La filmografia ceca

Discussion in 'Cultura' started by martina72, Sep 14, 2009.

  1. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Cari amici, vorrei aprire questo nuovo topic con una domanda:

    QUALE FILM CECO AVETE VISTO E COSA NE PENSATE?
     
  2. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso il 2/10/09
     
  3. alesi

    alesi Member

    Ho visto che è cambiato qualcosa sul forum, meglio così, ora riprovo a partecipare, forse l' aria sarà migliore.

    A me piace molto il cinema ma sono completamente impreparato sul cinema dell' Est.
    Mi piace la tematica di questo topic e cercherò di seguirlo con attenzione.
    Già il primo post mi dà l' indicazione che il film esiste anche in italiano e questo mi aggrada molto, proverò a cercarlo.
     
  4. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ciao Alesi, sono contenta che hai ancora voglia di partecipare al forum :wink:
    Il film Allodole sul filo infatti dovrebbe esistere anche in italiano. Spero che riuscirai a trovarlo e che ti piacerà.
    Aspettiamo che Pierre ci racconta di "Vratne lahve" , I vuoti a rendere, un altro delizioso film ceco tradotto in italiano.
     
  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Pierre, sono rimasta davvero stupefatta che tu abbia visto Le allodole sul filo!! Non è un film molto conosciuto neanche in rc, dato che per vent'anni di regime non è mai stato trasmesso. Ottima scelta per iniziare il nuovo topic!
     
  6. martina72

    martina72 Well-Known Member

    E' un film molto poetico.
    Mi è piaciuto molto il professore di letteratura (bravissimo Vlastimil Brodsky) che seduto sugli rottami, commenta gli eventi usando un linguaggio accademico. Molto surreale.
     
  7. martina72

    martina72 Well-Known Member

    o era professore di filosofia? non mi ricordo bene :(

    cmq il film è tratto dal romanzo di Bohumil Hrabal "Inserzione per una casa in cui non voglio più abitare", pubblicato in italiano dalla casa editrice Einaudi
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    VUOTI a RENDERE

    Regia: Jan Sverak
    Sceneggiatura: Zdenek Sverak
    Attori: Zdenek Sverak, Daniela Kolarova, Tatiana Vilhelmova, Robin Soudek, Jiri Machacek, Pavel Landovsky, Jan Budar, Miroslav Taborsky
    Distribuzione: Fandango (reperibile in Italia)
    Paese: Gran Bretagna, Repubblica Ceca 2007
    Genere: Commedia Amara (lo definirei così).
    Durata: 103 minuti

    Josef Tkaloun insegnante 65enne ha sempre più problemi a sopportare l'irriverenza degli studenti delle sue classi; Josef reagisce male contro di
    loro e acquisisce dei comportamenti compulsivi e sicuramente troppo ed assurdamente repressivi. Dopo l' ennesima lite con uno studente decide di abbandonare l' insegnamento.

    [​IMG]

    Si sente ancora una persona in forma e pieno di energia e siccome non vuole passare il suo tempo nell' ambito familiare anche perchè stanco del rapporto che ha con la moglie decide di cercare quindi un attività che gli permetta di starsene fuori dall' ambito casalingo.

    Scena girata alla fermata del tram di LIpanska, quartiere di Zizkov.
    [​IMG]

    Dopo una penosa esperienza come pony express ciclista,
    [​IMG]

    trova una piccola attività in un market di Zizkov (conosco bene questo market perche' ci andavo abitualmente quando risiedevo a Praga, e' in Olciansky). Il suo nuovo lavoro e' quello di ritirare le bottiglie vuote di birra (questa attività nei supermercati ceki esiste davvero, per ogni bottiglia resa ti vengono conteggiate 3 corone).
    Presto la sua attivtà si espande a quella di consigliere, confidente, buon ascoltatore per molte persone sole che frequentano questo market. Riesce ad essere presente e solidale con tutti tranne che con la famiglia, mi riferisco allla moglie. Diventa un mediatore affettivo anche per la figlia che ha appena subito un tracollo sentimentale con il marito ma Tkaloun, continua a non riuscire a gestire il suo rapporto coniugale.
    Verso il finale del film (forse in un avvicendamento troppo veloce, a parer mio) si accavallano piu' situazioni: la moglie e' presa dalla simpatia per un suo allievo generazionalmente coetaneo alla quale da ripetizioni di tedesco, l' impossibilità per Tkaloun a consumare un rapporto extraconiugale con una collega insegnate, il matrimonio di un collega dove Tkaloun ha fatto da mediatore, l' arrivo del 40 esimo annversario di matrimonio.
    Il film naturalmente finisce bene, Tkaolun riscopre l' affetto della moglie, ritorna alla normalità e dimentica tutte le sue velleità, il tutto mediato da un meraviglioso viaggio in mongolfiera

    [​IMG]
    Il film racconta dell' instabilità e della poca soddisfazione che può impossessarsi di una persona che si avvicina alla fine della sua vita produttiva, delle sue velleità esistenziali e della sensazione di non appagamento che una vita routinaria puo' determinare.
    Il film e' condotto in una maniera magistrale, con tocchi intelligenti e sicuramente precisi nei toni. L'unico difetto che riscontro l' ho trovato nell continuo avvicendarsi delle situazioni negative che impensieriscono Tkaloun. Una gestione delle situazioni cosi' veloce e ripetitiva delle situazioni esistenziali negative la trovo un pò troppo didascalica, un pò volutamente pretestuosa e desiderosa di dimostrare un teorema. Sicuramente tali sensazioni possono esistere ma non possono essere sovrapposte in un modo così perentorio, renderebbero la vita insopportabile a chiunque.
    Questo e' solo un mio pensiero e le sensazioni che ho avuto nel vederlo, non pretendo di avere la verità in tasca. A parer mio il film merita di essere visto ed e' un bel film. Un film al quale non siamo abituati e che ci fa solo che bene vederlo e rimuginarlo.
     
  9. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Jiří Menzel è un grandissimo regista ceco, ha fatto molti film tratti dai romanzi di Bohumil Hrabal.
    Ha ricevuto pure due Oskar se non mi sbaglio.

    Ha girato anche un film tratto dal racconto di Vladislav Vančura (uno dei fondatori di Devětsil), scritto nello stile poetismo, "Rozmarné léto". "Un'estate capricciosa".
     
  10. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso 2/10/09
     
  11. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ok, ci provo.

    Rozmarné léto
    La trama del film ( fedelissima al romanzo di Vancura) è piuttosto semplice.
    Si svolge in una piccola città termale Krokovy Vary, nel mese di giugno. Sulla riva del fiume si trova un stabilimento balneare fluviale, gestito da un certo Antonin Dura che insieme agli amici Roch e Hugo passano il loro tempo discutendo del più e del meno. Un giorno arriva un “mago” (un prestigiatore) vagabondo con la sua bellissima assistente e questo evento porta un vento di agitazione nella sonnolenta atmosfera delle piccole terme. Tutti e tre amici s’invaghiscono della bella assistente del mago e tentano di corteggiarla con varie vicissitudini. Infine, dopo tutte le loro disavventure e dopo che il mago se ne va insieme alla sua aiutante, i tre s’incontrano nuovamente sulla riva del fiume e tranquillissimamente continuano con i loro discorsi.
    L’originalità e la bellezza di questo racconto sta nel linguaggio arcaico e ipercorretto, grazie al quale l’autore è riuscito meravigliosamente esprimere un’atmosfera poetica, leggermente ironica e capricciosa.

    http://www.youtube.com/watch?v=l63SzXgO ... re=related
    "Tento způsob léta, zdá se mi poněkud nešťastný"
    (Questo modo di (passare) l'estate mi sembra piuttosto infelice"
     
  12. pierre

    pierre Well-Known Member

    ALLODOLE SUL FILO
    (Skrivánci na niti)
    Regista: Jiri Menzel
    direi come genere: satirico
    Durata: 104 minuti

    [​IMG]


    TRAMA

    Ambientato, negli anni '50, in un campo di lavoro di Kladno, dove esistevano e forse ancora esistono le piu' importanti acciaierie ceke
    In questo campo di lavoro sono impiegati i nemici del socialismo, borghesi o dissenzienti politici, che devono smistare rottami di ferro destinati agli altoforni, che gigantesche elettrocalamite elargiscono loro quotidianamente.
    Oltre ai nemici del popolo (uomini) ci sono anche squadre femminili, composte da donne giovani e non che hanno tentato l' espatrio clandestino.
    Donne e uomini sono naturalmente separati e sotto una sorveglianza non molto attenta, direi di facciata. Come molte delle situazioni che accadono in questo campo di lavoro. Altro personaggio immediatamente ridicolizzato nel film è il funzionario di partito che tenta la rieducazione politica dei prigionieri del campo naturalmente sempre senza alcun successo.
    Tra due giovani, Pavel e Jitka nasce una simpatia che ben presto evolve in amore. Il corteggiamento è discreto ed è fatto di sguardi furtivi, e sorrisi. Si arriva al matrimonio, celebrato per procura fuori del campo
    La complicità della guardia e dei compagni e compagne di lavoro dei due giovani, che attrezzano una baracchetta, permetterebbe a Pavel e Jitka di avere finalmente quel momento di intimità che da tempo sognano.
    Ma, l' arrivo di una delegazione in visita al campo e un' esternazione di Pavel determina il tracollo della situazione. Pavel viene punito con il trasferimento al lavoro coatto in miniera mentra la ragazza finisce il suo periodo di detenzione. Il lieto fine e' dato che Jitka decide di rimanere a lavora nel campo ed aspettare il ritorno di Pavel che naturalmente avviene.

    [​IMG]
    Questo film, fu bloccato dalla censura nel 1969 e dovette aspettare il 1990 per essere finalmente proiettato. E’ pervaso, in ogni sua parte, di una profonda ma elegante ironia nei confronti dell' ottusità di un certo tipo di potere.
    Questa delicatezza probabilmente è dovuta alla mano di Hrabal che ha sempre utilizzato l' umorismo come vena espressiva. In questo film non sono tanto i problemi privati e individuali che interessano ma piuttosto quelli della società di cui fanno parte i personaggi. La critica che viene portata avanti non e' mai espressa con dialoghi totalizzanti o con immagini pesanti e crude. Forse l' unica immagine un po’ più realistica e' quella dell’ interruzione, da parte delle guardie del campo, di un tentato rapporto sessuale fra prigionieri nei pressi della barriera di filo spinato che divide la zone maschile e femminile. Questa ironia, a volte si trasforma irriverenza contro l'ideologia utilizzando solo l' immagine come mezzo di critica; vedi la scena del carico di crocefissi ferrei che arrivano per essere smistati verso gli altiforni. A tal riguardo, secondo me, e' interessante prestare, durante la visione del film, attenzione agli oggetti che vengono avviati alla riconversione, spesso riescono a diventare dei sottili riferimenti storici legati al quel periodo. Il film, lo vidi in Cekia, in lingua ceka e con sottotitoli in inglese, quindi posso dire veramente poco sulla forza espressiva e sul ruolo del dialogo. A tal riguardo se qualchedun’altro volesse analizzare questa componente farebbe un opera molto gradita. Il film a mio parere e' pervaso anche da ottimismo, i dialoghi fra i prigionieri non sono quelli fra dannati della terra; scherzano, ridono cercando di lavorare il meno possibile e ci fanno comprendere che qualcosa forse stà per cambiare. Ci sono, inoltre, spunti di irresistibile comicità, mi riferisco all'intervista propagandistica ai prigionieri da parte della televisione o la visita di una scolaresca capitanata da un integerrima maestra ideologicamente ferrata nel pensiero politico del socialismo reale.
    L’ equilibrio fra le varie componenti ne fa scaturire un film estremamente piacevole da vedere e per nulla noioso, interessante per gli spunti informativi che ci fornisce e per i momenti allegri che ci propone. E' un film su una realtà di un momento storico, messo sotto forma di una commedia satirica, dove la love story fra Pavel e Jitka e’ soltanto un pretesto per poter raccontare altri avvenimenti.
     
  13. pierre

    pierre Well-Known Member

    ROZMARNE LETO
    Regia di Jiri Menzel, prodotto nel 1968, durata 74 minuti, colori

    Rudolf Hrušínský - Antonín Dura (gestore dei bagni)
    Vlastimil Brodský – il maggiore Hugo
    František Řehák – il prete Roch
    Míla Myslíková - Kateřina , moglie del gestore dei bagni
    Jana Preissová - Anna, l’ assistente del giocoliere
    Jiří Menzel – Arnoštek, il giocoliere

    [​IMG]

    cover del libro di Vancura dal quale e' stato tratto il film

    Martina ha già dato un contributo riguardo il film “Rozmarne Leto” (Un estate capricciosa); cerco soltanto di aggiungere qualcosina per completare ed offrire uno spunto di discussione.
    La storia ha origine da un racconto di Vancura e vede impegnati tre personaggi oltre i 50 anni che tentano di passare una strana estate (dal punto di vista meteorologico: non fa molto caldo, piove spesso etc etc) fra piccole bevute, picnic e capziose discussioni tipiche di persone annoiate che cercano di far passare il tempo.

    [​IMG]
    [​IMG]


    I tre personaggi sono il gestore dello stabilimento balneare fluviale (Antonin), un ex maggiore dell’ esercito, un prete e non citato da Martina esiste anche un quarto personaggio che, a parer mio, ha un importante valenza nel film ed e’ la moglie del gestore del bagno.
    Arriva nel paese un acrobata giocoliere assieme alla sua bella assistente, il fatto introduce un elemento di novità nella vita di tutti e specialmente nei 4 personaggi principali. Tutti gli uomini concupiscono la giovane ragazza mentre la moglie di Antonin e’ attratta dall’ acrobata.

    L' assistente del giocoliere
    [​IMG]


    Il giocoliere che e' Menzel stesso
    [​IMG]




    Ognuno dei tre da appuntamento alla ragazza che si dimostra sempre molto disponibile ma nessuno riesce ad avere un rapporto con lei. La moglie di Antonin anche lei delusa ed annoiata da un marito abbastanza becero lo abbandonerà.
    Questo film puo’ avere diverse chiavi di lettura: una serie di riflessioni sulla mezz’età da parte di un giovane regista impegnato, quindi un ulteriore film sul conflitto generazionale (credo che anche il film di Nemec “Diamanti della Notte” possa essere così letto). Questa chiave di lettura e’ comprensibile, siamo alla fine degli anni 60 e in Cecoslovacchia era in corso un momento storico culturale dove il nuovo cercava di emergere contro l’ opposizione che certi apparati tentava di ritardare (la generazione dei cinquantenni).
    Altra chiave di lettura: il giocoliere e la sua assistente sono il nuovo (per nuovo intendo cultura, politica, sociale etc etc) che avanza, la gente e’ attratta, si avvicina, vuole possedere ma non riesce. Troppo difficile rigenerarsi e abbandonare la propria strada e il proprio passato. D'altra parte questo nuovo si offre a tre rappresentanti della società: la religione, l' esercito e la borghesia. L’ unica che nel film riesce in questa impresa e’ la moglie di Antonin che decide di cambiare la sua vita (per questo motivo lei mi pare un personaggio molto importante nella dinamica di questa opera cinematografica).
    Credo che il tentativo di leggere il film come solo opera di ironia sulle velleità di un gruppo di 50enni sia limitativo. Naturalmente diverse chiavi di lettura possono coesistere contemporaneamente.
     
  14. alesi

    alesi Member

    Grazie per le informazioni sui tre film.
    "Vuoti a rendere" mi era proprio passato inosservato. Questo dovrei trovarlo facilmente in vendita.
    Grazioso e' la struttura che ha dato Pierre alla citazione di ogni pellicola. Scheda, Trama, Commento. Meglio di Mymovies.
    Qualcuno (Martina o Pierre, per ora mi par di capire sono i soli cimentosi) vorrebbe parlare di "Treni strettamente sorvegliati" di Menzel e vincitore di Oscar ? Scusate la mia impertinenza nel chiedere.
    Se voi accettate io potrei parlare di qualche film di Milos Forman, lui ceco e' ma i suoi film sono di produzione yankee.
    Ditemi voi, non mi cimbra di lasciarvi punto affatto soli in questa gloriosa impresa.
     
  15. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Il film "Vuoti a rendere" l'ho visto anch'io (in ceco) e confermo che è piacevolissimo da vedere. Non trovo il susseguirsi delle sventure che capitano a Tkaloun così pesante perchè lui, nonostante tutto, le accetta con una buona dose di ottimismo.

    Complimenti a Pierre anche da parte mia per come ci presenti ogni film, è una bella idea complementare la trama con le immagini, super!! :p

    I treni strettamente sorvegliati io non ho ancora visto :( Quindi aspettiamo insieme che lo racconti. Intanto io penso che potresti parlare dei film di Milos Forman, per me va bene, se gli altri hanno qualcosa in contrario non lo sò. Fateci sapere.
     
  16. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso il 2/10/09
     
  17. tata

    tata Well-Known Member

    Mancherebbe la critica e il pubblico :wink:
    :roll: :lol:
    buona visione!
     
  18. alesi

    alesi Member

    L’ ULTIMO INQUISITORE
    Regista: Milos FORMAN
    Attori:Javier Bardem, Natalie Portman, Stellan Skarsgard, Randy Quaid, Michael Lonsdale.
    ANNO 2006
    Durata 117 minuti
    DVD: disponibile in italiano

    Film sulla vita di Francisco Goya,
    [​IMG]

    pittore ufficiale di corte dei Reali Spagnoli ma che continua però a svolgere libera professione dipingendo ritratti ma facendo anche incisioni. Proprio per le sue incisioni cadono sotto l’ attenzione del Consiglio dell’ Inquisizione che vuole vedere in esse malvagità ed eresia. Uno dei clienti del Goya ed amico, padre Lorenzo anch’ esso appartenente alla Sacra Inquisizione lo difende dalle accuse.
    In quell’ epoca il Goya utilizzava come musa ispiratrice Ines l
    [​IMG]
    a figlia di una ricca famiglia. L’ Inquisizione aveva occhi ovunque e una sera in una bettola, alcuni informatori vedono Ines che rifiuta di mangiare carne di maiale. Gli informatori lo comunicano ai loro vertici e scatta l’ accusa di giudaismo per la ragazza. Convocata nel Palazzo dell’ Inquisizione, viene interrogata e fatta confessare di essere di religione ebraica tramite tortura. La conseguenza e’ l’ imprigionamento a vita. La famiglia di Ines, cerca l’ aiuto del Goya che a sua volta si rivolge a padre Lorenzo
    [​IMG]
    che si reca nel carcere per confortarla ma invece approfitta di lei. Padre Lorenzo, poi si reca a casa dei genitori di Ines per portar loro notizie e racconta tutti gli avvenimenti. Il padre di Ines cerca di far comprendre al religioso che sotto tortura chiunque confessa qualsiasi cosa e di conseguenza la nulla veridicità delle prove cosi’ ottenute. Padre Lorenzo nega questa possibilità affermando che, chi ha la fede in dio, non confessa sotto nessuna tortura. Allora viene preso dai fratelli di Ines e dai servitori e sottoposto alle stesse torture subite dalla ragazza e gli viene fatto firmare, a riprova del potere coercitivo di tale pratica, che Padre Lorenzo e’ figlio di un connubio fra due oranghi. Questa lettera autografa viene portata dal Re che non interviene per non inimicarsi la Chiesa, mentre i vertici della stessa, venuti a conoscenza di questa lettera autoaccusatoria, decidono di inquisire Padre Lorenzo per infamia. Lorenzo, riesce a fuggire e salvarsi dalle grinfie dell’ Inquisizione. Passano gli anni ed Ines continua a rimanere prigioniera delle carceri religiose anche se aveva partorita una figlia avuta dalla violenza subita da Padre Lorenzo. Napoleone invade la Spagna, abolisce la Monarchia e l’ Inquisizione e libera tutte le persone imprigionate. Ines ottiene la libertà ma la sua mente e’ sconvolta. Torna alla sua casa e trova tutta la famiglia uccisa dai disordini che ci sono stati in città, si rifugia allora dal Goya. Insieme all’ esercito francese torna anche padre Lorenzo, che si e’ trasformato in un fervente giacobino, si e’ sposato in Francia ed ha tre figli e ricopre la carica di ministro per conto di Napoleone. Lorenzo incontra il Goya e conosce tutta la storia di Ines e della sua bimba, promette che si prenderà cura di lei. In realtà fa rinchiudere Ines in un manicomio. Alicia la figlia di Ines e Lorenzo, qualche tempo prima scappata dal convento dove era a sua volta rinchiusa diventa una prostituta. Lorenzo vorrebbe farla deportare in America ma il piano fallisce perché l’ arrivo dell’ esercito inglese scatena la controrivoluzione. Lorenzo cerca di tornare in Francia ma viene preso prigioniero e portato sotto il processo dell’ Inquisizione, che e’ stata rifondata, e viene condannato a morte. Potrebbe salvare la sua vita abiurando ma decide che i suoi nuovi ideali illuministi sono più adeguati e quindi accetta il patibolo. Viene ucciso con la garrota, fra la folla c’e’ Ines che e’ ormai in preda alla follia. Il cadavere di Lorenzo viene portato via su un carrettino, seguito sola da Ines che durante l’ ultimo tragitto gli tiene la mano.

    Evitatemi il commento ! Per favore !
     
  19. pierre

    pierre Well-Known Member

    rimosso il 2/10/09
     
  20. martina72

    martina72 Well-Known Member

    qui sul forum? Beh, sì, purtroppo manca già da tempo.....
     

Share This Page