Il Natale in Bulgaria.

Discussion in 'Europa' started by Elena33, Aug 2, 2009.

  1. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    A differenza della mia patria in Bulgaria il Natale si festeggia il 25 dicembre. Natale (Koleda in bulgaro) è una festa molto sentita nonostante sotto il regime communista fosse vietato celebrarla. In Bulgaria, come da noi, durante l'intero periodo nel quale i communisti erano al potere era vietato celebrare l'evento natalizio, almeno formalmente. In realtà, in tutte le famiglie, nell'intimità della casa, si continuava a seguire le vecchie tradizioni. E stato solo negli anni 90, in seguito ad una decisione parlementare, che il Natale è ridivenuto in Bulgaria una festività ufficialmente riconosciuta. E, diversamente da quanto accade per gli altri popoli di religione ortodossa, viene festeggiato seguendo il calendario giuliano.
    Il 24 dicembre rappresenta la fine di un diguino, che, per i praticanti, durava 40 giorni. Dopo che la casa è stata ¨purificata¨ dall'insenso, per far fuggire gli spiriti maligni, si inizia la cena, solitamente panatagruelica.
    Anche la sera del 25 è caratterizzata da tradizioni di tutto particolari. Vi si pratica, infatti, il rito nominato ¨koleduvane¨ (come in Ucraina). Ragazzini e ragazzi non ancora sposati, girano di casa in casa cantando canzoni benaugurati per le famiglie che vengono visitate. n cambio ricevono denaro e cibo. La ceremonia termina con una grande festa, anche questa volta caratterizzata da grandi portate di carne.
    Naturalmente, le tradizioni vengono seguite e rispettate molto piĂš nei vilaggi che nelle cittĂ . In ogni caso, non bisogna sorprendersi se anche nel pieno centro di grandi cittĂ  i bambini battono alla vostra porta per cantare alcune canzoni natalizie e per farvi gli auguri.
    Secondo le credenze popolari dopo Natale iniziano i cosidetti ¨Dodici giorni sporchi¨nei quali forze oscuri girano sulla terra. Per questo si devono rispettare le regole ferme. Tra queste, ad esempio, il divieto per le donne di lavare, filare e tessere. Divieti, che forse, nella società moderna, sono molto piÚ facili da rispettare.
     
  2. pierre

    pierre Well-Known Member

    Non c'e' che dire, noi non sentiamo il fascino del calendario ne quello dello scorrere del tempo. Prima io ho parlato della tradizione del frustino pasquale, ora Elena del Natale, e tutto in piena estate.
    Mi pare simpatica questa libertà di svincolarsi dai tempi celebrativi canonici.

    Elena parla di "forze oscure" che circolano x 12 giorni dopo il Natale, quindi fino alla nostra Epifania più o meno.
    Puoi dirci qualcosa di più su queste forze oscure ?

    Molto interessante il fatto che per il Natale, in Bulgaria si segue il calendario giuliano e non quello ortodosso; non sapevo questo.

    Un altro domanda, in Bulgaria ci sono da un 7-10% di musulmani, retaggio delle invasioni dell Impero Turco, loro che fanno in questo periodo ?
     
  3. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    I bulgari hanno adottato il calendario giuliano in 1968 e quindi, seguono la tradizione cattolica. Ecco perchè la Chiesa Ortodossa Russa non va troppo d'accordo con loro. Devo dire che anche l'interno dei loro cattedrali mi fa sempre pensare a quello cattolico. Per esempio, durante la messa noi non possiamo sederci, mentre che loro lo fanno liberamente.
    Le forze oscure sono manipolate da Satana. Spiriti maligni, giganti, orchi, streghe e maghi popolano la fanstasia dei bulgari. Secondo loro, escono di una certa Selva Nera. Nessuno ha saputo spiegarmi dove si trovava questa Selva Nera.
    Per quanto riguarda i musulmani, non posso dire per tutti. Credo che facciano i loro riti come i loro fratelli a Mosca:) Pero', una mia amica bulgara sposata con un musulmano praticante mi dice che nonostante tutto, suo marito adora festeggiare il Natale sopratutto a causa del pranzo natalizio. Lui fa gli auguri ai suoceri dicendo: ¨Buon Natale, cari...MASHALLAH! :lol: :lol: :lol:
     
  4. pierre

    pierre Well-Known Member

    Questa parte e' molto interessante, quindi personaggi delle favole classiche si aggirano ancora fra noi !!!
     
  5. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Mi ha partcolarmente colpito il fatto che dopo esser stati ammessi all'Unione Europea, hanno rinforzato la protezione perchĂŠ le forze oscure europee possono unirsi anche loro. :lol: Ma queste siochezze le ho sentite solo nei vilaggi. :wink:
     
  6. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Hanno fatto bene a rafforzare le loro protezioni...entrando in europa conosceranno presto una infinita' di forze oscure...ah se le conosceranno! :wink:
     
  7. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Rafforzare... :roll: Chiedo scusa degli interminabili errori... :oops:
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    visto che in Bulgaria ci sono queste forze oscure a piede libero, tu conosci quali rimedi prenda le gente per difendersi da loro ?

    In Italia, mi riferisco alla Liguria, , nel passato (sempre nelle civilta' contadine ed un passato non molto lontano negli anni) per rendersi conto se c'era un malocchio o un problema non razionalmente spiegabile si faceva prima un test.

    Il test consisteva nel buttare qualche goccia di olio di oliva in un piatto concavo che conteneva acqua. A seconda delle forma o forme che l' olio disegnava, l' esperta (erano sempre le donne ad avere questo ruolo divinatorio) faceva una diagnosi.
    Naturalmente ad una diagnosi poi corrispondeva un rito di qualche tipo.

    Ne conosco un po di queste pratiche, alcune sono veramente carine.
     
  9. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Elena, non devi assolutamente scusarti degli errori! Sono veramente trascurabili. Tu parli molte lingue ed e' normalissimo sbagliare qualche parola.
    Pensa invece che ci sono molti italiani che non conoscono altre lingue e che non conoscono nemmeno la loro lingua. Questo si che e' grave :D
     
  10. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Anche dalle mie parti (centro Lazio) c'era questo test dell'olio che si tramandava di generazione in generazione. Parlo al passato ma so di certo che in alcune zone di campagna questa usanza e' ancora molto seguita.
    Solitamente qui da noi il rito si faceva quando si aveva un improvviso mal di testa. In tal caso si era in presenza di un malocchio. Allora la donna (ma poteva essere anche un uomo) che sapeva togliere questo malocchio recitava mentalmente una particolare formula. Nel frattempo sfiorava con il pollice la fronte della persona colpita dal mal di testa tracciando con i suoi movimenti delle piccole croci.
    Terminata la formula, la donna prendeva un piatto colmo d'acqua e vi versava dentro alcune gocce di olio. Se le gocce rimanevano compatte il malocchio non c'era. Se invece si frammentavano o si allargavano c'era il malocchio ma la formula recitata pochi minuti prima aveva provveduto ad eliminarlo.
    Non di rado, dopo questo rito, il mal di testa della persona colpita diminuiva ed in alcuni casi spariva completamente.
    Beh...niente di misterioso. Credo si trattasse solo di un fenomeno di autosuggestione. Praticamente ci si convinceva a tal punto di essere stati liberati dal malocchio, che si riusciva a far diminuire il mal di testa.

    Aggiungo che la formula da recitare a mente non si poteva rivelare ad altre persone. Era possibile pero' insegnarla ad altri solo la notte di Natale.
     
  11. pierre

    pierre Well-Known Member

    bella testimonianza.
    La signora che leggeva l' olio di solito aveva anche un altra capacità : quella di sconfiggere il "fuoco di Sant' Antonio" (herpes zoster). In quell' epoca di scarse medicine e di totale assenza di farmaci antivirali questa era l' unica cura che circolava nelle campagne.
    La signora (non so come chiamarla, esorcista non va bene) segnava le parti malate, vi sputacchiava un po sopra, poi faceva segni misteriosi e recitava qualcosa di ininintellegibile.
    Chiaramente non guariva nulla, ci vuol altro per impressionare un virus, ma l' effetto suggestivo probabilmente alleviava i bruciori e chissà forse era di stimolo suggestivo per il sistema anticorpale (o erano gli sputazzi ????).
     
  12. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Anche i miei connazionali temono il malocchio e cercano di proteggersi con i riti scaramantici e gli amuleti. Come piccoli amuleti che si credeva protegessero dal malocchio venivano usate anche le coccinelle, monete e monetine, scope e scopetti scaccia guai. Qui è molto diffusa l'usanza di tenere un ferro di cavallo in casa, appeso ad una parete o alla porta d'ingresso. Si dice che il ferro porta la fortuna e protegge contro la iella o la malasorte.
    L'aglio è sempre stato considerato come un rimedio sicuro contro il malocchio , i vampiri e le paure notturne. Appeso in mazzetti al soffitto o in trecce alle pareti, si dice allontani la sfortuna e tuteli la salute. Non darà un buon alito, ma è assodato che aiuta a mantenere bassa la pressione. Ma oltre al consueto uso, i russi, durante le epidemie, portavano le trecce d'aglio intorno al collo per proteggersi dal contaggio della malattia.
     
  13. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Sei gentile... :oops: :oops: :oops:
     
  14. Elena33

    Elena33 Well-Known Member

    Mi pare che ci sia la stessa usanza in Bielorussia... :shock: Ho sentito parlarne. :roll:
     
  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    un altra pratica era quella contro l' ernia iatale.
    C'era una persona specializzata (sempre femmina) che con l' aiuto di un grembiale, cercava di "tirare su lo stomaco" al povero malcapitato. Non ne so molto di più, mai sono riuscito ad assistere a tale pratica, ne ho solo sentito parlare.
     
  16. martina72

    martina72 Well-Known Member

    inquietante..... :shock:
     
  17. pierre

    pierre Well-Known Member

    Come tutte le pratiche mediche.

    Nel passato la medicina popolare usava le ragnatele per fermare un emorragia. Se le impiegassimo ora, quante infezioni ci sarebbero ?

    Il moderno clisma opaco non e' molto meno inquietante.
     
  18. alenastef

    alenastef Well-Known Member

    Ora, le ragnatelle le usa ancora mio nonno quando si taglia facendo la barba. Ovviamente non puoi prendere le ragnatelle stile Casa dell'orrore, ma quelle pulite, fatte magari quello stesso giorno. Facendosi la barba al mattino presto, le trova facilmente perchè piene di rugiada, e pulendo bene attorno a casa sa che sono fresche. Quindi, non saranno più infettive di, non so, l'erba del prato.

    A me interesserebbe - e ora mi allontano assai dal Natale in Bulgaria - l'opinione dei nostri amici italiani sulla leggenda popolare della misteriosa CONGESTIONE. Ne sento parlare molto, e molti conoscono a chi è capitata oppure è successo proprio a loro, ma soltanto ed esclusivamente italiani. Mai ho sentito tale cosa in Cechia. Di cosa si tratta? Può essere che se un ceco prende un colpo di aria dopo aver mangiato non gli succede altro che uno starnuto e se è italiano rischia di morire?
     
  19. pierre

    pierre Well-Known Member

    beato tuo nonno che le ragnatele le trova ancora, se tu mi chiedessi una ragnatela non saprei da parte incominciare a cercarla., specialmente al mattino quando mi faccio la barba.
    Ahimè, queste case moderne hanno distrutto la poesia della vita. :(
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    Alena, intendi congestione come "blocco digestivo" ?

    La storia e' piu' o meno così: il sangue porta calore in tutto il corpo; se tu hai mangiato e stai digerendo e prendi freddo (ma non nello stomaco), freddo in generale. Il tuo corpo si raffredda e il sangue in parte deve abbandonare il tuo stomaco (dove stanno avvenendo delle reazioni chimiche) per andare a riscaldare altre parti del corpo.
    La diminuzione del sangue allo stomaco puo' portare ad un blocco della digestione.
    Ora perche i ceki non soffrono di questa situazione ?
    Forse perchè sono piu' abituati a certe escursioni termiche, quindi un abbassamento della temperatura non lo percepiscono cosi' brutalmente come i mediterranei.
    La fisiologia dovrebbe essere questa, non so se sono stato convincente.
     

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