari caratteristiche protettive contro diversi mali e anche contro mostri, fantasmi e compagnia bella. Perciò, una volta una ragazza stava tornando dal mercato delle verdure (Zelný trh) lungo il fiume Svratka mangiucchiando un pezzo di pane cotto due volte. A un certo punto dai cespugli sulla riva salta fuori un vodník (non so come lo chiamate, un mostro acquatico che tirava la gente sotto acqua, con particolar interesse giovani fanciulle) con chiare intenzioni. Lei rimase di stucco dalla paura, ma il vodník non le fece nulla: si fermò a un passo da lei e poi scomparse nel fiume, urlandole dietro "se solo non avessi nella mano quel pane cotto due volte! Se solo non ci fosse quel pane!" E lei ha potuto raccontare tutto questo nel suo paese. (Che potrebbe essere uno al fine del mondo tipo Komárov.)
     
  12. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Il faunetto, sì, potrebbe essere!! :p però la poesia dice "koval" che vuol dire forgiare. Non è che magari si tratta di un cavallo??

    P.S. A co Liška Bystrouška? Tu jsme tady taky ještě neprobírali 8)
     
  13. alenastef

    alenastef Well-Known Member

    Io pensavo "koval" come martellava, ma lui non si lasciava intimidire e correva lo stesso. Ma chissà.

    Liška Bystrouška ovvero la volpe Orecchie svelte, insomma una volpe astuta, è un personaggio dal libro di Rudolf Tesnohlidek e doveva vivere proprio nei boschi attorno a Bílovice nad Svitavou. La storia non mi è molto simpatica:
    Un giorno una guardia della foresta si è addormentata nel bosco e quando si è svegliata vedeva una famiglia di volpi con cuccioli giocare vicino. Per farsi perdonare del suo ritardo ha preso uno dei cuccioli e l'ha portato a casa. Poi la volpe viveva nel suo cortile, suo nipote Pepik la torturava e lei, difendedosi, l'ha morso, perciò il padrone l'ha riempita di botte, altra volta ha dato caccia ai polli e il padrone, tanto per cambiare, l'ha massacrata, poi ha rubato delle salsice dalla dispensa e il padrone.... Alla fine la volpe è scappata alla foresta, ma tornava in casa per il cibo. E il padrone ha messo una trappola, e la volpe venne presa, ma solo dalla coda, e dal dolore si è strappata il pezzo di coda e scappò ancora... Nonostante il matrimonio finale (della volpe) non mi piace.
    Di questa storia si ispirò Leoš Janáček per un'opera lirica. Qui la volpe a Hukvaldy, città di Janacek:
    [​IMG]
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Alena hai ragione, non è una storia carina :(
     
  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  16. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Questa storia non ho mai sentita :(
    Ma poverina!! :(
     
  17. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  18. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Le fiabe ceke nazionali sono per esempio "Zlatovláska" - La principessa con i capelli d'oro, "Princ Bajaja" - Il principe Bajaja, "Hrnečku, vař!" - storia di un pentolino magico, "Tři zlaté vlasy Děda Vševěda" - Tre capelli d'oro del nonno che sa tutto, "Dlouhý, široký a bystrozraký" - Il lungo, il largo e uno con la super vista e possiamo continuare ancora per molto....
    Scusate la traduzione improvvisata :)
     
  19. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Vi ha incuriosito qualche d'una?? Non posso raccontarle tutte....
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     

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