LIBRI SULLA REP CECA, SLOVACCHIA O DI CECOSLOVACCHIA

Discussion in 'Cultura' started by pierre, Mar 28, 2011.

  1. pierre

    pierre Well-Known Member

    Penso che qualcheduno nella vita avrà avuto modo di incontrare o al meglio incontrerà qualche libro di un autore ceco o slovacco o di argomento affine, se il lettore ha voglia, qui può scrivere la trama, le sue impressioni e cercare di suscitare una qualche discussione. Fra le mie letture sugli indici appena citati ho avuto in questi giorni una piacevole sorpresa.
    Ho incontrato, abbastanza casualmente, un libro, di poche pagine circa 130, pubblicato da Adelphi e scritto da un francese, Jean Echenoz, il titolo del volumetto è : CORRERE.

    Il libro, in stile di reportage, racconta di Emil Zatopek, che a detta degli esperti e dei cultori della materia, è stato uno dei più incredibili atleti di atletica, capace di frantumare record su record. Un atleta che ha incredibilmente creato un mito transnazionale a livello europeo.
    Qualche nota biografica credo sia necessaria per svelare la completezza e complessità di questo personaggio.

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    Emil Zatopek nasce il 19 settembre 1922 a Koprivinice in Moravia. Cresce in una famiglia numerosa e umile, il padre era calzolaio. Emil lavora come operaio nella fabbrica di scarpe BATA di Zlin.
    In una gara sociale organizzata dal suo datore di lavoro, arriva secondo senza alcuna esperienza e privo di allenamento.
    Zatopek non era mai stato molto interessato allo sport ma questo evento lo spinge a frequentare il mondo dell' agonismo. Nel tempo libero comincia ad allenarsi. Arruolato nellì esercito, alla fine della seconda guerra mondiale, Zatopek si dedica totalmente alla disciplina sportiva, mettendo a punto programmi di allenamento duri e intensi, correndo almeno quattro ore al giorno su qualsiasi tipo di terreno.

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    Non stò a raccontarvi tutte le imprese sportive di Zatopek che potete trovare con pochissimo sforzo su internet. Sinteticamente dirò che fu imbattuto per sette anni consecutivi, 38 gare e stabilì diciotto record mondiali su prove di fondo e vinsew almeno 7 medaglie d' oro in varie Olimpiadi alle quali partecipò.
    Mi interessa parlare un attimino di più del suo essere.
    Sebbene fosse iscritto al partito, Zatopek non approvava la politica di escludere dalle selezioni olimpiche gli atleti sospettati di simpatie anti-comuniste. Così quando seppe che il suo amico e compagno di squadra Sebastian Jungwirth non avrebbe potuto unirsi alla squadra e coronare il proprio sogno di sportivo, perché figlio di un dissidente, anche Emil, il miglior atleta ceco, rinunciò alla convocazione. I dirigenti federali fecero allora retromarcia e sia Zatopek che Jungwirth raggiunsero il ritiro ceco con tre giorni di ritardo.
    A 34 anni smise la sua carriera sportiva dopo essere arrivato sesto nella maratona all' Olimpiadi di melbourne.
    Dopo l'apice della sua carriera sportiva, Emil da autodidatta imparò 5 lingue e sia Emil che la moglie divennero figure di spicco della dissidenza cecoslovacca e furono tra i firmatari del manifesto di Alexander Dubcek, eroe della Primavera di Praga (1968). Dopo l'intervento militare sovietico che pose fine al movimento, anche Zatopek pagò cara la propria indipendenza di pensiero: fu espulso dalle fila dell'esercito, fu obbligato come punizione ad andare a lavorare nelle miniere di uranio ed infine privato della pensione di colonello dell' esercito fu obbligato a lavorare come spazzino. Durante la sua attività di netturbino, succedeva molto sovente che fosse riconosciuto dalla gente, che rifiutava che lui si prendesse carico dei loro rifiuti ed andavano loro stessi a svuotarli nel camion. Nella metà degli anni '70 Zatopek divenne consulente e traduttore del ministero dello sport, ma è solo dopo il 1989, con il crollo del regime comunista, che Zatopek fu riabilitato ed ebbe modo di riconcquistare le proprie prerogative sociali.
    Morì il il 21 novembre 2000.
    Il libro è scritto con uno stile asciutto, direi giornalistico, senza troppa enfasi e va diretto, senza troppe tergiversazioni, a raccontare sinteticamente le fasi importanti della vita agonistica e soprattutto sociale di questo interessante protagonista ed attraversa un periodo che si colloca dalla seconda guerra mondiale sino alla caduta del comunismo in Cecoslovacchia. La lettura è piacevole ed interessante e si compie in poco tempo lasciando alla fine una certa soddisfazione per aver avuto la possibilità di conoscere nuovi fatti ed atmosfere che il tempo aveva ormai sedimentato.
     
  2. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Un post bellissimo e interessantissimo, Pierre! Infatti Zaptopek era un mito! Anch'io ho un bel libro che però è scritto in ceco. E' pieno di bellissime immagini. Naturalmente anche il testo è interessantissimo, racconta sia vita privata che la carriera sportiva dei coniugi Zatopek. Te lo consiglio, il titolo è "Dana a Emil Zatopkovi vypravuji" pubblicato da Sportovni a turisticke nakladatelstvi, 1962.

    ecco alcune immagini

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    qui l'atleta sta battendo il record mondiale sui 5000 metri con il tempo di 13:57,2 min


    Emil e Dana Zatopek si allenavano sempre e ovunque

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