Che cosa vi ha indotto a voler conoscere la Rep. Ceka?

Atyka fammi sapere le tue impressioni sulla mostra di Kubasta.
Raccolgo le sue cose da molti anni e credo di avere una collezione delle piu' complete.

 

Io non ricordo quale sia stato il motivo che mi portò a Praga nel '94. Forse qualche foto, probabilmente un servizio su Meridiani. Ho visto delle cose bellissime in fotografia e a me le immagini smuovono dentro sensazioni grandissime. Il richiamo credo sia stato quello.
Sono partito da solo e sono tornato felice.
Ora provo a ritornarci in compagnia e la motivazione principale è quella di avere una bellissima cornice per trascorrere una breve vacanza con la persona che amo, luogo pieno di storia e di cultura che con lei avrò voglia di scoprire ancora di più.

 

Sono andata alla mostra quá segnalata per pierre. Devo dire che mi é piaciuta moltissimo. Mi sentivo come bambina, e mi dispiace solo che i libri op-up erano dietro vetrine, mi avrebbe piaciuto di follegiare nei libri per ore.. Grazie ancora per la segnalazione, per chi vuole andare, ancora c'é una settimana!

 

Io, Praga, me la sono trovato di strada sulla via del ritorno da un viaggio in Polonia. Un'estate d'oltre dieci anni fa. Non conoscevo praticamente nulla della citta', ma ero curioso di vederla. Mi sono bastate poche ore per sentirne l'attrazione, che immagino la maggior parte di voi puo' figurarsi. Ho sentito il bisogno di tornarci e tornarci ancora fino a quando non ho deciso di rimanervi.

 

Scusate se arrivo un po' in ritardo, visto che l'ultimo messaggio è stato scritto dal moderatore Lorenzo il 9.1.2007..
Comunque, ad ogni modo, vi racconto come ho conosciuto la Repubblica Ceca. Forse nel modo più classico e più comune:tramite una ragazza ceca incontrata in una festa universitaria nelle colline di Firenze nell'ormai lontano 1995.
A quella festa c'erano molti studenti provenienti da diverse parti d'Europa: Polonia, Serbia,Germania e anche dalla CR (rappresentata da quella ragazza). Ebbene, quella sera sono stato molto colpito dai suoi modi gentili e le ho chiesto il suo indirizzo ripromettendomi di andarla a trovare e visitare la sua nazione. Purtroppo, per diversi motivi, non sono riuscito a recarmi subito in CR.
Ma intanto ho iniziato a cercare di conoscere qualcosa su questa nazione:la cosa che mi è venuta subito in mente è stata quella di ascoltare alcuni dischi in vinile di mia madre:erano la sinfonia n. 9 "dal nuovo mondo" di Antonin Dvorak e "la moldava" di Bedrich Smetana.
In seguito ho comprato altre opere di questi due famosi compositori (Le danze slave op. 46 e op. 86, Ma vlast, e altre).Ho letto di anche di un altro compositore famoso - Leos Janacek - ma francamente non ho ascoltato niente di lui, dato che i libri da me consultati lo descrivevano come un artista dedito alla musica da camera, che a priori non mi interessa molto.
Bhe, tra i compositori boemi ci sarebbe anche Gustav Mahler (autore della celebre sinfonia n. 5 – utilizzata in parte da Luchino Visconti nel film “morte a Venezia”), anche se di lingua tedesca.

L'occasione per un viaggio in CR è arrivata il 23 aprile 1997.Quella volta, ho percorso oltre 1.500km (solo all'andata da L'Aquila, dove allora vivevo) destinazione Karlovy Vary, indicato nell'indirizzo datomi da quella ragazza. Quando sono entrato in Repubblica Ceca ho provato una sensazione molto particolare.: dopo aver attraversato la Germania, che mi ha colpito per il suo rigore, mi sono trovato davanti ad un paesaggio abbastanza disordinato, un po' come quello italiano, e ho trovato questa cosa molto familiare.

A Karlovy Vary ho capito che non era quella la vera destinazione. Infatti, accanto a Karlovy Vary nell'indirizzo c'era scritto Rotava. Io avevo con me solo una cartina della repubblica ceca comprata in Germania, la cui scala era alquanto ridotta e sulla quale non c'era neanche un indice analitico. Allora ho provato a chiedere informazioni a qualcuno, ma mi rispondevano che non parlavano inglese. Poi ho chiesto ad un polizziotto, il quale, parlando in ceco, mi ha spiegato dove dovevo andare. Ma da quello che diceva ho sentito pronunciare il nome "Sokolov" e allora mi sono ricordato che prima di giungere a Karlovy vary avevo letto l'indicazione "Sokolov". Allora sono tornato indietro e, arrivato a Sokolov (una piccola cittadina), ho letto l'indicazione "Rotava".

Giunto a Rotava (20 km da Sokolov), mi sono messo a cercare la via indicata nell'indirizzo. Ma non era facile, essendo sprovvisto di cartina. Allora sono sceso dall'auto e mi sono messo a chiedere a qualcuno. Là è scattata la scintilla che mi ha fatto amare la Repubblica Ceca per i successivi dieci anni. Chiedevo alla gente (anche a molti anziani) e questi non sapevano bene dove si trovasse quello che cercavo, ma non mi liquidavano subito, anzi, chiedevano ad altri passanti informazioni su dove si potesse essere la mia meta. Il massimo è stato quando un signore, con il mio foglietto in mano, è andato in un negozio di macelleria e ha iniziato a chiedere informazioni anche ai clienti. Non credevo ai miei occhi...tuttavia ogni aiuto è stato vano, tanto che ho deciso di andare alla centrale della polizia e chiedere a loro. Questi hanno capito, mi hanno fatto entrare in una stanza con una grande cartina della cittadina e mi hanno indicato dove dovevo andare. Praticamente nell'indirizzo non era scritto il nome di una via, ma il nome di un palazzo..

Scusate se non sono stato breve. Di certo non vi volevo annoiare con le mie esperienze personali, ma ho voluto raccontare il mio primo approccio con la Repubblica Ceca per farvi capire che sono rimasto estremamente colpito dalla gentilezza di quella gente e che per me è stato amore a prima vista, tanto che, per ricambiare il loro favore, sulla via del ritorno, ho dato un passaggio ad un ragazzo che faceva l'autostop e che si è dimostrato tranquillissimo.
Da allora non ho più abbandonato la CR. Certo, come Topinho ho ricordi più o meno belli, grandi soddisfazioni e anche cocenti delusioni e per questo a volte ho avuto anche una leggera antipatia passegera nei confronti della Cechia, ma alla fine ho sempre creduto alla grandezza di questa nazione e sono sempre ripartito guardando i suoi lati migliori.

Quando sono in Italia, vedere un'auto con targa ceca o sentire qualcuno che parla ceco mi riempie sempre di gioa. E poi, volete mettere la pacatezza e la tranquillità dei turisti cechi che vengono da noi in Italia..non ho mai visto comportamenti scorretti da parte loro. Sempre tranquilli e amichevoli.
Tra l'altro, ho letto che in Croazia i turisti cechi sono molto apprezzati perché è gente che non da alcun tipo di problema, a differenza di qualche nostro connazionale che quando fa casino, scade anche nella maleducazione.

 

sono contento che questo topic un po' negletto sia tornato in auge; io credo che ci siano altri frequentatori del web che potrebbero aggiungere le loro motivazioni.

 

Innanzitutto un saluto a tutti i partecipanti a questo bel sito.
Il mio primo approccio alla RC e' stato molto meno romantico e piu' banale del vostro...
L'anno scorso volevo farmi 10 gg di vacanza "a buon mercato" e fuori dai grandi percorsi turistici. Arrivai a Bratislava e, noleggiata l'auto, mi diressi a Valasska Bystrice dove avevo affittato una casetta ai bordi di un boschetto in montagna. Eravamo 3 amici e rimanemmo letteralmente folgorati dai posti, dalla civilta' e dall'educazione della gente. A settembre ripeteremo la vacanza in RC sempre nella natura per una settimana ma finalmente staremo anche a Praga per qualche giorno. Non vedo l'ora di partire. Scusate se sono stato un po' logorroico ma questo e' un topic interessante e l'ho notato solo ora
Ciao