Terezin

Discussion in 'Cultura' started by pierre, Jul 14, 2009.

  1. pierre

    pierre Well-Known Member

    Il Ghetto di Terezin era in Cecoslovacchia. Questo campo di concentramento fu ideato per radunare gli Ebrei del Protettorato di Boemia e Moravia, della Germania e di altre nazioni dell’ Europa dell’ Ovest, in particolare persone importanti o Ebrei che avevano combattuto nell’esercito tedesco durante I Guerra Mondiale.
    Il Ghetto di Terezin fu utilizzato per nascondere lo sterminio degli Ebrei all’ opinione mondiale presentandolo come un insediamento ebraico modello, cioe' come i nazisti volevano risolvere la questione ebraica. Infatti nel Ghetto venivano organizzati: concerti, rappresentazioni teatrali, partite di calcio fra Ebrei e Ariani e tutto quanto poteva rappresentare aspetti di vita sociale normale e questo era filmato dalla Croce Rossa che probabilmente inconsapevolmente doveva certificare questo idilliaco rapporto fra Tedeschi ed Ebrei. L' idillio propagandistico non durò molto naturalmente.
    La popolazione ebraica permanente era di circa 30-40 mila persone nell’ insediamento di Terezin.
    Circa 140mila Ebrei furono deportati a Terezin. Di questi, circa 33 mila morirono in questa localita’, circa 88 mila furono trasferiti in altri campi di sterminio. Alla liberazione, 19 mila erano ancora vivi.
    Un interessante particolarità di questo Ghetto e' che era provvisto di una sua carta moneta.
    Questa banconote sono originali e hanno circolato nel Ghetto di Terezin nel 1943.
    Su un lato e' rappresentato Mosè con le tavole della legge.
    Terezin e' facilmente raggiungibile da Praga in meno di 1 ora di auto. Se non volete guidare molte agenzie turistiche organizzano visite guidate a questo campo.


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  2. giuseppe2947

    giuseppe2947 Active Member

    Oltre che sulle banconote, il nome di Terezin compare anche su un francobollo:
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    Esso servĂŹ, durante il periodo di esistenza del ghetto, a spedire pacchi agli internati.
    Anche la storia della Posta contribuisce a far conoscere un aspetto della tragedia dell'Olocausto.
    Aggiungo che è abbastanza raro.
    Ciao
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    La tua grande competenza filatelica era fuori di ogni dubbio ma trovare i francobolli di Terzin qui sul forum non me aspettavo proprio.
    Grazie Giuseppe per avere messo le immagini.
     
  4. giuseppe2947

    giuseppe2947 Active Member

    Quello che segue è un mio post su un altro forum (filatelico).
    Aggiungo le poche informazioni che ho.
    L'idea di stampare banconote per l'uso interno nel ghetto di Terezin, fu, ovviamente, dei Nazisti. Il disegno fu commissionato a Petr Kien, poeta, scrittore ed anche grafico, Ebreo ceco internato a Terezin il 5 Dicembre 1941, quando il ghetto era stato appena creato, che dal ghetto sarĂ  poi inviato ad Auschwitz, per scomparirvi nel 1944.
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    A sovraintendere alla preparazione del bozzetto fu addirittura Reinhard Heydrich, "boia" della Boemia-Moravia e teorizzatore massimo della "soluzione finale". Nel primo disegno che gli fu sottoposto, Heydrich trovò che le fattezze di Mosè forrero "troppo ariane"; quindi pretese che fossero accentuati quei caratteri somatici che i Nazisti ritenevano dovessero caratterizzare i "Semiti". Kien dovette intervenire sulla forma del naso e trasformare la capigliatura da liscia a ricciuta. Heydrich chiese (ed, ovviamente, ottenne) che la mano sinistra di Mosè fosse posta sul comandamento "Non uccidere", come se l'uccidere dovesse riguardare particolarmente gli Ebrei: non ho parole sufficienti a stigmatizzare questo delirio incredibilmente grottesco e criminale.
    L'opera di Petr Kien fu completata da Jindra Schmidt, Ceco, notissimo grafico ed incisore di carte valori, non solo per la Cecoslovacchia.
    Le banconote di Terezin furono sette, da Corone 1, 2, 5, 10, 20, 50 e 100; ebbero lo stesso soggetto e formato crescente col crescere del facciale.
    La serie fu stampata dalla stamperia di Stato di Praga.
    Questi biglietti furono chiamati anche "Corone di Mosè". La loro circolazione (che fu limitatissima) avrebbe dovuto testimoniare che a Terezin, nella "città che Hitler aveva donato agli Ebrei" (i Tedeschi vi realizzarono, appunto, un film propagandistico dal titolo "Il Fßhrer regala una città agli Ebrei") la vita trascorreva normale, per cui anche i commerci fiorivano, facilitati in questo fiorire dalla disponibilità di apposita moneta.
    Una sudicia, tragica menzogna. Ed è ancora dire pochissimo.
    Ciao
     
  5. pierre

    pierre Well-Known Member

    Lo scopo delle banconote di Terezin era duplice:
    1- portare via agli ebrei tutta la carta moneta a volore legale che essi possedevano, visto che, di solito, erano Ebrei abbienti;
    2- impedire a loro di scappare dal Ghetto. Infatti avrebbero posseduto solo dei finti soldi che non permettevano di comprare un biglietto ferroviario o qualsiasi altra cosa utile.
    C'e' da dire che i residenti coatti del Ghetto tentarono qualche commercio con i contadini del luogo per comprare delle merci. E i contadini con qualche complicita' dei soldati tedeschi riuscivano a riconvertire queste banconote in altre merci a loro volta utili.
    Credo poi, che le merci che i residenti coatti di Terezin potevano comprare nello spaccio interno avessero un prezzo molto maggiore delle stesse fuori del Ghetto; quindi venivano derubati praticamente due volte.

    In Polonia nel Ghetto di Lodz e di Varsavia circolavano come denaro una serie di monete.

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  6. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Un topic veramente interessante. Bravo Pierre e complimenti anche a Giuseppe per le sue conoscenze. Confesso che conosco pochissimo di Terezin e non ci sono mai stata. Ho letto che esistono ancora i disegni fatti da bambini ebrei che erano imprigionati lì. Imprigionati e morti.

    Volevo segnalare a chi fosse interessato, che è possibile visitare il campo di concentramento Terezin http://www.myczechrepublic.com/it/visit ... -tour.html
     
  7. pierre

    pierre Well-Known Member

    Eh si Martina, nel Ghetto c'e' un piccolo Museo che documenta gli aspetti tragici ed paradossali di questo insediamento.
    Tra i prigionieri di Terezin, 15.000 erano bambini o adolescenti, dei quali ne sopravvissero meno di cento. Del loro passaggio a Terezin sono rimaste alcune migliaia di disegni e qualche decina di poesie. Queste testimonianze, raccolte anche in pubblicazioni, esprimono una precoce maturita' di pensiero e la tragica consapevolezza di un destino che non poteva essere evitato e tanto meno modificato.

    Martina, hai fatto bene a mettere le indicazioni per raggiungere questo luogo. E' una visita che fa bene allo spirito.
     

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