come sono visti i turisti a Praga ?

Discussion in 'Consigli e suggerimenti per viaggiare' started by pierre, Nov 14, 2008.

  1. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Rispondo a Pierre:
    Ma perchè ti preoccupi di essere accusato di protagonismo, scusami ma da chi???
    Ti ringrazio per aver risposto alla mia domanda e sono sicura che anche gli altri utenti leggeranno volentieri quello che scrivi perchè sono racconti interessanti, che pochi conoscono.
    Sono ancora curiosa e ti vorrei chiedere altre cose:
    Che impressione hai avuto le prime volte che hai visto le case, gli appartamenti e la vita di tutti giorni dei cechi?
    Che impressione hai avuto a vedere i negozi, i supermercati e gli shopping centers "obchodní domy"? (non parliamo del centro di Praga)
    E la prima volta che hai superato la dogana? Sei rimasto sorpreso?
    Era difficile visitare la ČSSR prima della caduta del muro? Nel senso, ci voleva il visto turistico?
    Se avrai voglia di scrivere, raccontaci ancora!

    P.S. una piccola correzione: hai sbagliato di scrivere OLOMOUC, aggiungi la O
     
  2. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Mi associo anche io all'invito che Martina ti rivolge, Pierre!
    Quando avrai voglia raccontaci pure le tue esperienze, un po' di storia e di curiosita'. Tu conosci molto bene la Rep. Ceca (e non solo). Per noi i tuoi racconti saranno molto preziosi. Parlo al plurale perche' sono certo di interpretare il pensiero di molti utenti qua sul forum.
    E sono certo che nessuno ti accusera' mai di protagonismo!!!
    Molti utenti (me compreso) hanno maturato una certa conoscenza della Rep. Ceca grazie a te.
    No no, non sto facendo una bella sviolinata. Parlo di cose reali. Chiunque, leggendo tutti i tuoi interventi che hai fatto negli anni qua sul forum, potra' rendersi conto del grande contributo culturale che hai dato.
    Beh...mi fermo qua...altrimenti mi uccidi :D
    Ma credimi, parlo molto seriamente.
    Allora aspettiamo qualche tuo intervento.
    Magari puoi rispondere alle domande che ti ha fatto Martina....accidenti quante domande!!!
    Ma si sa....la curiosita' e' donna :D
    Stop stop...mi fermo qua davvero. Altrimenti dopo questa battutaccia anche Martina e le altre donne del forum avranno voglia di eliminarmi :D
     
  3. pedro1974

    pedro1974 Well-Known Member

    mi associo agli altri, Pierre continua!

    io posso "vantare" solo 4 anni e mezzo di conoscenza ceka, soprattutto di brno.
    nel mio piccolo, posso dire che l'ho vista crescere e cambiare molto.

    le prime volte che ci andavo, ricordo che nelle discoteche, appena sapevano che c'era un italiano, si fermava la musica e mi mettevano un disco italiano (oddio, sarebbe stato meglio non farlo...ramazzotti, pausini...).
    ho sempre visto cortesia ed interesse attorno a me.
    certo, il fatto di farmi accompagnare da una indigena, credo sia stato importante.

    da segnalare poi, la considerazione verso l'italiano(da parte delle vecchie generazioni)considerato "mafiano"... :lol:
     
  4. pierre

    pierre Well-Known Member

    ragazzi, non sono Matusalemme, incomincio ad ingrigire ma non giro ancora con le stampelle, qui mi fate fare la figura del nonno che racconta le favole (sto' scherzando, ovviamente)


    Quello che dice Pedro e' vero, c'era un attenzione e cortesia incredibile per gli stranieri, questo accadeva anche a Praga e anche in altre citta'.
    Mi ricordo che mi fermavano per strada per chiedere le cose piu' banali, i non capivo un acca di ceko e rimanevo imbambolato come uno scemo.
    Non ho mai capito che cosa pensassero i ceki di noi in realta': che cosa potevamo noi portare se non un po di valuta pregiata ? Io ero uno che girava per una citta nuova, non mi sentivo depositario di nulla, ero solo incuriosito di vedere cose ed assimilare le novita'.
    Noi stranieri eravamo sempre un po rompiballe perche' non parlavamo una parola di ceko e non conoscevamo il tedesco (allora il tedesco dopo il russo era l' unica lingua praticabile in cekia).
    Non e' come ora che l' inglese lo parlano quasi tutti.
    Il contatto con uno straniero sembrava che avesse un qualcosa di taumaturgico per loro; noi rispecchiavamo il mondo libero dove si poteva dire quello che si voleva e fare quello che piaceva a noie dove tutto poteva sembrare facile.
    Avevano, i ceki, un immagine molto ottimistica del nostro mondo occidentale. Ma questo era comprensibile se ricordiamo la loro storia dal 1939 in poi.
    Ora dopo qualche anno, questa atmosfera non esiste piu' , esiste ancora qualche piccola curiosita' ma nulla piu'. Nei quartieri fuori dal recinto, ogni volta che contatto una nuova persona, questa subito ridacchiando mi dice "Berlusconi", ormai non citano nemmeno piu' i nostri calciatori ma un politicante qualunque (non tanto qualunque, ma un prodotto tipico della credulita' italiana).
    Poi un turismo brutale e becero' e' arrivato, specialmente dalla vicina Germania all' inizio, mi ricordo che i tedeschi venvano a passare il weekend a Praga con il chiodo fisso della birra e delle donne, ora i germanici vanno i Thailandia a cercare queste cose e sono stati pero' sostuiti dagli inglesi delle low cost aeree.
    La vita a Praga e' duretta, gli affitti sono saliti all'inverosimile, gli stipendi non sono altissimi, le tentazioni merceologiche sono tante e sempre piu' forti, la carta di credito sta' diventando anche a Praga la moneta piu' utilizzata (meglio forse chiamarla carta di debito).
    Le vittime di tutto cio' sono i pensionati, hanno redditi molto bassi e devono far quadrare i loro bilanci (lo stesso che succede in Italia, nulla di diverso).
    Il cambiamento del loro stile di vita dall'inizio anni 90 ad oggi e' stato velocissimo, ha portato innumerevoli problemi ai quali i ceki non erano abituati e piano piano tutto l'alone fantastico che circondava lo straniero e' svanito o sta' svanendo. Forse e' meglio cosi', loro si trovano in una realta' vera da capire, da decifrare e sulla quale lavorare sperando di ottenere un qualcosa di meglio che veramente, a parer mio, si meritano e gli auguro di trovare il piu' velocemente possibile.
     
  5. pedro1974

    pedro1974 Well-Known Member

    se posso contraddire certe tue affermazioni (si tratta di punti di vista, naturalmente), credo che chi subisca di piĂş il paragone con lo stile di vita occidentale, siano i giovani e lavoratori di mezza etĂĄ.
    i pensionati, erano giĂĄ abituati a ristrettezze (economiche e sociali), molti di loro, vivranno senza mai aver visto l'ovest, ma senza farsene chissĂĄ che cruccio.
    i giovani invece, vengono bersagliati e bombardati da messaggi pubblicitari, da tv e vedono i turisti con vestiti firmati, stili di vita "alti"...

    ho notato che spesso tra i giovani, tra i ragazzi parlo, c'é un certo "odio" verso il giovane austriaco, tedesco, italiano, inglese, che forte dell'€ o £, possono aspirare ad avere donne e divertimenti.

    io, nel mio piccolo modo di osservare, in 4 anni ho notato una differenza abissale.
    la prima volta che andai in RC, ero l'unico a portare scarpe e vestiti "firmati" diciamo di brand commerciali.
    oggi ĂŠ molto piĂş diffuso.
    le auto che vidi erano quasi tutte vecchie skoda, con manubri in pelliccia di finta tigre, con i sedili ricoperti da inguardabili tappeti simil orso bianco.
    mentre ora, si vedono tranquillamente macchine di ogni tipo.

    credo che la vera "corsa" al guadagno (dovuta a spese maggiori) la facciano proprio i giovani ed i non giovani (non i pensionati).

    my 2 cents :wink:
     
  6. pierre

    pierre Well-Known Member

    indico i pensionati come vittime dirette dell' aumento del costo della vita perche' loro non hanno nessuna possibilita' di integrare il loro reddito.
    Credo le qualche migliaia di corone che percepiscono al mese a Praga o in altre citta' siano abbastanza poche per vivere decentemente (per altro stesso problema dell' Italia).
    I pensionati dei quali parlo sono quei ceki che forse si incontravano nel 1990 ed erano cosi' interessati allo straniero; non credo che potessero immaginare un evoluzione cosi' spinta del loro paese.

    Giovani e meno giovani possono fare straordinari, poi hanno integrazioni stipendiali e bonus aziendali; quindi possono piu' o meno cavarsela se il mostro del consumismo non li attanaglia troppo.
     
  7. martina72

    martina72 Well-Known Member

    I cambiamenti in RC sono stati così veloci che veramente ci ritroviamo qua a ricordare gli eventi come se fossero accaduti 50 anni fa....
    A me interessa molto ciò che racconti perchè lo racconti dal punto di vista di uno straniero.
    Dici che non hai mai capito cosa pensassero i cechi di voi stranieri. Io un idea c'e l'avrei. Voi rappresentavate una civiltà sconosciuta nel nostro paese, soltanto il fatto di poter dire: io conosco un tedesco, un italiano, ci faceva stare al centro dell'attenzione. Chi aveva un amico straniero era ammirato e invidiato da tutti.
    Eravamo curiosi di conoscere la cultura e politica del suo paese, senza dubbio, ma credo che centrava molto anche la possibilità di fare gli affari.
    Negli anni della perestrojka la situazione sul mercato ceco era molto migliorata, comungue cerano ancora molti prodotti che non si trovavano facilmente. E noi chiedevamo a chi avesse i contatti all'estero di procuracela. Prima di questo periodo era veramente un disastro, solo i prodotti nazionali, a volte neanche quelli....

    sugli pensionati hai proprio ragione....Il cambiamento è stato troppo veloce, molti neanche si rendono il conto di com'è il mondo che li circonda adesso. Non riescono a capirlo. L'ulteriore colpo per loro è stata la introduzione del ticket sanitario e il pagamento di medicinali.
    Molti cechi non hanno retto lo sconvolgimento di tutte le loro abitudini e si sono rovinati con alcol. :(
    I giovani sono più spensierati, s'arrangiano e guardano in avanti.
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    credo che tu abbia ragione Martina, forse conoscere uno straniero era un qualcosa di piu' che gratificava.
    Devo dire che non ho mai avuto proposte indecenti dal punto di vista commerciale, nessuno mi ha mai chiesto nulla di strano.
    Ricordo solo ora che mi hai fatto pensare che l' affittuaria della stanza dove dormivo (allora affittavo una stanza in un appartamento di privati a Mala Strana e non andavo in albergo) mi chiese se potevo portargli dei canditi e dell' uvetta (voleva fare delle torte ai figli).
    Ingredienti che erano allora introvabili.
     
  9. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Che anno era?

    Non mi ricordavo che non si trovava neppure l'uvetta :(
    Tra le cose che ci facevamo procurare cerano per esempio le casette audio, VHS, i walkmen(giusto? si scrive così??), jeans.
    E io, per esempio, studiando da geometra avevo bisogno di penne a china e mi ricordo che i miei genitori hanno dovuto chiedere ad un nostro amico che conosceva un austriaco di farci un favore e comprarci queste penne in Austria. Non è che non si trovassero, ma il prodotto ceco era così scadente da far schifo.
    Nei ultimi anni la situazione nella mia provincia era leggermente migliorata, soprattutto grazie al famoso ČUBA - JZD SLUŠOVICE 8) 8) e le cosiddette BURZY dove finalmente si potevano comprare anche i prodotti "occidentali" pagando con le corone. Ho messo le virgolette perchè mi sa che non erano i prodotti occidentali, ma provenienti dalla Polonia e dalla Ungheria. Ogni volta che organizzavano questi mercatoni allo stadio ippico di Slušovice arrivava gente da tutta la moravia.C'era un caos totale su tutte le strade...(quasi come in Italia :) )
     
  10. pierre

    pierre Well-Known Member

    la cosa fantastica e' che la gente riusciva sempre a bypassare le problematiche che tu dici. Evidentemente c'era una tolleranza del regime che permetteva che la gente si potesse arrangiare. E' un po la storia che sentivo raccontare dai miei nonni sulla borsa nera in Italia durante il secondo fascismo (durante la II guerra mondiale).
     
  11. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Spesso ho letto o visto in TV queste tristi storie di persone che nei paesi dell'est non riuscivano a trovare cose che per noi "occidentali" erano comunissime...e magari spesso le pure buttavamo per troppe che ne avevamo :(
    Pero' sentirlo raccontare da chi in parte le ha vissute fa capire veramente il disagio che si provava quando dovevi fare i salti mortali per reperire alcune cose.
    Le vecchie generazioni sicuramente hanno vissuto il momento piu' duro del fenomeno. Logico quindi che oggi molti anziani non riescano a stare al passo con il cambiamento. E' stato troppo rapido :(
    E' vero che se le cose non vanno bene nel paese si trovano male anche i giovani. Ma loro riescono ad adattarsi, hanno le energie per fare vari lavori o al limite per cambiare nazione e tentare fortuna fuori dal proprio paese. Gli anziani invece che fanno? Hanno la loro pensione. Se basta bene. Se non basta (quasi sempre) non possono certo andare a lavorare. Sono destinati ad una esistenza triste e misera. Purtroppo e' una brutta realta' presente anche in Italia :(
    Ma sto ripetendo concetti espressi gia' da voi. Pero' e' un discorso su cui non si puo' non essere d'accordo.

    Volevo chiedere una cosa. Pierre dice che evidentemente c'era una certa tolleranza del regime che permetteva che la gente si potesse arrangiare. Vi risulta che questa "tolleranza" spesso scaturisse da tangenti varie che i politici intascavano? Forse facevano le leggi molto restrittive per poi farsi pagare per chiudere un occhio. Che ne dite? Forse la mia e' una idea strampalata ma non sono esperto del fenomeno.
     
  12. pedro1974

    pedro1974 Well-Known Member

    sui politici non posso dirlo, ma la polizia, sicuramente prende mazzette!
    a me ĂŠ capitato almeno un paio di volte, che mi chidessero direttamente, di dare loro qualcosa.
    una volta alla dogana.
    all'andata venendo da wien ed andando a brno, non avevo comprato il tagliando per l'autostrada, visto che non ne usufruivo.
    al ritorno, mi hanno detto che dovevo pagare una multa.
    ho spiegato agli agenti che non avevo usato l'autostrada, visto che da znojmo si percorre una statale.

    anyway, mi hanno chiesto 1000kc (3 anni fa) dicendo che altrimenti la multa sarebbe stata superiore.
     
  13. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Il popolo ceco è sempre stato molto ingenioso :D :D

    Sulla tolleranza del regime temo abbia ragione Ulisse. Tutto funzionava con un sistema di favori e mazzette. Dalle mie parti, in Moravia, per esempio si usava regalare la famosa slivovice. :D Le mazzette si davano per i permessi per la costruzione della casa, per lo scavalcamento nelle liste d'attesa per l'assegnazione degli appartamenti, per l'accettazione del figlio scarso nei voti alle scuole superiori, per l'assegnazione dei viaggi premio all'estero... Ma anche per poter comprare un pò di banane o il filetto dal macellaio....

    Se volete potete farvi un idea precisa di come era la vita nella Cecoslovacchia vi consiglio di guardarvi i film girati negli anni 80/90, per esempio: Jak básníci přicházejí o iluze, Jak básníkům chutná život, Slunce seno jahody (trilogia), Vesničko má středisková, Bony a klid....
    vi posso assicurare che sono molto divertenti anche per chi non capisce perfettamente la lingua.
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Vabbè, non è che TUTTO funzionasse con le mazzette, ma era cmq abbastanza diffuso...
     
  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    la tolleranza del regime si esprimeva anche nel permettere le mazzette, il cambio nero nei bar e negli alberghi (questi erano posti sicuri dove cambiare dollari).
    Non lo era la strada naturalmente e non lo e' ancora ora, non cambiate mai soldi da gente che vi ferma per strada, vi danno corone fuori corso.

    Quando venivi multato, legge vuole che si doveva rilasciare una ricevuta, questa ricevuta quasi sempre non esisteva; dovevi solo contrattare un po e cercare di raggiungere un prezzo conveniente.
    Come dice Pedro di solito 1000 Kc erano una cifra ok, io parlo per esperienza per un posteggio in zona (forse, molto forse, direi per niente) vietata.

    Concordo pienamente sull' ingegnosita' del popolo ceko
     
  16. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Uhm...ma allora tutto il mondo e' paese!!! :(
    Da noi forse la polizia non inventava (e non inventa) presunte infrazioni per spillarti dei soldi. Ma al livello politico noto molte similitudini con il modo di fare che c'era (e c'e'?) in Rep. Ceca.
    Qui dalle mie parti, la stragrande maggioranza degli operai assunti negli anni '70-'80, trovo' lavoro in fabbrica grazie a soldi e prosciutti elargiti generosamente ai politici locali :wink:
    Per non parlare poi di tutte le mazzette che giravano (e purtroppo girano) ancora nel settore dell'edilizia. Se pagavi bene ti facevano costruire pure in mezzo alla piazza del paese :D
    E credo che ancora oggi le cose vadano un po' cosi'!

    Comunque le esperienze di Pierre e Pedro con la polizia fanno veramente rabbia. Ma anche io avrei fatto come voi. Pagavo e basta. Che altro fare di fronte a persone che non riuscivi nemmeno a capire? E che se gli girava ti rifilavano un multone da paura inventandosi chissa' quale pretesto. Ovvio che bisognava scegliere il male minore :(
     
  17. martina72

    martina72 Well-Known Member

    La polizia ceca fermava apposta le macchine con la targa italiana. Soprattutto di notte non ti salvavi neanche se andavi piano. E magari ti fermava più volte!!!!!
    Poi riscuoteva queste "multe" che finivano nelle loro tasche.
    Io con il mio marito (allora eravamo fidanzati) abbiamo risolto questo problema facendosi prestare la vecchia Fiat di mio padre 8)

    Una volta siamo andati a visitare un museo a Praga e abbiamo visto che i prezzi dei biglietti erano diversi per i cechi e per i stranieri (molto più alti).
    Allora sono andata alla cassa io per pagare, ma si erano accorti subito che mio ragazzo è italiano e mi hanno fatto pagare il prezzo più alto. Idem in una pensioncina dove abbiamo dormito....

    Mi sembra che per quanto riguarda gli alberghi e i biglietti per i musei non è più così, meno male. Però durante il mio ultimo viaggio a Praga con una collega ci hanno raccomandato di non far capire ai tassisti che siamo straniere, altrimenti ci farebbero pagare di più....Non sò se è vero, io chiamavo AAA Taxi e ho trovato i tassisti molto onesti.
     
  18. pedro1974

    pedro1974 Well-Known Member

    sui prezzi diversi, sono d'accordo.
    ĂŠ giusto che i locali abbiano accesso a dei servizi, con prezzi alla loro portata.
    da un turista, si puo' pretendere di pagare qualcosa in piu'.
    in tanti posti, ci sono le tasse di soggiorno o delle una tantum.
     
  19. Ulisse

    Ulisse Well-Known Member

    Sono d'accordo con Pedro sulla differenziazione dei prezzi. La trovo una cosa abbastanza buona, sempre che le persone non ne approfittino troppo. Ci vuole un certo senso della misura. Che senso ha far pagare in modo diverso marito e moglie solo perche' lui e' di nazionalita' diversa? Mi riferisco al caso di Martina. Potevano benissimo chiudere un occhio e far pagare la quota piu' bassa a tutti e due, no?

    A volte ci sono citta' molto convenienti ed altre veramente proibitive dal punto di vista economico. Quello che mi fa rabbia e' che spesso i negozianti aumentano a piacere le tariffe. Certo, padronissimi di farlo! Ma a volte dovrebbero farsi un po' un esame di coscienza.
    Qualche tempo fa stavo facendo un giro a Villa Borghese (a Roma) con le mie amiche ceche. Avendo loro voglia di una birra, malgrado i miei vani sforzi per convincerle a cambiare zona, siamo entrati in un bar nel parco. Per curiosita' ho fatto andare avanti loro a chiedere e mi sono gustato tutta la scena. Per un bicchiere di birra piccolissimo (del tipo di quelli di plastica che si usano nei pic-nic) gli stavano chiedendo 5 Euro l'uno, cercando di far credere loro che si trattava di birre medie!!! A questo punto sono entrato in scena io ed in men che non si dica il barista ed il cassiere si sono scusati, dicendo che sicuramente si era trattato di un equivoco. Da dire che le mie amiche ceche parlano e capiscono l'italiano meglio di me :)
    Se non fossi intervenuto io, altro che equivoco. Avrebbero intascato 15 Euro per l'equivalente di una bottiglia di birra.
    Un'altra volta ero al Colosseo a fare un giro. C'era una bancarella con esposte belle magliettine. 20 Euro l'una. Mi avvicinai incuriosito, ne scelsi tre e poi me le feci mettere in busta. 60 Euro in teoria. Al momento di pagare pero' accennai una piccolissima protesta. A questo punto il negoziante mi chiese se ero italiano. Alla mia risposta affermativa mi disse: "Potevi dirmelo subito! Dammi 15 Euro in tutto e stiamo a posto cosi'. Se non ci si aiuta tra italiani!!!"

    Non aggiungo commenti. Dico solo che spesso tutto il mondo e' paese e la gente disonesta si trova ovunque...purtroppo!
     
  20. pierre

    pierre Well-Known Member

    Riferendomi ad un post di Martina del 24 nov provo a consigliare un libro interessante che puo' insegnare molto per rendersi conto della vita in Cekia anni 50 e anni 68, epoca del tentativo di cambiamento e della restaurazione russa.

    Il libro in questione e' MIRACOLO di Josef Skvorecky, lo trovate in italiano nelle edizioni Fandango.
    L' autore svolge il suo romanzo in due filoni narrativi paralleli, che lo vedono sempre protagonista, questo dualismo narrativo e' ambientato nelle due epoche sopracitate ed e' arricchito dalla presenza di altri personaggi che vogliono rappresentare altre realta' narrative.
    Non e' un libro facile da leggere perche' implica una conoscenza abbastanza approfondita della storia moderna ceka pero' con calma e pazienza ci si puo' riuscire.
    Gran bel libro secondo me, l' ho trovato aderente a cio' che conosco, e devo dire che non e' incattivito contro un passato recente che spesso ha ammutolito molte voci spontaneamente ed ingenuamente libere.

    Fatevi un regalo a Natale.
     

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