Favole e favolette ceche

Discussion in 'Cultura' started by atyka, Jan 7, 2007.

  1. atyka

    atyka Well-Known Member

    Io sono sempre felice, Pierre, se si puó diffondere un po' della cultura ceca all'ester, perché tengo tanto alla nostra cultura, che voglio che la conosca piú gente possibile. Allora ti ringrazio che tu hai scritto un post sull'autore ceco molto importante, uno dei piú importanti credo nella nostra storia letteraria. Čapek ha fatto un gran lavoro e a me piace moltissimo. Allora te lo ringrazio anche personalmente, che scrivi sul scrittore che a me piace tanto! E scrivi sempre in maniera precisa!!

    E poi del mio punto di vista particolare, sono sempre molto contenta a sentiri che si fanno traduzioni della letteratura ceca a lingue stranieri. Le tradu sono buone? Ho sentito ultimamente che ad esempio quella di Ho servitoil re di Inghilterra non é venuta molto bene e che si é fatta una nuova, decisamente meglia. Tu mi sai dire se la traduzione di Čapek ti sembra buona? Secondo te riflette fedelmente il stile dell'autore? Grazie per la risposta.
     
  2. pierre

    pierre Well-Known Member

    la tua domanda non e' banale ed io non so rispondere. La mia conoscenza del ceko e' molto elementare (diciamo quasi nulla) non ti so dire se la traduzione sia buona. A me pare di si, perche' la lettura scorre bene, allegra, ironica e a volte anche pirotecnica e non ritrovo quei groppi grammaticali difficili da ingoiare che potrebbero essere sinonimo di un affrettato lavoro di traduzione.
    Spero che ti faccia piacere saperlo. Esistono altri titoli di Capek tradotti in italiano, quindi un interesso verso i suoi scritti sicuramente esiste ma quanto sia popolare in Italia non so dirlo.

    Fogli italiani, Sellerio
    Racconti tormentosi, Sellerio
    Racconti dall'altra tasca, Aktis
    L'affare Makropulos, Einaudi
    L'affare Makropulos, Marietti
    Viaggio al nord, Aktis
    Racconti da una tasca, Aktis
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    Nelle terre ceke, la popolazione ebraica ha sempre trovato una stabile dimora, esistevano comunita’ ebraiche in tutto il regno di Boemia.
    A Praga, il ghetto ebraico faceva parte della citta’ vecchia, 6 cancelli lo dividevano dalla citta’ vecchia; questi cancelli erano normalmente chiusi di notte, rimanevano chiusi notte e giorno soltanto nella settimana della Passione.
    Il ghetto era differente dalla citta’ vecchia naturalmente: era sovraffollato, le case erano per la maggior parte in legno piuttosto che in pietra, le strade erano strette e tortuose e non pavimentate e anche gli abitanti erano diversi dovevano portare un riconoscimento giallo sul cappello oppure dei marchi di stoffa, gialli o rossi, sugli abiti.
    Gli ebrei in certe epoche erano tollerati in altre no.
    Da questa situazione nacque la leggenda praghese del Golem che e’ una delle piu’ note della retaggio della Praga Ebraica, anche se figure di Golem hanno origini molto più antiche.

    Il Golem era un fantoccio d'argilla destinato a difendere gli ebrei dalle persecuzioni oppure ad aiutare nei lavori pesanti il suo creatore che, secondo la leggenda, sarebbe stato il Rabbi Jehuda Löw bar Bezalel nel '500.
    Il Golem era incredibilmente forte tuttavia era incapace di pensare, di parlare e di provare qualsiasi tipo di emozione perché era privo dell’ anima.
    il Golem, aveva scritto in fronte il nome di Dio, prendeva vita aggiungendo ad esso la parola "verità” la frase diventava "Dio è verità". Cancellando dalla frase una delle lettere la parola che restava significava "morto" (e la frase diventava "Dio è morto"), e il Golem diventava inerte.

    Ogni medaglia ha la sua altra faccia: i golem tendono a diventare sempre più grandi, finché e’ impossibile servirsene allora il suo creatore decide di tanto in tanto di disfarsi dei golem più grandi.

    Ma un giorno il Rabbi perse il controllo del suo gigante, che cominciò a distruggere tutto ciò che incontrava. Ripreso il controllo della situazione, il suo creatore decise di smettere di servirsi dei golem e nascose la sua creatura nella soffitta della Sinagoga Staronova, nel cuore del vecchio quartiere ebraico, dove, secondo la leggenda, si troverebbe ancora oggi.

    Lo scrittore praghese Gustav Meyrink ha scritto un interessante romanzo sul Golem anche se il suo personaggio e’ differente da quello sopradescritto (non è una creatura d'argilla bensì un fantasma, un'ombra che ogni 33 anni si aggira per il ghetto sconvolgendo i suoi abitanti). Il Golem, edizioni Bompiani.
    Successivamente c’e’ stata un evoluzione del Golem per arrivare alle sue derivazioni più moderne: il mostro alla Frankenstein o l'automa robot, o il replicante o androide
    [/img]http://www.eaudrey.com/myth/images/Golem.jpg
     
  4. pierre

    pierre Well-Known Member

  5. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Complimenti Pierre,veramente dimostri una tale conoscenza di nostra letteratura ,che anche alcuni abitanti di RC possono invidiarti.

    Beh ,e adesso smettila ,perche altrimenti mi viene qualche complesso. :twisted:
    Dai scherzo ,pero devo dire che sto scoprendo che su certe cose dovrei fare un ripassino.Una volta per es ,leggevo molto di piu e molte cose non mi ricordo molto bene,forse perche le ho dovute studiare o leggere per forza a scuola ,cosi mi hanno datto noia a quei tempi. :oops:

    Cmqe tornando a Golem,molti di noi lo ricordano sicuramente di piu da un film di Jan Werich Cisaruv pekar.pekaruv cisar Pannetiere del imperatore.imperatore del pannetire..Racconta di un pannetire che finisce in prigione per aver dato i pannini di imperatore a gente povera e di imperatore Rodolfo II,anche parlando di suo interesse per alchimia. Imperatore Rudolf II trova mitico Golem e vuole ridargli la vita ,lo stesso pero vogliono fare anche quelli che cercano di toglierli il trono,uno di loro trova il modo -il miracoloso "sem", pero alla fine tutto si rivolta contro loro anche Golem.Pannetiere Matej riesce a fermare Golem ed usare la sua forza per aiutare la gente povera.

    [​IMG]
     
  6. pierre

    pierre Well-Known Member

    grazie Iwa, sono contento che hai apprezzato il post sul Golem (il tuo post su Brno e' interessantissimo, se hai voglia potresti spostarlo in questa sezione, cosi' per avere un omogeneita' di argomento) , tu, pero', ora mi hai dato un nuovo input con la tua risposta.
    Rofolfo II e gli astronomi e gli alchimisti di corte con i quali lui amava circondarsi.
    Oltre a Tycho Brahe, c'erano John Dee ed il poco raccomandabile Edward Kelly, il quale era circondato di fama di potente satanista ed Francesco Pucci.
    Parliamo di un epoca fine 1500.

    Questo potrebbe essere un ulteriore evoluzione dell'argomento Fiabe, Mitologie, Leggende che mi piacerebbe poter ancora continuare visto la grossa quantita di materiale che e' ancora disponibile.
     
  7. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Si ,provo a coppiarlo qua ,visto ,che non so come si fa a spostarlo. :oops:
    Cmqe molte citta e castelli ed altri posti portanno con se le leggende.Come ci stanno quelle di Brno Il drago di Brno,La Ruota ,di perche a Petrov suonanno mezzogiorno un ora prima ( penso che alenastef abbia scritto di questo),quelle della Torre storta su vecchio municipio ed altre .Per es.la Praga e piena di questi posti .
    Se a qualcuno interessa ,qua puo leggere alcune di Brno ( purttroppo solo in ceco,inglese , tedesco e russo)
    http://www.brno.cz/index.php?nav01=2222 ... =86&lan=en

    Ho trovato anche un bel sito con le leggenge di Praga ma e scritto solo in ceco e russo
    http://www.gatchina.ru/homepage/galisp/praha/index1.htm

    Riguardo Rodolfo II ed alchimia potrebbe essere interessante.Io personalmente non so molto su questo ,solo che ho studiato a scuola(molto ma molto tempo fa :cry: ) o sentito accenare da qualche parte.So che il suo consigliere era il suo medico personale Tadeas Hajek z Hajku,che aveva anche compito esaminare i alchimisti,mi ricordo (forse) qualche nome e che volevano riuscire a fare oro e cercare "Kamen mudrcu"
     
  8. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Tra simboli di Brno sicuramente appartengono Brnensky drak- il drago di Brno e Brnenske kolo – la ruota di Brno.

    Brnensky drak
    Ci stanno più racconti d come il drago è arrivato a Brno.In Trutnov si dice che il drago e stato ucciso dalla gente di signor Trut ,quando in anno 1006 hanno fondato la città di Trutnov.Quando poi il principe Oldrich ha voluto nominare il suo figlio margravio moravo ha chiamato i nobili a Brno,sono venuti in molti e tra loro anche il cavaliere albert Trut,che con se abbia portato il drago come regalo. Alcuni raccontano che è stato regalato da sultano di Turchia. I abitanti di Brno sono convinti ,che il drago ha vissuto sempre alla riva di fiume Svratka e ha dato tormento per molto tempo. La gente aveva paura e non sapeva come sbarazzarsi di lui ,anche sul municipio hanno proposto 100 monete d’oro ma nessuno ha avuto il coraggio. Dopo un pò di tempo è arrivato un giovane macellaio e ha sentito raccontare di drago ,si è offerto di aiutare .Ha chiesto la pelle di un bue e un sacco di calce viva. Nessuno gli ha creduto ma comunque hanno portato cosa ha chiesto. Il macellaio ha riempito la pelle di calce e l’ha portata vicino fiume,il drago è venuto fuori e subito si è messo a mangiare ,dopo ha bevuto un bel pò d’acqua e questo era sua fine. La calce ha incominciato a “bollire”,il drago si era gonfiato e poi è scoppiato. Da quel tempo nessuno ha più dovuto avere paura di lui.

    Brnenske kolo.

    In una trattoria a Lednice un giorno di 1638 si sono incontrati alcuni uomini per bersi un pò di vino. Dopo aver bevuto un pò uno di loro ,maestro carraio Jiri Birk ha proposto una scommessa. Alle sei di mattina doveva abbattere un albero,farne una ruota e portarla a Brno prima che chiudono i cancelli della cita. Nessuno ha creduto ma lui ci è riuscito prima che le campane hanno suonato Ave Maria è arrivato al municipio. Li ha consegnato la ruota al meravigliato borgomastro . Perchè era veramente un bel lavoro il borgomastro l’ha fatto appendere nella entrata di municipio. Birk ha vinto ma tutti hanno pensato che è stato aiutato da diavolo, perciò il suo lavoro e diminuito e alla fine è morto in assoluta povertà.

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  9. atyka

    atyka Well-Known Member

    Vedo che nella mia mancanza si sono mosse le cose. Grazie a Pierre per le info sulle traduzioni di Čapek all'italiano, ed anche dell'argomento di Golem. E grazie a Iwa per leggende di altre parti della RC.

    Ben acetto l'argomento degli alchimisti di Rodolfo II.

    Mi é venuto in mente un altro argomentincino che bene entra nel topic di leggende e fabule. In RC l'origine di molte cittá e paesi é spiegato per una leggenda, o l'origine, o almeno il nome. Il mio paese fondato nel 1052 lo fece construire il principe Oldřich per bambini orfani che trovó persi mentre stava cacciando nel bosco. Ed il nome del paese é infatti originato nella parola Bambini in ceco. Mi piacciono molto queste storielle.
     
  10. pierre

    pierre Well-Known Member

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    La casa del dottor Faust, quello che vendette l’anima al diavolo, era a Skalka, alla fine del mercato del bestiame e sul lato opposto del Monastero di Slav.
    A lungo Faust aveva vissuto in questa casa, aveva fatto incantesimi, evocato spiriti e aveva venduto la sua anima al diavolo. In cambio, il diavolo lo aveva protetto ed esaudito tutti i desideri.
    Ma i contratti sono contratti e alla fine, quando il tempo pattutito era trascorso, il Diavolo reclamo’ il suo.
    Faust non era pronto a seguirlo, tento’ di resistere al diavolo in ogni modo, provo’ tutti gli incantesi che conosceva, lotto’, ma invano.

    Dopo la sua scomparsa, la casa decadde, nessuno si avvicinava e nessuno la volle piu’ abitare finche’, un giorno, uno studente assai povero che non aveva alloggio ne denaro e non sapeva dove andare entro’ nel giardino prima e nella casa poi. Era una serata fredda e cadeva una pioggia gelata, lo studente visito’ tutta la casa e poi sedette in una poltrona e si addormento’. La notte trascorse tranquilla e al mattino lo studente trovo su un tavolo nero una moneta d’argento. Non aveva soldi e aveva fame. Prese la moneta e’ torno’ in citta’.
    La sera torno', dormi,e al mattino trovo' un'altra moneta e di nuovo la prese. Cosi’ continuo’ ogni giorno.
    Lo studente prese possesso della casa e comincio’ a leggere i libri della biblioteca di Faust, imparo’ incantesimi, sortilegi e comincio’ ad evocare i morti. La sua vita’ cambio completamente e la solita moneta’ d’argento non era piu’ sufficiente a mantenerlo. Provo’ a chiedere prestiti ma invano.
    Gli rimaneva la sola strada di evocare uno spirito potente ed affidarsi a lui. I suoi amici tentarono di sconsigliarlo in ogni modo e maniera. E un bel giorno lo studente scomparve. Gli amici andarono nella casa di Faust , trovarono solo segni di lotta ma dell’amico nessuna traccia.
     
  11. pierre

    pierre Well-Known Member

    per IWA e Atyka

    domenica alle 18.45 ho visto vecernicek all tv ceka, canale 1.
    Krakonos esiste sempre. Un breve filmato ma molto carino.
     
  12. Iwa

    Iwa Well-Known Member

    Hai visto Krkonosske pohadky?
    Quando ero piccola le adoravo.

    Come e andato viaggio a Praga?
     
  13. pierre

    pierre Well-Known Member

    al numero 40-41 di Karlovo Namestie c'e' la presunta casa di Faust.
    Pare certo che qui abbia vissuto Edwaed Kelly, potente negromante scozzese della corte di Rodolfo II.
    La casa dello studente che vi abito' e scomparve e' questa

    [/img]http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2a/Faustuv_dum.JPG/300px-Faustuv_dum.JPG
     
  14. pierre

    pierre Well-Known Member

    benissimo IWA, tanta neve, ma non e' stato un problema.
    Presto torno di nuovo. Saro' per 15 giorni a Praga e a Liberec in marzo.

    Ho visto la storia di Krakonos che aiuta un contadino povero a trovare il denaro necessario per sposarsi mediante l'utilizzo di una moneta d'oro che si duplica quando ne metti una uguale vicino.

    Un vecchio filmato direi, forse anni 60-70. Ma e' stato bello poterlo vedere.
     
  15. atyka

    atyka Well-Known Member

    Grazie per i post di Faust, Pierre, e una cosa molto viva nella storia ceca. Io ci sono stata una volta in una serata di musica, era molto magico, sentivo sensazioni strane nello stomaco...

    Hai avuto veramente fortuna di venire in tempo quando facevano Krkonošské pohádky come Večerníček, credo che succede in ogni due anni questo :) Io sono stata il WE dalla famiglia ed ho visto anche io una puntata (anche se io le conosco tutte ;) ), una su come i tre - Anče, Kuba, hajnej - ad ordine di Trautenberg hanno dovuto fare seccare il fieno dei prati di Krakonoš, che certo non gli piace. Poi lui fa la venganza di mettere nuvole rosse e nebbia nel fieno secco e cosi Trautenberg pensa che sta a fuoco, allora lo bagna tutto (i poveri suoi schiavi) e perde anche il suo di prima...

    Ho pensato molto che questa favola e per dimostrare che il cattivo viene punito, perĂł KrakonoĹĄ con le sue cattiverie verso il nobile punisce di piĂş la gente che lavora per lui, perchĂŠ gli fa lavorare il doppio che qualcosa viene distrotta ecc... ma forse sono le mie interpretazioni che nn devono essere fatte.

    La serie dei filmati ĂŠ stata fatta nell'anno 1974.

    Sono giá molto curiosa che Večerníček becchi a marzo :) Devi raccontarci!!!
     
  16. pierre

    pierre Well-Known Member

    krakonos come un qualsiasi deus della natura e' un assolutista. Lui vuole il rispetto assoluto di quello che governa. Non si fa problemi di una giustizia particolare o di pochi.
     
  17. plch

    plch Member

    al numero 40-41 di Karlovo Namesti c'e' la presunta casa di Faust.

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    Tutte le settimane vado alla casa di Faust per lezioni di latino (lavoro poco lontano e cerco di non dimenticare quello imparato al liceo). E' un corso della facolta' di Medicina (l'ospedale e' li' accanto). Infatti la casa ora fa parte degli edifici dell'universita'. come ha scritto atyka, c'e' un club studentesco che organizza anche serate musicali al piano terra, il resto e' piu' prosaicamente usato per uffici e piccole aule. In acune parti si sono conservati gli affreschi originali barocchi:

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    Pare certo che qui abbia vissuto Edwaed Kelly, potente negromante scozzese della corte di Rodolfo II.

    Piu' che altro Edward Kelley deve essere stato un famoso imbroglione, Rodolfo II lo mise in prigione piu' volte perche' non trasmutava il rame in oro come si vantava di poter fare. potrebbe invece aver prodotto l'indecifrabile 'manoscritto Voynich' (anch'esso una truffa?)
     
  18. pierre

    pierre Well-Known Member

    pich, grazie per le foto. Ogni tanto faccio casino con le foto. Il tuo contributo e' stato preziosissimo

    Grazie anche per le tue precisazioni. Prima o poi racconto qualcosa di Edward Kelly.
    Rodolfo II di alchimisti ne invito' parecchi alla sua e parecchi di loro finirono male per la loro incapacita' di trovare la pietra filosofale e ottenere la trasmutazione dell'oro.
     
  19. plch

    plch Member

    Grazie :)
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    Iwa, che fai? mi abbandoni?
    Aspetto un tuo post......
     

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