La filmografia ceca

Discussion in 'Cultura' started by martina72, Sep 14, 2009.

  1. pierre

    pierre Well-Known Member

    TRENI STRETTAMENTE SORVEGLIATI
    Anno:1966
    Regia : Jiri Menzel
    Genere: Quasi drammatico
    Durata: 88 minuti, bianco e nero.
    Vincitore dell’ Oscar per il miglior film straniero

    Il soggetto di "Treni strettamente sorvegliati è ricavato da un romanzo di Bohumil Hrabal (1914-1997) capace di un umorismo sottile ma graffiante. Hrabal ha curato con Menzel la sceneggiatura, naturalmente.

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    Il protagonista Milos, un giovane ferroviere di una stazioncina ferroviaria della Boemia occupata dai nazisti, ha un grosso problema, fa cilecca con le donne. Questa umiliante situazione lo porta a tentare il suicidio. Viene salvato e tornato al lavoro stringe amicizia con un collega che ha fama di ruba cuori. Questo collega, militante nella Resistenza, convince Milos a partecipare ad un atto di sabotaggio contro un treno che porta munizioni per i tedeschi.

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    Una sera arriva una giovane staffetta partigiana che porta l'esplosivo per l’attentato. Miloš simpatizza con la ragazza e riesce ad avere un rapporto sessuale completo con lei. Il mattino seguente, compiendo il sabotaggio del treno, Miloš perde la vita.
    L’ ultima fumata nera e’ carica di simbolismi.


    Non mi aspettavo una fine così tragica, forse Menzel ha voluto cercare un colpo di scena per giustificare la nube nera con la quale ha concluso il film ? Boh ?
    Il film ha innumerevoli passaggi gustosi ed ironici durante il suo iter; già all’ inizio la vestizione dell’aspirante ferroviere provoca nello spettatore un aspettativa di un film allegro, anche gli eventi successivi, l’ insuccesso sessuale di Milos, il farsesco tentativo di suicidio in un albergo a ore, la continua richiesta di capire il motivo dei suoi problemi la sua incessante richiesta di aiuto o collaborazione determinano nello spettatore un atmosfera di simpatica partecipazione. La scena dei timbri poi, e’ carica di sensualità, quindi il film si svolge in modo ammiccante ed allegro sino ad un imprevisto ed inatteso finale.
    Forse Menzel ha voluto mantenere la grottesca atmosfera della storia tale anche nella gestione della scena finale, quindi una sorta di coerenza nella conduzione della sceneggiatura. Di sicuro questo film con questo salto imprevisto nello svolgimento della narrazione, il passaggio dall' ironia alla drammaticità, crea un' atmosfera irripetibile e di fortissima sorpresa.

    Bohumil Hrabal
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  2. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Questo film è il prossimo nella mia lista di dvd da vedere! Intanto sono riuscita guardare "Slavnosti snezenek"(La festa di bucaneve) di Menzel. Proprio un bel film, mi è piacciuto molto. Non ci sono motli collegamenti con Postriziny a parte i personaggi che si assomigliano vagamente, penso perchè Hrabal comunque nei suoi racconti s'ispirava alle persone realmente conosciute quindi restano delle tracce caratteriali ma le identità e contesti sono diversi. Sei d'accordo Pier?
     
  3. pierre

    pierre Well-Known Member

    Martina sono d'accordo. Dici bene.

    Nel 1939, l’ invasione nazista e la conseguente chiusura di tutte le Università ceke bloccarono i suoi studi di legge (dopo 5 anni di inattività è dura riprendere l’ attività di studente) quindi Hrabal per mantenersi cambiò una marea di mestieri, provo ad elencarne qualcheduno ma sicuramente ne dimenticherò altri : magazziniere in una cooperativa, preparatore di malto in un birrificio, cameriere, impiegato presso lo studio di un notaio, manovratore e anche capostazione ferroviario, commesso, telegrafista, agente assicurativo, operaio metalmeccanico, operaio in una cartiera che trattava carta da macero proveniente da libri censurati dal regime comunista, macchinista teatrale e anche comparsa.
    Questa sua molteplice attività era accompagnata da una sua frequentazione (abbastanza assidua) delle birrerie praghesi, dove a contatto con gli abituali frequentatori (gente di estrazione genuinamente popolare) cominciò ad interessarsi ai loro modi di dire e di raccontare. Nei suoi romanzi e racconti incominciò a dare voce, in certe pagine, a queste realtà sino ad allora dimenticate dalla letteratura ufficiale. Per chi volesse avvicinarsi a questa esperienza letteraria consiglio di leggere “Vuoi vedere Praga d’ oro” (in ceko mi pare che questa raccolta di racconti di chiami “Pabitele”).
    Qui alcune delle traccie caratteriali che Martina ha citato sono piu' evidenti di altri opere di Hrabal e permettono di capirlo meglio. A parer mio questo dovrebbe essere il primo libro di Hrabal che un occasionale lettore che lo vuol conoscere dovrebbe affrontare.
     
  4. martina72

    martina72 Well-Known Member

    SLAVNOSTI SNĚŽENEK
    Jiri Menzel, 1983

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    La storia è ambientata nella località Kersko, una regione della Boemia molto amata da Hrabal. Qui, nelle piccole villette costruite nei accoglienti boschi vivono vari personaggi, ognuno è presentato nel film con le sue caratteristiche e stravaganze. Gli uomini hanno le loro debolezze ma sostanzialmente sono di natura bonaria, mentre le donne sono disegnate come delle antipatiche brontolone :) Con due eccezioni: la maestra delle elementari e la moglie del oste. Una delle cause che minacciano costantemente la pace tra gli abitanti della zona è la rivalità tra due società di caccia, che diventa ancora più pesante quando un membro di una delle società uccide un cinghiale sul territorio “nemico”. Non riuscendo a mettersi d’accordo a chi appartiene la preda decidono di organizzare un banchetto e mangiarsi il cinghiale tutti insieme. Purtroppo diventa subito evidente che non sarà possibile fare la pace tra i due gruppi. Tra vari dispetti e litigate la storia culmina in un finale inaspettato è tragico.
     
  5. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Ci ho preso gusto con i film di Menzel :wink: Eccone un altro:

    KONEC STARÝCH ČASŮ, 1989

    Nei primi anni della Prima Repubblica nel castello Kratochvil la vita scorre tranquilla. Gli antichi proprietari aristocratici sono emigrati e la gestione della dimora è affidata ad un ricco vedovo, signor Stoklasa.
    Stoklasa cerca di condurre uno stile di vita aristocratico (ha molta servitù, due educatrici private per le sue figlie, organizza le feste e battute di caccia in grande stile) ma non viene preso in considerazione più di tanto. Per questo vorrebbe comprare il castello e diventare un nobile.
    I suoi amici gli consigliano che per aumentare il suo prestigio sociale dovrebbe organizzare una festa e invitare un vero aristocratico. Ma il barone che vorrebbero invitare non ne vuole sapere. Così, quando all’improvviso, si presenta uno strano personaggio che dice di essere un conte russo, lo accolgono senza troppi problemi.
    Il Conte porta un grande sconvolgimento nella vita del castello con il suo comportamento esuberante, stravagante e anticonformista. Seduce tutte le donne e si fa odiare da tutti gli uomini che lo considerano un'imbroglione e cercano in tutti i modo di smascherarlo e cacciarlo via. Dopo aver perso una scommessa è costretto portare il capello di barone di Münchhausen ma lui ne è divertito è dice che ancora più idee pazze nascono sotto questo capello
    E infine una curiosità.
    Si dice che per creare il personaggio di Conte Alexander, Vancura s’ispirò alla visita di Giacomo Casanova al castello di Duchcov :)

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    http://www.youtube.com/watch?v=hJQIExHTEI0
     
  6. pierre

    pierre Well-Known Member

    Stimolante!!!! Non ho visto gli ultimi due film che hai citato, mi attiverò per cercarli......forse fra qualche mese potrò dire la mia (pant pant)
     
  7. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Dobbiamo ancora parlare di "Obsluhoval jsem anglickeho krale" (Ho servito il re d'Inghilterra) :p
     
  8. pierre

    pierre Well-Known Member

    ed io dovrei parlare anche di "Vesnicko ma strediskova" sempre di Jiri Menzel......nell' anno che verrà mi farò vivo.
    Martina se riesci guarda treni strettamente sorvegliati, mi piacerebbe leggere che ne pensi.
     
  9. pierre

    pierre Well-Known Member

    Vesničko má středisková
    (Il mio piccolo dolce villaggio)
    Regia: Jiri Menzel
    1985, colore, 100 minuti

    Questo film ebbe un successo incredibile in Cecoslovacchia, ho letto che fu visto da almeno 5 milioni di persone all’ epoca della sua uscita, quindi un po’ più della metà della popolazione. Quindi un successo senza precedenti.


    E’ una commedia, ottimista, dolce, delicata e godibile, non priva di frecciatine al potere, alla gestione del sociale. Il successo che questo film ha riscosso in patria resta difficile da comprendere ad uno straniero specialmente se non si conosce bene la vita del popolo ceko, specialmente quella della campagna o dei piccoli centri. Il tipo di comicità estremamente garbata e l’ ambientazione lo allontanano un pochino dal nostro modo di vedere.
    La trama e’ semplicissima, racconta fatti che si svolgono in un piccolo villaggio, dove la vita economica della gente è scandita dall’ attività di una cooperativa e descrive i personaggi che popolano questo piccolo insediamento. Le caratteristiche dei partecipanti degli abitanti sono tratteggiate brevemente soltanto per dare un idea delle loro principali caratteristiche individuali e delle possibili interazioni con gli altri componenti della comunità.
    La trama del film ruota attorno a due personaggi principali: un camionista della cooperativa Karel Pávek (Marian Labuda) e al suo aiutante “ritardato mentale” Otík Rakosnik (János Bán). Karel e’ colui che si e’ reso disponibile a dare una parvenza di inserimento lavorativo a questo disabile del villaggio; questa “collaborazione” va avanti fino al giorno che Otik combina un grosso guaio; allora Karel, un po stanco delle stramberie solite del suo povero aiutante, chiede di avere un nuovo collaboratore.

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    Viene accontentato e la dirigenza della cooperativa decide di trasferire il povero Otik a lavorare a Praga; questa decisione un po’ stranamente cervellotica viene presa perchè la casa di Otik fa gola ad un importante dirigente praghese che la vorrebbe trasformare in una sua residenza estiva. Di fronte a questo tentativo cosi’ smaccatamente ingiusta il villaggio si muove per contrastare l’ arroganza del potere e il film ha naturalmente il suo lieto fine ed Otik torna a fare l’ aiutante di Karel.
    Il tipo di messaggio che filtra da questo film potrebbe essere: la vita sarebbe godibile e facile se tutti collaborassero sinceramente e se chi ci governa non tentasse di fare il furbo. La vita potrebbe essere una sorta di paradiso tanto più se si ha la fortuna di vivere in un paesaggio godibile, rilassante ed ameno.
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    Questo tipo di vsione e’ sottolineata dai monologhi poetici che il dottore del villaggio Dr. Skružný (Rudolf Hrušínský, lo stesso attore che faceva il gestore del bagno fluviale in Rozmarne Leto) declama al paesaggio e al villaggio durante le sue sciagurate avventure automobilistiche e dal rifiuto del pittore itinerante (Zdnek Sverak, lo stesso attore di Kolja e Vuoti rendere) di dipingere tutto ciò che non e’ realmente naturale e tipico.
     
  10. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Una curiosità: il film Ostre sledovane vlaky è stato distribuito in Italia con il titolo Quando l'amore va a scuola. (che cosa c'entra chiamarlo così proprio non ho capito.... :? )

    (Pierre, lo guarderò prima possibile, il problema è che in questi giorni di feste non ho molto tempo :) )
     
  11. pierre

    pierre Well-Known Member

    meglio lasciar perdere alcune traduzioni italiane specialmente quando riguardano i titoli dei film.
    Veramente assurda la traduzione che hanno fatto del titolo di questo film :(
     
  12. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Vesnicko ma strediskova. Secondo molti è il migliore film comico ceco. Credo che non esiste un ceco che non l'abbia visto, anche perchè lo fanno spesso vedere in tv... forse un pò troppo spesso....
    La sceneggiatura è scritta da bravissimo Zdenek Sverak (quello che nel film fa il pittore). L'altro attore citato da Pierre, Rudolf Hrusinsky senior, è eccezionale nella parte del dottore che ama la poesia (nel film recita a memoria i versi di Maj di Macha) e umorismo nero, Mi fa morire di ridere la scena in qui visita un paziente ipocondriaco e gli consiglia di andare a curarsi al mare oppure alle terme ma l'uomo piagnucola che ci è già stato e che non è migliorato per niente. Allora il dottore dice: Non ti resta altro da fare che andare a Pelhrimov a visitare il crematorio. Così almeno sai che cosa ti aspetta.... :lol:
     
  13. pierre

    pierre Well-Known Member

    e' vero !!!! questa scena e' incredibile, mi ha fatto piegare in due dalle risate......è un humor sprezzante......veramente valido :D
     
  14. martina72

    martina72 Well-Known Member

    E già che stiamo parlando dei film comici ho pensato di iniziare il nuovo anno con una commedia ceca del 1966, "Kdo chce zabit Jessii?", distribuita in Italia con il titolo "Superman vuole uccidere Jessie".
    Il regista è bravissimo Vaclav Vorlicek la cui filmografia contiene una lunga fila di film di successo.

    Kdo chce zabit Jessii?

    La trama:
    Il dottor Beranek è un uomo di scienza. Al momento è impegnato nella realizzazione del suo ultimo progetto, ovvero dei guanti antigravitazionali. Questo tuttavia non gli impedisce di diventare un avido lettore di fumetti, al punto di prendersi una vera e propria cotta per Jessie, sexy-eroina di una serie di avventure di fantascienza. La moglie di Beranek, anche lei una scienziata, ingelosita dai sogni agitati del marito, decide di sottoporlo alla sua invenzione, soffisticato l'apparecchio che permette studiare dei desideri dell'inconscio ed eliminare gli incubi sgradevoli. Non sa però, che la sua invenzione ha degli effetti collaterali. I sogni che dovrebbero essere scacciati via si materializzano nel mondo reale e così nella casa della dottoressa appare la Jessie e con lei altri due personaggi del fumetto, un pistolero e un supereroe, i suoi acerrimi nemici. Che continuerano ad inseguirsi per le strade di Praga, seminando il panico e lo scompiglio perchè continuano a parlare attraverso le "nuvolette", come nel fumetto. Il finale è proprio divertente e imprevvedibile :wink:

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  15. pierre

    pierre Well-Known Member

    Martina e’ andata a pescare un film incredibile; e’ senza dubbio una commedia ma direi che e’ soprattutto un film di fantascienza (FS) e qui si potrebbe aprire un nuovo capitolo sulla letteratura cecoslovacca. La FS non è era un genere negletto in Cecoslovacchia, era un filone che aveva scrittori sia in Boemia e Moravia sia in Slovacchia.
    Il primo racconto di FS di cui io abbia sentito parlare è Newtonův mozek (Il cervello di Newton) di Jakub Arbes, del 1877.
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    Si racconta di una macchina con la quale si possono seguire i raggi luminosi che attraversano l’universo e così guardare il passato, quindi siamo in una tematica del “viaggio attraverso il tempo”, non male come idea del libro, vero ?
    Quindi ci possiamo porre una domanda: “se esisteva una letteratura FS esisteva anche una cinematografia sull’ argomento ?” La risposta che ne viene fuori e’ sorprendente, guardando un pò qui e la e sui siti di FS cinematografica ne esce fuori che in Cecoslovacchia sono stati prodotti una cinquantina di film di FS. Il primo dei quali fu prodotto nel 1920, l’ ispiratore dei primi film fu Karel Capek, seguirono poi film a tecnica mista: animazione e film classico con attori; qui il capostipite fu Karel Zeman per poi giungere a film piu’ tradizionalmente confezionati, sino all’ ultimo "Doom" di Andrzej Bartkowiak , il regista e’ polacco ma nella co-produzione c’e’ anche la Rep Ceca.

    Questa prerogativa della FS in pellicola non e’ solo della Cecoslvacchia ma anche della DDR. Quindi pensare che la FS fosse un genere abbandonato od osteggiato nel Centro Europa e’ sicuramente una pensata riduttiva e che non trova riscontro nella realtà.

    “Superman vuol uccidere Jessie” (1966) e’ stato girato da Vaclav Vorlicek che si dedicò anche alla produzione di lungometraggi di FS per bambini (Navestevnici – I visitatori).
    Questo film e’ sorprendente per gli elementi innovativi che impiegò per quegli anni, La trovata delle “nuvolette” per esplicitare il linguaggio povero e schematico dei personaggi dei fumetti che tornano a vivere nella realtà e’ senza dubbio simpatica ed fantasiosa e suscitò anche l’ interesse di registi e produttori oltreoceano. Così come altrettanto irreale rimane il comportamento dei tre personaggi fumettistici a contatto con la realtà di tutti i giorni.
    Questo film nella sua semplicità non perde l’ occasione di una bonaria presa per i fondelli del mondo scientifico ed accademico (vedi gli esperimenti da “bricolage” della signora e moglie scienziata con il siero che allontana gli incubi, qui volendo si potrebbe anche cercar di vedere come il tentativo del controllo del pensiero fosse una tematica che poteva far sorgere qualche inquietudine nell’ epoca), al contrario il legame ideologico presente nella ricerca del suo signor marito che tenta di produrre un mezzo per elevare la dignità del lavoro e ridurre la fatica nella classe lavoratrice. Allegra e divertente è la critica alle donne iperpossesive rappresentate dalla signora scienziata che regola la vita del marito come fosse una "donna orologio" e che tenta invano di sconfiggere la fantasia e il gusto per l' irreale del marito.
    Il film e’ allegro, spassoso con molti colpi di scena ed estremamente divertente vedere Praga come scenario per le avventure dei personaggi di questo film.
    Qeusto film e' rintracciabile in Italia, qualche anno fa fu pubblicato un cofanetto con tre dvd "Stelle Rosse 2" e dedicato al film FS ceko. Gli altri due film presenti in questa raccolta sono : "ICARO XB 1" di Jindrich Polak

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    e il sorprendente "Fine agosto all Hotel Ozon" di Pavel Juracek, questo e' un film del genere "dopo bomba" veramente inquietante in certi suoi passaggi.

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    Credo che Martina li conosca entrambi, se ha voglia ne possiamo parlare.
     
  16. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Di sicuro ne dobbiamo parlare, Pierre. Il film "Fine agosto all'Hotel Ozon" (Konec srpna v hotelu Ozon) è uno di quei film che dopo averli visti non te lo dimentichi più....
    Ma prima volevo tornare ancora brevemente al Superman vuole uccidere Jessie, lo sai Pierre, che questo film catturò l'interesse degli americani che decisero di fare un remake con Jack Lemmon e Shirley MacLaine nelle parti dei due coniugi protagonisti? Addirittura stavano già preparando la sceneggiatura, ma i fatti storici (la invasione della Cecoslovacchia nel 1968) impedirono la realizzazione del progetto.
     
  17. pierre

    pierre Well-Known Member

    Pierre wrote

    Bravissima !!! hai precisato quello che io non sapevo in modo così particolareggiato; sapevo di un interesse americano per il film ma non sapevo chi fosse interessato e come volessero svolgere un eventuale riedizione. Vedi che sommando le conoscenze si riesce a dare un contributo non indifferente a certi argomenti.
     
  18. martina72

    martina72 Well-Known Member

    oops :oops: :)
    mi è sfuggito....

    Vorlicek ha dato il nome di quel sceneggiatore americano al personaggio principale del suo prossimo film, "Pane, vy jste vdova" :)
     
  19. pierre

    pierre Well-Known Member

    Martina, scusa, sto' cercando come un pazzo e senza nessun successo questo film: "Vstanu Zítra uno opařím se čajem" del 1977, di Jindrich Polak . Lo conosci ?
     
  20. martina72

    martina72 Well-Known Member

    Il titolo è "Zítra vstanu a opařím se čajem" non mi è sconosciuto ma sinceramente non mi ricordo se l'ho visto :-(
    Provo informarmi presso un negozio di dvd.
     

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